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Penso che in questo articolo andrò dritto al punto perché voglio condividere 3 cose da evitare se vuoi diventare un consulente high ticket.
Premetto: questo non è il trend del momento (anche se sembra esserlo per come si stanno muovendo alcuni player lì fuori).
Il consulente c’era, c’è sempre stato e sempre ci sarà.
Noi è dal 2017 che eroghiamo servizi 1 to 1 mediante i nostri coach, quindi… 😉
Del resto l’ho condiviso pure in uno dei miei ultimi articoli >> (futuro consulenti high ticket) che se non hai ancora visionato ti invito a fare anche perché lì evidenzio una “visione futura” di quello che sarà l’andamento di questa professione già dal 2022 ed oltre.
In realtà è per via di un andamento di mercato e un cambio di esigenze del pubblico che ad oggi c’è maggior ricettività a riguardo.
Ma veniamo al dunque di questo contenuto, perché vedremo insieme:
Ok, sembrano cose veramente “banali” e semplici da considerare, ma quando ci sei dentro – o capisci che puoi offrire un servizio specifico ad un pubblico specifico – oppure rischi di precipitare nel “banale” e fare errori di valutazione.
Mi spiego meglio.
Ad oggi (2022) le persone non hanno più abbastanza tempo da dedicare a “formarsi” per capire o scoprire “come fare a [qualsiasi cosa essa sia].” Certo, questa non vuole essere una generalizzazione, ma la stragrande maggior parte delle persone preferisce avere a che fare con qualcuno che gli offre un servizio già pronto senza dover stare ad impazzire nel capire cosa fare e come farlo.
Se c’è già qualcuno che ti può dare delle indicazioni precise e toglierti dei grattacapi, ed hai necessità di risolvere nel più breve tempo possibile la situazione e vedi che altre persone hanno ottenuto quello che stai cercando tu… beh l’attenzione cade lì, è inevitabile!
Questo perché sta accadendo?
Perché la nostra quotidianità è completamente cambiata.
Le nostre abitudini sono completamente cambiate a fronte di tutto quello che è successo negli ultimi periodi (anni), e tutto questo si è riversato verso chiunque ha necessità di ricevere supporto o assistenza in questi ambiti:
- creazione campagne pubblicitarie;
- creazione di testi persuasivi per email, articoli, post, script video, newsletter;
- realizzazione di video ad alto impatto interattivo per canali YouTube o TikTok;
- realizzazione di grafiche accattivanti da usare su Instagram;
- gestione rete commerciale;
- gestione rete di coach;
- gestione tecnica di funnel di marketing;
- definizione di una strategia organica/pagamento per i propri profili social;
- raggiungere più clienti per la propria attività commerciale;
Insomma ci sono veramente tante realtà che hanno concreta necessità di ricevere questi servizi – e non sono circoscritti tutti nel digital marketing – basta guardarsi intorno come qualsiasi altra attività offline potrebbe aver necessità di quanto condiviso nell’elenco puntato – e la vendita di un corso e basta senza un supporto “one to one”, rischia di diventare qualcosa di letteralmente incompleto ed inefficace.
Certo ci possono essere ancora dei contesti in cui la realizzazione di un video corso e basta potrebbe essere sufficiente, ma le persone oggi più che mai vogliono avere il contatto umano, o quantomeno il contatto con qualcuno.
Se non tengo conto di questo aspetto, è un GRANDE problema.
Per questo motivo se tu ad oggi hai:
- un’abilità specifica che potrebbe essere messa a reddito in uno dei contesti sopra menzionati;
- il desiderio di poterti creare un nuovo lavoro da zero proponendoti come consulente high ticket per poi scalare la tua attività (è possibile farlo);
- interesse a voler cogliere queste emergenti necessità di mercato;
Allora metterti in lista d’attesa per Consulenti High Ticket potrà aiutarti in questo.
Ci tenevo a fare questa premessa per far capire che il mercato sta cambiando e bisogna essere pronti a cogliere le novità emergenti andando ad offrire delle soluzioni che siano il più vicine possibile a quella che è la domanda richiesta.
Puoi essere più o meno d’accordo con me riguardo quanto ho appena mostrato, ma sono i numeri a parlare.
Se anni fa andava alla grande creare video corsi e basta… Ad oggi non è più sufficiente.
Uno dei motivi è appunto l’elevato grado di consapevolezza del pubblico che ha preso nel tempo riguardo il marketing online e dintorni.
Non sono temi strani o complessi come invece potrebbero essere gli NFT o le Crypto (già quelle sono un pelino più conosciute).
Perciò consapevole di questo puoi decidere da che parte stare. Se “modellarti” e modulare le offerte che puoi proporre online a come cambia il mercato o se estinguerti.
Non si tratta di una mia “legge”, e nemmeno di un mio “punto di vista”.
Si tratta invece di un evidente dato di fatto.
Niente di più e niente di meno.
Medita su questi aspetti perché d’ora in poi (più che mai) riuscirà a prosperare chi sa leggere correttamente il mercato ed offrire soluzioni che vengono accolte facilmente.
Non si sta passando di palo in frasca ma ci si sta modellando a seconda delle esigenze più o meno sentite. E qui hai sempre una visione “analitica” della situazione.
Detto ciò…
Come focalizzarsi in una nicchia anche se parti da zero | Consulente High Ticket

Tutto parte da qui.
Ammesso e concesso che hai colto il fatto che ad oggi può essere più “redditizio” (se vuoi entrare dentro questo mercato) proporsi come un consulente high ticket – per i motivi sopra descritti – che si prende la briga di gestire le criticità di un business o proporre un percorso con affiancamento; la regola aurea che vale sempre e comunque è la specializzazione.
Non puoi andare bene per tutti.
Non puoi fare tutto.
Ma DEVI offrire invece qualcosa di specifico che:
- è sentito dal tuo pubblico
- sta cercando una soluzione ma non la trova
- crede di non averne bisogno ma poi capisce che non è così
- dai la percezione di essere e avere il prodotto/servizio giusto da prendere ora anche se ci sono già altri player conosciuti
I tempi di decisione delle persone si sono ridotti drasticamente a seguito della pandemia. C’è stato un frammento di tempo in cui ciascuno di noi è stato sottoposto in maniera massiccia e massiva a tanti stimoli di acquisto online e il mercato di vendita online schizzò alle stelle in quei periodi.
Ad oggi, quel momento, ha creato delle conseguenze nelle persone: se non c’è qualcosa che è realmente interessante e utile da comprare o a cui porre la propria attenzione, non viene considerato.
E’ più difficile proporsi.
E’ più difficile ricevere credibilità.
E’ più difficile “convincere” le persone che noi abbiamo qualcosa per loro.
Ecco perché anche l’utilizzo del marketing organico o della pubblicità a pagamento deve essere fatto con criterio.
Devo prendermi la briga di analizzare BENE la situazione di mercato in cui voglio entrare per poter così creare un’offerta che sia il più specifica possibile e ben cucita sulle esigenze del mio target.
Questo discorso vale sia per chi è già presente online o sta vendendo qualcosa di fisico, ma anche per chi si vuole introdurre adesso in questo mondo. Saper analizzare correttamente il contesto di mercato è ciò che sancisce il successo o il fallimento come consulente high ticket.
Ecco cosa fare per focalizzarsi in una nicchia di mercato:
- valuta quello che sai fare o che ti riesce facile fare;
- controlla online (Google) inserendo delle parole chiave specifiche per quello di cui ti occupi o che vorresti occuparti per visionare l’ampiezza d’interesse;
- individua se c’è già qualche altro player (o concorrente potenziale) che si sta muovendo all’interno (analizza come si muove, cosa propone e cosa non);
- renditi conto se vale la pena entrare in quel contesto e se ti mancano delle conoscenze (in caso affermativo dovrai apprenderle);
- definisci qual è la tipologia di pubblico che vuoi attrarre o che comunque può ricevere la giusta assistenza o supporto da parte tua;
- definisci una sorta di “protocollo” per far raggiungere il risultato desiderato alla persona (questo ti serve per individuare dove e come intervenire se dovesse mancarti qualche passaggio);
- valuta l’idea di muoverti in sordina per validare la tua idea di mercato senza esporti eccessivamente (questo ti permette di non fare il passo più lungo della gamba e correggere il tiro qualora fosse necessario);
- nel momento in cui raggiungi un feedback “positivo” inizi a dare una veste coerente all’interno dei vari social network ribadendo il tuo punto forte, perché lo fai e cosa non fai.
Cerca di NON dimenticare mai anche quello che NON offri e il perché.
Se c’è una cosa che si tende a trascurare quando si ha intenzione di proporsi online è proprio questa, il fatto di non valutare adeguatamente la propria offerta.
Non si deve andare bene per tutti.
Ecco perché un’adeguata analisi e l’osservazione con occhio analitico è importante in questa fase. Essere troppo precipitosi e quindi arrivare a conclusioni affrettate potrebbe impedire di cogliere alcuni dettagli fondamentali sia della concorrenza ma anche di come possiamo “proporci” noi nel nostro caso.
Un consulente high ticket non deve aver timore di esporre la propria offerta, e se si rende conto che nel mercato ci sono già altri player, bisogna trovare un modo per essere comunque appetibili nonostante la massa critica già presente.
Lo dico perché ci sarà sempre qualcuno che può aver bisogno di noi, è che spesso ci “auto sabotiamo” e questo pensiero vale sia per chi è già navigato online ma anche per chi si sta approcciando da poco.
Avere il giusto mindset del consulente high ticket è VITALE, specialmente nel momento in cui dovesse presentarsi qualche criticità.
Noi facciamo raggiungere RISULTATI, quindi dobbiamo avere il giusto mindset.
Se non siamo certi di riuscire in questo o se qualcosa ci dovesse ostacolare… beh dobbiamo “misurare” e “analizzare” anche la nostra reazione alla sfida.
Perché è un grande termometro di quello che possiamo raggiungere.
E non c’è nulla di male nel rendersi conto che non fa per noi “questo sport”.
Del resto non tutti sono portati per certe professioni ma se vuoi “sfidarti” e vuoi raggiungere risultati che non hai mai pensato… devi fare cose che non hai mai fatto. E’ così semplice ma “difficile” da digerire.
Non me ne volere ma è bene ricordare le cose come stanno.
Quindi la prima cosa da evitare se vuoi diventare un Consulente High Ticket è NON focalizzarsi in una nicchia di mercato.
Del resto non puoi andare bene per tutti e non puoi offrire qualsiasi cosa.
Altrimenti come puoi essere percepito come “l’esperto”? (pure questo è un concetto che ormai lo sanno anche le pareti del web, ma ribadirlo non fa mai male)
Quali sono i servizi da offrire del Consulente High Ticket (evita di fare il listino prezzi)

Dipende sulla base di quello che hai risposto ai paragrafi precedenti.
Solitamente quello che le persone fanno è vedere cosa offrono altri player sul mercato, fanno la stessa cosa ma ad un prezzo più basso, ed ecco che iniziano a cercare clienti con il marketing organico.
Ovviamente questo approccio è il classico approccio utilizzato da coloro che hanno il pelo sullo stomaco e se ne fregano di quello che propongono, se funziona o meno… ma tu non sei così vero?
No perché a volte capita che presi dalla smania di poter guadagnare online o per arrotondare a fine mese, si prende la malsana decisione di voler “accorciare i tempi” ma poi si commettono degli errori grossolani che oltre a distruggere la tua “immagine” vanno anche ad inquinare la percezione delle persone nella nicchia stessa.
E questo non deve mai e poi mai succedere.
Non ha senso e non è giusto per chi invece cerca di muoversi con criterio.
Quindi quali sono i servizi che potrebbe offrire un Consulente High Ticket
Dipende!
Non c’è una risposta univoca se non si è ben fatto un quadro preciso della situazione.
Il mio consiglio è quello di comprendere sempre di cosa ha bisogno il tuo target e valutare quello che puoi offrire come soluzione che lo avvicina a ciò che desidera.
Definito questo, pensi al tipo di servizio che potresti erogare.
Alle condizioni, a tutta la mole di lavoro che dovresti fare.
Pensi anche alle cose che non vuoi fare o che non rientrano nel tuo protocollo, perché a volte si prendono in carico dei servizi in cui ci si ritrova anche a imparare skills che non si aveva considerato.
Ecco perché una prima fase di brainstorming è FONDAMENTALE.
Poi ovviamente per avere tutta una serie d’istruzioni precise onde evitare di lasciare nulla al caso, ti basta pre-registrarti in anteprima a questa lista d’attesa riguardo Consulenti High Ticket.
Non mi va di fare promesse che possono essere “fuorvianti”, non è nel nostro modo di fare. Quello che però mi interessa è metterti nella condizione di comprendere cosa sei in grado di fare oggi con le conoscenze che hai e cosa ti manca per poter aggiungere valore ai tuoi futuri clienti, trovando l’adeguato compromesso tra erogazione del servizio e velocità di risultato.
Lascia perdere la “perfezione”. Quello che importa è la praticità e la prevedibilità di risultato.
Meno passaggi ci sono per portare un cliente al risultato che desidera, meglio è.
Ribadisco questo concetto perché ad oggi le persone desiderano tutto e subito, ma non sempre è possibile questa cosa. Ecco perché se riesci a trovare il modo per innescare questa dinamica, potresti sfruttarla a tuo vantaggio usandola come elemento distintivo.
E’ così che si deve ragionare nel diventare un consulente high ticket.
E’ un approccio sistemico e orientato al risultato.
Niente PANICO. Tutto è possibile con la guida dei giusti mentori.
Ma Perché Mik è bene evitare il “Listino prezzi” nel fare il Consulente High Ticket?
Personalmente ho sempre evitato la cosa del “listino prezzi” perché mi da la percezione come di qualcosa di standardizzato che non si discosta e che a prescindere dal contesto, quello è ciò che chiedo.
Le persone tendono a generalizzare, ad arrivare a conclusioni sommarie anche con poche informazioni, e non è mai funzionale questo approccio al contesto “high ticket”.
Semmai si può definire una “parcella oraria” ma non l’andrei mai a sbandierare ai quattro venti – specialmente se si comincia da poco.
E ovviamente non ha nemmeno senso chiedere cifre astronomiche se non sono supportate da casi studio, riprove sociali e testimonianze di clienti o studenti che confermano quanto dichiari.
Ci vuole sempre un giusto equilibrio, e in merito al listino prezzi (come dicevo) è sempre preferibile fare un discorso “a progetto” con le varie task da fare per raggiungere il risultato.
Tu sai ad oggi un valore che potresti avere sul mercato se lo confronti con altri professionisti o “prezzi” che vengono definiti “sulla piazza”.
Se parti da zero, puoi “basarti” su quelli e trovare un adeguato compromesso che ti fa stare bene nel momento in cui proponi il servizio e che viene “giustificato” anche da chi riceve la tua “prestazione”.
Qui scatta il discorso della vendita del consulente high ticket, aspetto che deve essere ovviamente conosciuto e applicato a dovere perché permette di prendere forza e consapevolezza del proprio valore e del beneficio di risolvere problemi o far raggiungere risultati ai propri clienti.
Quindi “morale della favola”: definisci un valore della tua professione e dei servizi che offri, ed evita sempre di fare il listino prezzi perché poi chi riceve il tuo supporto tenderà a paragonarti ad altri.
Ma se sfrutti invece il protocollo che condivido all’interno di consulenti high ticket, tutto cambia completamente.
Hai la mia parola.
Perché devi protocollare ogni cosa che fai come Consulente High Ticket (no all'improvvisazione)

Ci sono diverse “scuole” di pensiero a riguardo e tutte possono essere giuste come anche “sbagliate”. Dipende dal contesto.
Mi spiego.
Io dopo anni di applicazione sul campo ho “definito” un mio personale protocollo che seguo “inconsciamente” ogni qual volta mi ritrovo a parlare con i miei studenti dell’heroes mastermind o con clienti che mi sottopongono la visione di un problema di marketing, vendita o scaling up.
Analizzo la situazione facendo delle domande specifiche e condivido quella che a parer mio (supportato il tutto dall’esperienza sul campo e dai risultati) rappresenta la giusta direzione da seguire.
Può sembrare che vado a “braccio” ma come ho detto, ho interiorizzato un mio protocollo che è fatto di questi passaggi “sommari”:
- analisi situazione attuale e come ci si è arrivati (sia ai risultati ma anche ai problemi – una cosa non esclude l’altra);
- analisi del mercato, cliente ideale e concorrenza;
- valutazione di quelli che possono essere delle tendenze di mercato e come potrebbero influenzare sia le decisioni d’acquisto ma anche il business stesso in analisi (mai evitare di considerare questi aspetti, è un errore colossale);
- analisi delle risorse del cliente che può utilizzare sia in termini di budget ma anche di “forza lavoro” per raggiungere i goal;
- valutazione dei goal settati, la fattibilità e le tempistiche;
- eventuali ostacoli che si potrebbero verificare durante tutto il percorso (sia interni che esterni);
Quindi come vedi, avendo interiorizzato il “protocollo” che ho stilato e messo a puntino nel tempo con la pratica sul campo, mi permette di fare un’istantanea della situazione e di non andare mai a braccio, ma sempre con oggettività evitando di metterci l’emozione di mezzo perché quella riesce a fregarti il più delle volte.
I KPI aziendali sono fondamentali nella valutazione di una situazione, essa sia piccola o grande.
Se ci sono già dei numeri che riguardano:
- la conversione di pagine cattura contatti
- l’apertura delle email
- i click
- (idem per le ads)
- (tutto il reparto vendita – se presente)
- le spese/ripartizione degli utili
- ecc
Sono numeri che mi guidano, che mi danno una direzione della situazione per capire se sono di fronte ad un contesto sano o meno.
Sembra “banale”, ma non lo è affatto!
Ora… non è che un consulente high ticket deve tenere conto di tutto questo. Dipende sempre da caso e caso ma quello che conta è che deve avere una visione dall’alto (della situazione) ben chiara.
Deve conoscere quali possono essere le aree critiche di un business e come gestirle qualora si trovasse di fronte.
Ecco perché avere dei protocolli da utilizzare in questi contesti è VITALE.
L’improvvisazione non porta a niente ed io stesso, anche se a volte sembra che stia “improvvisando”, in realtà sto seguendo la mia esperienza e la sequenza di spunti che ho condiviso fino a qui.
Quindi quali sono le 3 cose da evitare nel diventare un Consulente High Ticket?
Arriviamo in chiusura di questo articolo in cui ho voluto condividere le mie personali considerazioni sulle 3 cose da evitare nel diventare un Consulente High Ticket.
Ho pensato di trattare questo argomento perché se da un lato è importante sapere come ci si deve muovere verso il raggiungimento di un risultato, dall’altro si devono tenere conto anche alcune delle criticità più importanti all’interno di questo caso.
Perciò:
- Evita di andare bene per tutti (anche se parti da zero) ma cerca d’indirizzare i tuoi servizi verso una nicchia ben precisa (segui quanto ti ho condiviso all’inizio di questo articolo per muoverti nel modo adeguato);
- Evita di fare il listino prezzi ma definisci il valore che puoi portare nella vita del tuo cliente tipo (ci sta un confronto con la concorrenza ma non deve essere l’unico parametro da tenere in considerazione – ne ho parlato in maniera approfondita – specialmente in fase di “vendita” per non rischiare di finire nel “paragone dei preventivi”)
- Evita d’improvvisare il raggiungimento dei risultati perché quando si presentano problemi più ardui, senza la giusta guida da seguire, KPI ecc rischi di trovarti in seria difficoltà
Mi raccomando: non soffermarti eccessivamente su questo veloce riepilogo ma tienine conto nel momento in cui volessi approfondire il tema del “consulente high ticket” perché ti aiuterà a muoverti con criterio ed efficacia senza commettere gli errori più comuni.
Ovviamente questi sono solamente 3 aspetti da evitare (i più evidenti) nel diventare un consulente high ticket ma sono presenti altre sfaccettature da non sottovalutare perché il mondo del consulente high ticket è piuttosto vasto, perciò mai partire per un lungo viaggio senza l’adeguata preparazione.
E a proposito di questo, se non l’hai ancora fatto registrati in lista d’attesa per non perderti quanto stiamo realizzando.
Al tuo successo,
Mik