Cosa serve per Mintare gli NFT? | Scopriamolo con Mik Cosentino

mintare gli nft

Questo è un articolo abbastanza tecnico in cui andremo a vedere insieme quelli che sono i vari passaggi necessari per poter mintare gli NFT.

Sul gergo tecnico presente all’interno di questa nicchia ho già creato un articolo riguardo il glossario degli NFT che ti invito a visionare così ti fai un’idea ben precisa delle parole più frequenti utilizzate in questo ambiente.

Sinceramente non so quale possa essere la tua opinione in merito questo tema dei Non Fungible Token ma come ho già detto da diversi mesi a questa parte (lo puoi vedere da te sul mio canale YouTube) questi NFT saranno un argomento ed uno strumento che sarà sempre più presente all’interno delle nostre vite da qui ai prossimi anni.

E’ vero che io Mik Cosentino ho cercato di essere sempre un precursore delle novità e delle utilità che scopro all’interno di questo mondo, ed anche ora quello che sto cercando di fare è appunto sensibilizzare la conoscenza delle persone in merito ad uno strumento che può fare da “ponte” a quelli che sono tutt’ora degli asset finanziari (seppur per certi versi unicamente speculativi – ma non scendo per il momento su questo aspetto).

Ovviamente bisogna saperli “gestire” ma non entro nel discorso perché non sono un consulente finanziario ed invito chiunque a fare le adeguate ricerche per capire come muoversi al meglio (detto in gergo tecnico: DYOR).

Perché dico che i Non Fungible Token possono fare da “ponte” a degli asset finanziari?

Perché nel momento in cui c’è un gruppo di persone disposte e disponibili a cedere somme di denaro più o meno grandi per poter avere la proprietà degli NFT che magari tu avevi comprato o mintato, tu ti ritrovi in mano con delle Cryptomonete.

Ovviamente non sono monete che hai “fisicamente” in mano, le hai comunque all’interno del tuo portafoglio “virtuale”, ma comunque sono “tue”.

Pertanto potrai decidere cosa fartene. Se investire in altri progetti, ritirarle o “quello che ti pare a te”!

Infatti dal momento che ho iniziato a parlare di queste benedette “Immaginette” (NFT), una fetta di persone che prima non considerava minimamente le Cryptomonete, ha poi iniziato ad avvicinarsi spinta dal desiderio di maggiore interesse, anche perché quelle sono un importante combustibile per tutto l’ecosistema che c’è dietro.

Anche qui in realtà si “dovrebbe” fare una distinzione tra le Altcoin ecc ma per il momento rimango “sul basico” perché non ha senso approfondire certi argomenti.

Quello che conta è un altro aspetto.

Infatti…

No Ethereum? No minting NFT!

eth nft Birdez Gang


Già dissi in un altro articolo questa cosa, ovvero che per poter
mintare gli NFT – oltre ad essere nel giusto progetto che si “prezza” nel tempo – oltre ad avere un posto in whitelist se non si vuole comprare durante la “public sale”, bisogna avere il carburante, e questo carburante prende il nome di Ethereum.

C’è da dire che esistono anche altre altcoin che possono essere usate per comprare gli NFT, ma per il momento rimaniamo su questo concetto, poi “tempo al tempo” approfondiamo tutto il resto.

Ma cos’è l’Ethereum?  E come si fa ad averlo?

Vediamo di fare chiarezza in merito a questo aspetto perché ci sono tutta una serie di considerazioni da fare.

Così come ho scritto in un articolo precedente riguardo il glossario degli NFT, l’Ethereum è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo. La criptovaluta a esso legata, Ether, è seconda in capitalizzazione dietro al Bitcoin.

Il significato letterale di Smart Contract è contratti intelligenti. Nel caso specifico, essi funzionano soltanto nella rete di Ethereum e sono realizzati mediante un linguaggio di programmazione.

Sono protocolli, istruzioni e semplici programmi if/only che possono essere registrati ed eseguiti sulla blockchain. Se la creazione della blockchain ha come fine ultimo quello di eliminare gli intermediari, cioè le banche dal sistema finanziario, con gli smart contract l’obiettivo è quello di eliminare dall’equazione anche i rappresentanti legali. Pensiamo a un atto notarile o a un passaggio di proprietà. Lo smart contract è un programma, un codice, che può essere registrato sulla blockchain e che può stabilire che al pagamento di una cifra prestabilita, il ricevente conferisce la proprietà di un bene al pagatore.

Se ti fermi un attimo a riflettere sopra quello che ho appena scritto, puoi renderti conto che siamo di fronte una vera e propria rivoluzione.

Ti prego di rileggere l’ultimo trafiletto perché spesso non ci si rende conto del potere di quello che abbiamo tra le mani.

Ecco perché da tempo martello con sta cosa che dietro a ste banalissime “immaginette” c’è un “mondo parallelo” che può portare nel tempo un cambiamento epocale.

Esserne fuori (quando ancora ad oggi le barriere d’ingresso sono veramente molto basse) può essere l’equivalente di perdersi delle opportunità che segneranno il futuro!

Mentre Bitcoin è accettato più ampiamente e visto come una valuta digitale internazionale, Ether è accettato solo per le transazioni di applicazioni digitali (Dapps) eseguite sulla rete Ethereum.

Una sua pratica applicazione è esattamente quella nell’acquisto degli NFT.

Mik ma io non voglio comprare Ether o le Crypto per mintare gli NFT… Non si può fare in altro modo?


Quello che ho appena scritto è un pensiero molto frequente in coloro che hanno dei dubbi su questo mondo “intangibile” e che essendo qualcosa un po’ “diverso” dall’usuale potrebbe in qualche modo “spaventare”.

E quando un essere umano è “spaventato”, “non ha ben compreso un meccanismo” e non rappresenta per lui “un’urgenza di acquisto/interesse”, cosa fa?

Temporeggia, osserva (e questo lo fa anche se sembra non esserne interessato). Comunque rimane “in allerta”, così appena sente che sta cambiando qualcosa tenta nel compiere qualche passo. Quindi è quel tipo di persona che guarda cosa fanno gli altri e quando ha un’idea ben precisa della situazione, o si rende conto che sta per rimanere fuori da qualcosa di importante, poi inizia a capire come può entrarci anche lui (ma spesso è già troppo tardi).

Il punto è che questo mondo è molto veloce e non aspetta nessuno. O sei veloce a cogliere delle occasioni, oppure ne rimani tagliato fuori.

Con questo non sto dicendo che voglio a tutti i costi che entri dentro all’ecosistema dei Non Fungible Token, ma poi non venirti a lamentare quando ti rendi conto che hai perso delle opportunità e avresti voluto sapere tutti i passaggi per muoverti in totale sicurezza e cogliere anche tu il “giusto tempismo”.

Perché ahimè potrebbe succedere.

Infatti la ragione che mi sta spingendo a creare questi contenuti è proprio nel fatto di sensibilizzare più persone possibili intorno questo mondo perché ci tengo a che possano avere una guida passo passo rispetto a quello che ho scoperto e che sto costruendo con dedizione da diversi mesi a questa parte.

Puoi vedere cosa sta succedendo entrando nel Discord Channel della Birdez Gang.

Fatta questa precisazione… no gli NFT non si possono comprare in altro modo se non mediante gli Ether (in realtà si possono comprare pure con altre “monete digitali”, ma per il momento rimaniamo sul “basico”). Serve appunto quel tipo di “moneta”, proprio perché è un sistema decentralizzato; non si possono usare gli Euro o i metodi di pagamento tradizionali.

Aspe! La carta di credito la puoi usare per comprare Ether ma poi ci sono tutta una serie di passaggi da fare (sono pochi tra l’altro) che servono per finalizzare il tutto.

Ora cerco di condividere tutti i vari passaggi così ognuno è libero di muoversi in totale autonomia capendo cosa sta facendo e perché.

Prima di entrare nel vivo del discorso ci tengo a ribadire un aspetto: i contenuti qui condivisi sono a semplice scopo “illustrativo” e “formativo” per sensibilizzare un pubblico di persone verso questi temi di cui se ne sentirà parlare sempre di più.

Il che non rappresenta una costrizione all’approfondimento e all’acquisto ma per essere PRONTI quando si presenterà l’occasione, così in quel momento si visioneranno questi contenuti e si saprà esattamente cosa fare e perché.

Quindi…

Se non hai gli Ether (Ethereum) allora devi comprarli. Come si fa?


Come dicevo prima, per poter
mintare gli NFT… aspe faccio una veloce precisazione su questo aspetto.

Non sempre è possibile partecipare al minting, perché questo prevede il fatto di essere in Whitelist al verificarsi di alcune condizioni.

Quindi se si perde l’occasione del minting (ed il vantaggio è accedere per PRIMI all’acquisto con pure le gas fee “controllate”- nel senso che essendoci un “ristretto” numero di persone a cui viene data la possibilità di mintare, le gas fee saranno più “basse”) si potrà comunque comprare l’NFT durante la “public sale”.

E per public sale vuol dire comprare l’NFT di riferimento dopo che altri l’hanno già fatto. E non sempre rimangono molti pezzi a disposizione, quindi vale il principio “first come first served”. Cioè chi tardi arriva, male alloggia.

Ecco perché poter essere in Whitelist ha sempre un grande vantaggio.

Poi ci può stare che non si riesca ad accaparrarsi questo “vantaggio”, infatti poi terminato ogni minting c’è sempre qualche “flipper” che tende a rivendere ad un prezzo poco più alto ciò che ha appena acquistato, e quella sarà l’occasione per poter comprare comunque degli NFT di tuo interesse anche se non eri in “lista prioritaria”.

Comunque a prescindere da questo, si dovrà avere nel proprio portafoglio l’elemento di scambio, ovvero l’ETH (Ether).

E se non hai mai comprato questi token, qui di seguito ti condivido come puoi fare.

La procedura che condivido qui di seguito è per comprare gli ETHEREUM.

Tieni conto che è una procedura “sommaria” anche perché poi le schermate degli applicativi possono cambiare, ma quello che conta è conoscere i principi base così da poter avere un “appoggio” per non sbagliarsi.

Ci sono diversi modi per agire a riguardo ma essendo sicuramente la tua prima volta, ti condivido una procedura che è “più corta” e ti eviti dei passaggi in più che potrebbero portarti a confonderti.

Hai mai sentito parlare di Metamask?

Se hai letto uno degli ultimi miei articoli, ne avevo parlato anche in quel contesto, Metamask è quell’applicativo che fa da “ponte” tra il mondo dei Non Fungible Token e l’ecosistema delle “Crypto” (detto in modo veramente mooolto sommario).

In questo momento non serve scendere in ulteriori dettagli “tecnici”, quello che ti interessa sapere è come poter aderire anche tu a queste novità se vuoi farlo in totale autonomia.

Ripeto: questo articolo non vuole essere una “costrizione” bensì una possibilità di poter scendere più nel dettaglio su questi argomenti di cui al momento se ne sente parlare ma non si comprende esattamente cosa fare, come farlo e perché.

Infatti quello che faremo tra un attimo sarà vedere passo passo ogni singolo passaggio.

Sei pronto?

Iniziamo!

Una nota importante: fai queste procedure che ti condivido direttamente da Desktop. Evita di procedere con il cellulare perché rischi di perderti alcuni passaggi.

Quindi quello che devi fare è aggiungere come “plugin aggiuntivo” nel tuo browser su Google o Firefox un applicativo di nome Metamask.

Questo per intenderci (ha l’icona di un volpe).

estensione metamask


Una volta che è installato sul tuo browser bisogna aprire il tuo wallet seguendo la procedura guidata avendo MOOOLTA e ripeto MOOOLTA attenzione, cura e premura a non perdere la “seed phrase”.

Si tratta di una combinazione di 12 parole che ti servirà per poter aprire lo stesso wallet su altri tuoi dispositivi.

Senza questa frase, semmai dovessi perderla, purtroppo non ti sarà possibile accedere ai tuoi account qualora dovessi sloggarti dai vari dispositivi.

Ovviamente la frase viene creata in automatico dal sistema e non può essere cambiata o creata a proprio piacimento. Devi semplicemente salvarla in un posto sicuro e non perderla, perché altrimenti se dentro al tuo wallet hai dei token, poi non riesci più ad accedervi.

E’ un bel guaio sì. Come anche il fatto se qualcuno dovesse recuperare questa frase a tua insaputa, può entrare nel tuo wallet, trasferire tutto altrove e trovare letteralmente svuotato il tuo portafoglio.

Purtroppo è così, quindi è un rischio che si potrebbe correre e si può evitare se si adoperano le adeguate precauzioni.

Pertanto stai sempre alla larga da chi ti chiede la seed phrase su chat private (specialmente nei Discord Channel) perché NESSUNO te la deve chiedere, non ce n’è motivo.

Inoltre non cliccare su link che qualcuno ti manda in privato per accedere a dei token particolari o affini a progetti a cui sei interessato, perché se non sono i link ufficiali dei vari progetti, in realtà possono essere dei semplici tentativi di “frode” con l’intento di ripulire i portafogli altrui qualora si agganciasse il proprio wallet.

Quindi stai ben attento, mi raccomando!

Capitano sempre situazioni simili, e pure io all’inizio sono caduto in questa “trappola”. Sono stato un vero e proprio ingenuo, quindi non commettere il mio stesso errore, mi raccomando!

Considera che ho parlato di questo aspetto in merito la “storia delle mie origini nel mondo NFT” sul mio canale Twitter.

Ti giro il link così puoi ascoltare quanto ho condiviso (è in lingua inglese).

Inoltre per praticità ti metto qui sotto un video che ho realizzato diverso tempo fa riguardo l’apertura di Metamask, così non puoi sbagliarti.


Nel momento in cui hai completato la procedura di apertura del tuo account, vedrai che il tuo fondo sarà a zero (ovviamente). Quello che dovrai fare sarà riempirlo di Ethereum o dei token che preferisci a seconda delle utilità che ti servono o degli NFT che vuoi acquistare.

Per farlo hai due possibilità:

  • trasferendo da un altro tuo portafoglio esistente i token all’interno del tuo wallet su Metamask
  • oppure comprandoli tramite carta di credito direttamente su Metamask

Qui c’è una considerazione da fare.

Le “monete digitali” (non sto a scendere nei dettagli dei vari nomi tecnici) hanno un loro specifico valore che può cambiare a seconda del mercato e a seconda delle situazioni che intercorrono nel tempo.

Ad esempio, se volessi prendere 1 ETH, nel preciso momento in cui sto scrivendo questo articolo vale circa 3100 Euro.

Ed il suo valore può cambiare e variare nel tempo. Può crescere oppure diminuire.

Ma quanti Ethereum devo prendere per mintare un NFT?

Dipende dal “minting price” che viene stabilito dai creatori del progetto stesso a cui ti interessa prendere parte.

Di base (a meno che non si tratti di progetti che presentano delle utilità fuori misura – ma poi dipende sempre da caso e caso) il minting price parte – indicativamente – dai 0.05 eth in su.

Non è una regola fissa – la cifra iniziale viene stabilita anche sulla base dell’investimento che c’è dietro per coprire eventuali costi fissi di produzione ecc (anche se si tratta di banali “immaginette” in realtà c’è tutto un lavoro di Smart Contract non indifferente e bisogna essere capaci a svolgere certe task – che al momento sono pagate profumatamente per le loro utilità).

Pertanto quando si fanno degli acquisti di ETH (ma vale anche per qualsiasi altra “moneta digitale”) va considerato il motivo dell’acquisto ed il suo ammontare, perché una cosa che ripeto sempre e non mi stancherò mai di ribadire, è che non si deve mai e poi mai investire una cifra che non si è disposti a perdere.

Il mondo degli NFT può essere visto in due modi (poi finisco il discorso – ma ci tengo a precisare alcune cose per non lasciare in sospeso dei concetti che a mio avviso è bene considerare):

  1. speculativo: quindi compro e rivendo poco dopo o anche subito dopo ad un prezzo più o meno alto per poterci guadagnare qualcosa (non sono molto favorevole a questa tipologia di approccio ma in alcune condizioni di mercato e di progetto stesso, ci può stare come strategia speculativa).

  2. lungo periodo: nel senso che holdo (termine storpiato – “hodlare” – ovvero nel rimanere dentro un progetto e rivendere forse in futuro – l’obiettivo qui è quello di restare dentro al progetto perché ci si sente parte integrante e l’esperienza condivisa con gli altri partecipanti non ha motivo di uscita).

Come puoi capire, la mia visione sugli NFT è ben chiara, nel senso che non è che compro così a sentimento. Compro quelle “immaginette” dove so che sono progetti che possono crescere nel tempo piuttosto che comprare delle robette che poi si schiantano subito.

Come faccio a capire se un progetto vale la pena essere mintato o meno? Dalle utilità agganciate al progetto e da come si comportano i creatori del progetto stesso.

Non ho la palla di cristallo a riguardo, ma qualche criterio di analisi ce l’ho (frutto anche di errori commessi sul campo ovviamente).

Infatti ne ho viste di ogni all’interno di questo mondo. Di situazioni in cui paghi magari anche di più all’inizio (nella fase di minting) ma poi il valore del progetto si deprezza e tu tieni in mano un qualcosa che non vuole nessuno (proprio per il fatto che non ci sono utilità, non c’è una community forte e tutto sembra essere fine a se stesso).

Anche perché un altro aspetto da considerare è che il “floor price” lo fa la community stessa. Non lo decido io a priori. Se le persone che ronzano intorno al progetto stesso non ci credono, non credono nelle utilità che sono create, non credono in ciò che viene costruito per loro.. è normale che l’immaginetta comprata non riesce a prendere quota. E’ un semplice e banale dato di fatto.

Pertanto tornando al discorso dell’acquisto degli ETH, non devono essere comprati così a “sentimento”, ma devono essere comprati della quantità che uno sa di poter “sostenere”.

Quindi se questo è un tuo primo approccio al mondo degli NFT e sei interessato a comprarne qualcuno per capirci di più, sappi che il valore non è circoscritto nell’immaginetta in sé e per sé ma nelle utilità che gli sono collegate.

E’ questo che fa crescere o meno il valore del progetto stesso.

Pertanto se nel momento in cui stai leggendo questo articolo hai individuato uno o più progetti a cui vorresti prendere parte, quello che devi fare non è calcolare solamente gli ETH che sono richiesti per il minting, ma anche le gas fee.

Le gas fee sono una “commissione” (detta alle buone) che serve per alimentare tutta la rete in cui circolano le varie transazioni dei token (non scendo nei dettagli).

Pertanto quando si accede a dei progetti di NFT, di base c’è da considerare sia il “minting price” + le gas fee.

Queste non hanno un costo fisso, variano a seconda del momento della giornata, delle transazioni e da altri fattori che non sto qui a disquisire.

Anche qui non c’è un momento fisso in cui sono più alte o più basse. Tieni conto che potrebbero variare da pochi euro fino a 100 o anche 1000 euro ed oltre.

Ma le cifre tendono ad aumentare quando ci sono molte persone che vogliono accaparrarsi pochi pezzi disponibili di “nft” e quindi per la solita legge della “domanda e offerta”, va da sé che possono verificarsi delle fluttuazioni di prezzo.

Questo è un meccanismo normale e fisiologico che non si ha modo di cambiare.

Pertanto (per stare sicuri) è sempre bene prevedere quei 100 euro (minimi) circa in più da parte come eventuale gas fee. Altrimenti se si hanno i soldi contati (in ETH ovviamente) ma le gas fee oscillano e nel tuo portafogli non ci sono fondi sufficienti, puoi capire da te che la transazione non andrà mai a buon fine.

Pertanto se ad esempio volessi accedere ad un progetto che prevede un minting price di 0.088 eth, considera sempre quei (indicativi) 130 euri in più per le gas fee, così stai certo che la transazione andrà a buon fine.

Quanto equivalgono 0.088 ETH in Euro in questo preciso momento?

Varrebbero circa 251 euro.

Pertanto se volessimo aggiungere anche la variabilità delle gas fee, per stare “sicuri” di non restare fuori dal progetto, dovremmo avere nel nostro wallet circa 0.10 ETH (se ce n’è qualcuno in più male non fa).

Io lo dico sempre come eventuale “margine”, ma quando sarà il giorno del minting potrebbero esserci delle volatilità diverse riguardo le gas fee, quindi dipende!

Pertanto nel momento in cui hai definito la cifra di cui hai bisogno per accedere all’nft, effettua la transazione con la tua carta di credito direttamente da dentro Metamask cliccando nell’icona “buy” o “compra” (la trovi nella schermata principale del tuo wallet).

Fatto questo ti si aprirà una schermata simile a questa.

comprare eth metamask


Come stavo dicendo, per vedere questa schermata è sufficiente cliccare sulla voce “compra” nella schermata iniziale del proprio account MetaMask.

Poi quello che si deve fare è cliccare su “continua su Wyre” e da lì basta selezionare l’importo corrispondente (in Euro o Dollari a seconda delle tue comodità ed esigenze) e seguire le istruzioni che vengono condivise.

E’ molto semplice.

Siccome la piattaforma è in lingua inglese, se non sono chiare o comprensibili le voci che emergono, basterà attivare la traduzione della pagina e sarà tutto in italiano, così non si hanno difficoltà nel seguire le varie istruzioni.

Ci tengo a fare una precisazione.

E’ molto probabile che alcune banche possano bloccare delle transazioni verso circuiti che sono “nuovi” (a me all’inizio è successo), quindi se dovesse accadere si dovrà avvisare la banca e provvedere allo sblocco per completare la transazione.

Quindi ti consiglio di non ridurti l’ultimo giorno utile per il minting nel fare queste cose, perché potrebbe esserci sempre qualche inconveniente, perciò procedi per tempo!

Anche qui, a seconda di quale piattaforma utilizzi per fare la transazione, ti potrebbe essere addebitata una piccola % di commissione perciò se dovessi vedere una somma differente a quella che avevi disposto, è solamente per questo motivo.

Mamma mia Mik quante cose da sapere per mintare questi NFT!!


Eh lo so, ci sono tante piccole accortezze da considerare e le ho condivise per non lasciare nulla al caso ma soprattutto per rendere chiunque letteralmente consapevole di quello che sta facendo, evitando di agire come robot che non sanno quello che fanno.

Perciò nel momento in cui si effettuerà la transazione si potranno vedere i propri “token” (monete digitali) dentro al proprio wallet.

Mi raccomando, controlla prima di fare il pagamento di aver selezionato la giusta “crypto” altrimenti durante il minting, se hai scelto la moneta “sbagliata”, poi non potrai comunque provvedere al pagamento. Occhio!

Di solito per i progetti di NFT più comuni si utilizzano gli ETH – poi dipende sempre da caso e caso. Qualora le monete fossero diverse (come nel caso di Solana – allora lì si dovranno utilizzare altre piattaforme – ecco perché non scendo in altri dettagli: c’è veramente un mondo da scoprire).

Detto questo, la fase successiva sarà quella di andare nel sito ufficiale del progetto che vuoi “mintare” e collegare il tuo wallet Metamask al sito stesso.

Ti ricordo che il 26 Aprile 2022 ci sarà la possibilità di Mintare le Land del Birdez Kingdom

Se non ne avevi ancora sentito parlare puoi andare direttamente sul sito ufficiale e scoprire tutti i dettagli >> https://birdezkingdom.com/ 

ATTENZIONE agli scammer!!

Di base quando si vuole fare un minting si è quasi sempre dentro ai discord channel ufficiali e può capitare che proprio a ridosso dei periodi del minting ci sia qualche “manigoldo” che invia in privato – spacciandosi per colui che è parte del team del progetto stesso – dei link che non sono quelli ufficiali, con la promessa che ti da assistenza o ti guida all’acquisto…

Si… all’acquisto di quello che hai dentro al tuo wallet! Pertanto stai alla larga da chiunque tende a mandarti link o a spacciarsi per il team stesso, perché nessuna persona del team invia in privato dei link.

Perciò disattiva i messaggi privati direttamente dal tuo discord channel come puoi vedere da questa schermata:


Inoltre per qualsiasi dubbio tu abbia riguardo al progetto che vuoi mintare ecc, affidati sempre ai moderatori del discord channel stesso, così stai certo di ricevere l’adeguata assistenza in caso di necessità.

Ma di base apri sempre un ticket di supporto qualora ne avessi bisogno.

Puoi farlo come puoi vedere nel discord channel della Birdez Gang >>


Clicchi sul pulsante e segui le istruzioni.

Ovviamente è tutto quanto in lingua inglese, pertanto se non ti dovesse essere chiaro qualche termine, utilizza un traduttore online così non vai in confusione con quello che vedi.

Tornando a noi… per fare il minting di un NFT nel momento in cui arriva il giorno fatidico, ti basterà andare nel sito ufficiale del progetto (mi raccomando, vai nella sezione OFFICIAL LINK dentro al Discord Channel dedicato e clicca sui link ufficiali) e collegare il tuo wallet metamask.

Ecco perché prima dicevo che è bene stare alla larga da coloro che ti mandano link in privato. Sono delle trappole da cui stare alla larga, mi raccomando!!

Non mi stancherò mai abbastanza di dirlo.

Quindi, andando sul sito ufficiale del progetto, per fare il minting (se ovviamente sei in Whitelist) vedrai che in alto a destra o al centro della home page del sito c’è un pulsante con scritto “connect your wallet”.

Dovrai cliccarci e ti comparirà una schermata come quella qui sotto:

connessione wallet metamask minting


Ovviamente l’estensione di Metamask deve essere attiva, clicchi su metamask e successivamente potrai selezionare il numero di NFT massimi che puoi “mintare” e cliccare su prosegui.

Fatto questo passaggio, attendi che ti si apra una finestra a destra riguardo Metamask che ti riepiloga il numero di NFT che stai tentando di prendere con il valore delle Gas Fee.

Occhio a quanto ammontano perché il loro valore cambia ogni minuto, quindi prima di provvedere alla transazione, assicurati di non trovarti a pagare Gas Fee eccessive.

Infatti le Gas Fee possono cambiare di molto nell’arco della giornata, pertanto fai attenzione al loro importo.

Te lo dico come semplice “avviso”, niente di più e niente di meno.

Una volta che confermi la transazione, ci vorrà qualche minuto prima di poter vedere nel tuo wallet l’nft che hai appena mintato o comprato.

Fine del minting.

Ma ma… Mik io voglio mintare altri NFT!!!


Dopo la prima volta che fai il tuo primo minting e ti rendi conto che è più semplice di quello che pensi… dentro di te scatta un desiderio “insolito” di poter vivere la stessa identica emozione un’altra volta, e poi un’altra volta e un’altra volta ancora.

Purtroppo scatta anche questo meccanismo perché si genera un senso di “appagamento e adrenalina” nell’aver fatto qualcosa di nuovo e che da un forte senso di desiderio, ma qui bisogna tenere a bada le proprie emozioni e le proprie “monete digitali” onde evitare in sfociare in tutt’altro.

Ogni acquisto deve essere fatto sempre in modo strategico essendo COMPLETAMENTE consapevoli di quello che si sta facendo.

Non è un tentare la fortuna ma un fare le giuste scelte.

Mi raccomando.

Finito il minting sarà possibile vedere i propri NFT direttamente su OpenSea e per farlo bisognerà crearsi un account pure lì.

Intendo questo portale per l’esattezza:

opensea


Pertanto si deve creare un proprio account e per farlo sarà sufficiente essere loggati nel proprio account MetaMask, andare su OpenSea nella sezione “crea account” e seguire le istruzioni.

Fatta la procedura, nel proprio profilo si potranno vedere gli NFT mintati o acquistati.

Se si è nella fase di minting è probabile che l’nft sia ancora da rivelare, nel senso che le sue caratteristiche saranno mostrate nei giorni successivi.

Questa è la fase che precede il “reveal” in cui le persone non vedono l’ora di scoprire quale NFT gli è stato assegnato, con quali caratteristiche e rarità.

E dopo questa fase che succede Mik?

Dipende da quello che hanno intenzione di realizzare i creatori del progetto stesso come utilità ecc… pertanto bisogna restare aggiornati sulle novità e sull’andamento del valore dell’NFT stesso che potrà prezzarsi o meno a seconda della percezione delle persone al progetto stesso.

Qui è fondamentale ricordarsi il motivo del proprio acquisto.

Se si ha acquistato per “hodlare” o per “flippare”.

Ad ogni modo, a seconda di quando stai leggendo questo articolo, potresti cogliere l’opportunità del Birdez Kingdom.

Buon divertimento nel mondo NFT

E ricorda: spendi/investi la somma che sei disposto a perdere e non ti mette in seria difficoltà economica. Mi raccomando.

Al tuo successo,

Mik

P.S. La promessa di questo articolo era appunto il fatto di sapere cosa serve per mintare gli NFT e l’ho rivelato passo passo in questo succoso contenuto in cui ho condiviso:

  • come comprare gli Ethereum tramite MetaMask senza fare tanti giri di applicazioni diverse onde evitare di sbagliarsi
  • l’apertura di un account MetaMask
  • l’apertura di OpenSea

Fine.

Quanto ho condiviso è la base da cui partire per iniziare a prendere dimestichezza con questo mondo innovativo degli NFT entrandoci NON per speculare ma per capire come funziona e come accedere a delle importanti utilità che sono inserite all’interno dello stesso ecosistema – se ovviamente si scelgono i giusti progetti, altrimenti restare con un pugno di mosche in mano è dietro l’angolo.

Pertanto se prima d’ora ti stavi chiedendo come poterti muovere passo passo dentro questo mondo senza fare troppi giri tra le varie piattaforme di crypto e non… questo articolo è ideale per chi sta iniziando o vuole iniziare a capirci qualcosa – anche solamente della teoria su cosa serve per comprare gli NFT.

Essendo un mondo molto vasto, ricordo che ci sono anche altre piattaforme in cui acquistare NFT ecc, ma non sono voluto scendere in quei meandri perché non volevo complicare la vita con inutili dettagli che al momento non servono.

Poi tempo al tempo riveleremo anche il resto.

Quindi se hai sentito parlare della Birdez Gang e soprattutto delle terre del metaverso allora clicca sul pulsante qui sotto e scopri le novità (se leggi questo articolo per tempo)!

Il Glossario del Mondo NFT | Le Indicazioni di Mik Cosentino

il glossario degli nft

In questo articolo andremo a vedere insieme quali sono le parole chiave maggiormente utilizzate all’interno di questo mondo NFT in modo tale da permettere a chi si sta avvicinando per la prima volta, come comprendere in modo corretto la terminologia utilizzata e cosa significa.

Una cosa che ho compreso in questi anni di carriera nel mondo del digital marketing e business online, è che alle persone piace avere la “pappina pronta”, del tipo: segui questa checklist ed il gioco è fatto.

Del resto è pure un’attitudine del nostro cervello: risparmiare più risorse possibili. Quindi di fronte ad un “compito”, se risulta particolarmente difficile, si tende a lasciar perdere, soprattutto se riguarda qualcosa che non porta un beneficio immediato.

Cosa diversa è invece se la situazione potrebbe innescare una necessità di evitare un problema o raggiungere qualcosa di importante… allora in quel caso ci si smuove e si sfruttano tutte le risorse possibili.

A parte questa iniziale premessa che riprende il modo di fare “umano”, nel mondo NFT, trattandosi di qualcosa di completamente nuovo e poco compreso… di fronte uno scenario simile e ostico, la maggior parte delle persone aspetta alla finestra che qualcuno mostri la strada.

Se non c’è un bisogno particolare nell’approfondire certi temi, è normale che si resti a guardare o a fare dell’altro.

Ma siccome questo mondo degli NFT nel giro di breve tempo prenderà sempre più piede e le persone si renderanno conto che restare fuori non è più possibile… in quel caso è ovvio che vorranno fare la tipica “corsa all’oro”, e sarà in quel momento che il caos regnerà sovrano.

Perché dico questo?

Perché per entrare nel mondo NFT (ho già condiviso nell’articolo precedente qualche dettaglio in merito – lo trovi cliccando qui >>) servono alcuni passaggi importanti, altrimenti si rischia di guardare “senza poter fare nulla”.

E non c’è cosa peggiore di capire (quando ormai è troppo tardi) il valore di qualcosa che si è perso e non poter fare nulla per recuperare il tempo perduto.

Poi in questo mondo così veloce, oggi il tempismo è vitale.

Ecco perché a fronte di queste mie personali considerazioni, ho voluto creare degli articoli che potessero in qualche modo sensibilizzare l’interesse e la comprensione di questi Non Fungible Token visto che sono stato l’unico ed il primo italiano a parlarne in questa penisola, portando la conoscenza in merito un tema che fino ad oggi non è mai stato preso abbastanza in considerazione.

Nel momento in cui lo sarà… mi auguro che tu abbia già avuto modo di aprire i vari account necessari per poter usufruire delle utilità connesse agli NFT che vorrai mintare.

Ed ecco che dopo alcune parole chiave appena utilizzate, possiamo entrare nel vivo di questo articolo.

Rivelato il glossario degli NFT

Ci tengo a precisare che quanto condivido qui di seguito è frutto dei miei esperimenti sul campo che mi hanno portato a realizzare progetti internazionali che stanno prendendo sempre più quota.

Non mi reputo come uno di quei professoroni che condivide termini astrusi e molto ricercati senza tenere conto di quello che è il pubblico che ne farà uso.

Non sono qui a tirarmela per mostrare quante cose conosco o per far vedere quanto sono bravo.

Lungi da me tutto questo.

Il motivo principale per cui ho scelto di condividere questo glossario degli nft è per sensibilizzare un pubblico di persone che non è all’interno di questi circuiti così come ci sono io dentro, ma allo stesso tempo avrebbe piacere di capirci qualcosa di più perché ha inteso che non si può continuare a rimanere a guardare.

Bisogna fare azione, bisogna essere preparati per le occasioni che sono presenti lì fuori. Pertanto per agevolare una pratica “movimentazione” all’interno di questa nicchia di mercato, ho pensato bene di condividere un glossario degli nft che potesse in qualche modo aiutare a muoversi con successo e facilità senza avere il timore di commettere qualche errore.

Già sento dei bisbiglii di sottofondo…

“Ma Mik, tu hai sempre parlato e condiviso aspetti di online marketing, vendita telefonica, business ecc, ed ora parli di NFT?”

“Che ci azzecca tutto questo con ste cose dei Non Fungible Token?”

E’ presto detto.

Come già avevo condiviso in uno degli articoli precedenti che ti riposto qui così te lo vai a visionare >> (anche se so già per certo che non lo farai), ho deciso di entrare nel mondo degli NFT e comprendere i loro funzionamenti (ma soprattutto le loro utilità) proprio per delle utilità associate a questo innovativo ecosistema.

Al momento non scendo in dettagli troppo tecnici perché rischierei di fare confusione invece che chiarezza, ma ciò che mi ha appunto spinto a voler prendere una posizione importante ed impattante a tal riguardo è per una visione futura molto futuristica che lentamente si sta concretizzando.

Qui c’è la PROVA schiacciante di quanto stavo condividendo tempo fa riguardo questo argomento.

Ascolta ATTENTAMENTE il video se te lo sei perso perché le parole con cui inizio quel video sono veramente una PROFEZIA.

Rimane il fatto che i temi di cui ho sempre parlato rappresentano ciò che permette al mondo di muovere le situazioni, perché se non ti sai promuovere, se non sai vendere, se non sai creare delle utilità funzionali ai tuoi fan e ascoltatori… è normale che poi puoi essere anche in possesso dello strumento più potente del mondo ma se non sai far percepire il suo valore intrinseco, se non sai condividere i benefici per cui una persona potrebbe andare incontro e venderlo al suo giusto prezzo… poi è normale che resti con un pugno di mosche in mano.

Di solito è sempre successo così: quando ho iniziato a condividere in maniera massiva delle informazioni che rappresentavano una forte novità… poi tutto si è mosso verso quella direzione.

Ma non è che sia successo perché io sono uno stregone e riesco a prevedere il futuro, ma perché analizzando le tendenze del mercato e quello che ci ruota intorno, i numeri hanno condiviso una direzione abbastanza precisa, confermata poi dal mercato stesso.

Perciò se alla luce di questo, ti urta il fatto che io stia condividendo dei temi che per certi versi sono futuristici, permettendo a molte persone di potersi avvicinare ad un mondo che sarà sempre più virtuale con tantissime utilità connesse… beh sei liberissimo di non seguirmi più o quantomeno di usufruire dei miei contenuti formativi verticalizzati sul Marketing Online, vendita telefonica ecc


Se invece ti interessa farti una cultura su questo mondo degli
NFT, dei termini che vengono utilizzati, cosa significano e come poterci capire sempre di più…

…allora mettiti comodo e prendi nota di quanto ti sto per dire.

Il Glossario degli NFT by Mik Cosentino

glossario nft mik cosentino

E’ molto probabile che la lista delle parole qui condivise venga aggiornata nel tempo con eventuali nuovi modi di dire e termini che saranno coniati strada facendo.

Quindi vedi questo contenuto sempre in aggiornamento. Quantomeno mi prenderò l’impegno di mantenerlo sempre attivo così da permettere a chiunque di comprendere in modo molto semplice ed efficace quanto viene condiviso nel mondo degli NFT.

E a tal proposito, iniziamo proprio da qui:

NFT > non fungible token. E’ un tipo di token crittografico su blockchain che rappresenta un asset unico digitale o reale non intercambiabile con altri perché ognuno di essi presenta caratteristiche uniche di funzionalità e di proprietà.

Blockchain > è la tecnologia che permette di far fluire tutte le informazioni dei vari “token”. Si tratta di un registro digitale distribuito dove le informazioni confermate da più parti del mondo diventano immodificabili permettendone la costante tracciabilità e verifica da parte degli utenti. I dati inseriti nella blockchain vengono memorizzati in blocchi crittografici che vanno a formare una catena incorruttibile, immutabile, tracciabile e verificabile. Il tutto nel rispetto della privacy e della sicurezza delle informazioni.

Wallet > comunemente chiamato “portafoglio”, in realtà sono applicazioni che permettono di conservare e movimentare criptovalute, smart contract e nft tra i diversi utenti attribuendo loro due chiavi crittografiche: una stringa alfanumerica che è pubblica ed una invece che è privata che sono associate a loro volta tra loro. Quella pubblica permette a chiunque abbia l’indirizzo di inviare dal proprio wallet (portafoglio) di criptovalute smart contract ed NFT anche senza che l’effettivo ricevente sia direttamente coinvolto. Quella privata invece permette l’accesso al wallet da parte del possessore. L’unico modo digitale per poter trasferire e gestire il proprio contenuto ad altri utenti.

DAO > Questo acronimo rappresenta una sorta di Organizzazione Autonoma Decentralizzata. Senza che ci complichiamo la vita con eccessive specifiche, in pratica nel momento in cui un progetto su blockchain diventa una DAO, vuol dire che la sua rete diventa  completamente autogestita e autosostenibile. Questo significa che non ci saranno più delle cariche che possono esercitare poteri esecutivi a prescindere e a libero arbitrio. Ma in realtà in questo contesto si rimanda l’intero processo decisionale ai titolari di token di quella specifica blockchain.

ERC20 > è uno standard utilizzato sulla rete Ethereum che introduce una serie di regole per l’emissione di token sulla base di uno Smart Contract.

Ethereum > è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo. La criptovaluta a esso legata, Ether, è seconda in capitalizzazione dietro ai Bitcoin.

Il significato letterale di Smart Contract è contratti intelligenti. Nel caso specifico, essi funzionano soltanto nella rete di Ethereum e sono realizzati mediante un linguaggio di programmazione.

Sono protocolli, istruzioni e semplici programmi if/only che possono essere registrati ed eseguiti sulla blockchain. Se la creazione della blockchain ha come fine ultimo quello di eliminare gli intermediari, cioè le banche dal sistema finanziario, con gli smart contract l’obiettivo è quello di eliminare dall’equazione anche i rappresentanti legali. Pensiamo a un atto notarile o a un passaggio di proprietà. Lo smart contract è un programma, un codice, che può essere registrato sulla blockchain e che può stabilire che al pagamento di una cifra prestabilita, il ricevente conferisce la proprietà di un bene al pagatore.

Ecco perché da tempo martello con sta cosa che dietro a ste banalissime “immaginette” c’è un “mondo parallelo” che può portare nel tempo un cambiamento epocale.

Esserne fuori (quando ancora ad oggi le barriere d’ingresso sono veramente molto basse) può essere l’equivalente di perdersi delle opportunità che segneranno il futuro!

Poi non dite che non vi avevo avvisati.

Holder/Hodler > è parte dello slang utilizzato nel mondo cripto per indicare coloro che acquistano monete o NFT con l’intento di mantenerli nel lungo termine piuttosto che venderli subito dopo. Questa parola deriva da un errore di battitura di “HOLD”.  Ad ogni modo un hodler semplicemente ignora le fluttuazioni di mercato, o il semplice andamento del valore delle monete o nft comprati. A lui interessa il “lungo periodo”, quindi guarda al domani senza preoccuparsi delle oscillazioni presenti nel breve termine, consapevole che ci saranno sempre.

Ecco perché avere questo tipo di mentalità fa tutta la differenza all’interno di questo mondo. Evitare di farsi prendere dal panico nel breve termine, è ciò che sancirà il successo o il fallimento delle proprie decisioni.

Infatti una regola aurea che condivido sempre – e ripeto: non sono un consulente finanziario – è quella d’investire somme di denaro che si è disposti e disponibili a perdere.

Altrimenti se si fa il passo più lungo della gamba in questi casi, il rischio di uscire da interessanti opportunità è veramente dietro l’angolo.

Paper Hands/Flipper > è il termine utilizzato a coloro che sono l’esatto contrario degli hodlers. Ovvero tutti coloro che dopo aver appena comprato un NFT o una crypto, la rivendono subito dopo ad un prezzo sufficientemente alto da poter portare a casa un minimo di risultato.

Personalmente non amo questo approccio perché non porta a niente di che a meno che non sia studiato strategicamente per fare “piccoli profitti”, ma di base è qualcosa che sconsiglio perché rischi poi di stare troppo legato agli andamenti del mercato rischiando poi di perdere interessanti occasioni future.

Minting > è quella fase in cui i creatori di un progetto NFT permettono di poter comprare la collezione messa a disposizione. Di sicuro ti sarà capitato di sentir dire “quando si può mintare questo progetto?”. E’ l’equivalente di dire “quando si potrà acquistare”?

Il motivo di questo gergo deriva dalla “coniazione” delle monete, un po’ come dire che si può accedere a qualcosa che sta per essere messo a disposizione.

Reveal > è la fase in cui dopo aver “mintato” il proprio NFT si può vedere la sua identità. Infatti i vari progetti di NFT presentano una certa “Supply”, ovvero un certo “numero di pezzi disponibili” da poter mintare, ed ognuno di questi “token” ha delle caratteristiche univoche che saranno poi segnate nei vari Smart Contract.

Ogni “token” sarà univoco e presenterà delle caratteristiche uniche a seconda di ciò che decideranno i loro creatori. Chiaramente ogni NFT che presenta le sue caratteristiche, nel momento del “minting” sarà assegnato in modo “randomizzato”, nel senso che non c’è un ordine logico in cui ogni singolo “token” viene assegnato in fase di acquisto. Questo permette una totale trasparenza e “uguaglianza” di opportunità.

Ma queste caratteristiche cosa permettono di ricevere? Le caratteristiche di ogni singolo NFT hanno valore nell’ecosistema in cui viene creato ed ovviamente se si tratta di caratteristiche molto rare, il suo valore può essere maggiore rispetto ad altri NFT.

Quindi la fase di “reveal” permette di scoprire l’identità di ciò che ho appena “mintato”. Questa dinamica vale solamente nella fase di “minting”, ovvero di “primo acquisto” dei token di un progetto.

Dopo che sono stati rivelati e che la supply (numero di pezzi disponibili) è stata venduta, poi in futuro se dovesse esserci qualche persona interessata a comprare qualche NFT di quel progetto, potrà farlo attraverso un’offerta oppure direttamente da coloro che magari stanno vendendo ad un prezzo più alto di quanto hanno pagato l’nft.

Ecco perché prima dicevo che ci sono persone che hanno un approccio meramente speculativo, e questo non porta mai a chissà quanti benefici, se non a perdere le varie utilità connesse all’NFT stesso.

Se a fronte di quello che ho appena condiviso, stai iniziando a capirci qualcosa, intanto ti consiglio di entrare dentro al nostro Discord Channel della Birdez Gang così inizi a prendere familiarità con questo mondo.

Discord Channel > è un’applicazione (simil social network) che è utilizzata per creare la community di persone di ogni singolo progetto di NFT che viene condiviso.

Questa applicazione permette ai vari utenti di interagire, parlare in privato, parlare direttamente con i fondatori dei vari progetti durante le AMA (Ask Me Anything) e tante altre funzionalità che vengono condivise dentro all’applicativo stesso.

AMA > è l’acronimo di Ask Me Anything, l’equivalente di “domande e risposte” in cui i creatori creano un “canale” dentro il discord channel in cui poter parlare e condividere novità sui progetti, interagendo con la community e creando maggiore vicinanza con i vari fan.

Pertanto il meccanismo di funzionamento è come quello che avviene con Facebook ma molto più evoluto ed efficace per questa tipologia di contesto.

WhiteList > sono liste d’attesa che vengono aperte quando si è nella fase di minting in cui si vuole dare priorità a quei membri che facendo determinate azioni (come portare un tot numero di persone dentro al canale, raggiungere dei livelli nel canale stesso) riescono ad essere inserite in una lista prioritaria di accesso al minting.

Questo viene fatto perché di solito la supply è sempre molto più bassa del numero totale dei membri iscritti ad un canale e quindi se io sono in “whitelist” non posso perdere l’occasione di accedere ad un NFT che mi interessa.

Se quindi non riesco ad accedere a questa whitelist perché è difficile entrarci per questa sorta di “gamification” (se provieni dal mondo del marketing sai cosa vuol dire) allora è ovvio che dovrò attendere che la fase di “pre sale” (quindi prevendita) finisca e si lasci spazio alla “public sale”, ovvero alla vendita aperta a tutto il pubblico laddove chiunque interessato al progetto può “mintare” sperando che non si esauriscano subito i pezzi messi a disposizione.

Spesso quando si è in questa fase, cresce tantissimo l’hype delle persone spingendole a voler accedere a tutti i costi al progetto che quando si da accesso alla fase di “public sale” il costo delle gas fee potrebbe schizzare alle stelle.

Pertanto come puoi capire, è grazie anche all’Infomarketing se si riesce ad innescare un grande interesse ai vari progetti. Chiaramente la potenza del marketing è direttamente proporzionale come risultato anche a seconda di quanto innovativo, interessante e UNICO è il progetto stesso.

Gas Fee > Le transazioni effettuate su blockchain sono soggette a specifiche e precise commissioni che permettono all’ecosistema di funzionare. Vedila come se fosse una sorta di benzina che consente alla macchina di funzionare.

E qui vale lo stesso identico principio con la differenza che se un grande numero di persone è interessato a “mintare” pochi pezzi disponibili di un “token”, le gas fee possono schizzare alle stelle.

Le Gas Fee non hanno una cifra fissa, variano a seconda del flusso delle transazioni, ecco perché quando si vuole mintare un nft è sempre bene essere in whitelist perché così si ha modo di poter avere delle “gas fee” più basse (ma non è sempre la regola) .

Public Sale > Fase in cui anche coloro che non erano in whitelist possono comprare l’nft interessato.

Supply > Numero di pezzi univoci di una collezione. La quantità è definita dai creatori dei token.

Minting Price > Prezzo di acquisto indicato nella fase di “Minting”. Finita questa fase poi il prezzo dei vari “token” potrà aumentare o diminuire a seconda di quanto la community stessa si sente legata o meno al progetto.

Purtroppo spesso capita di vedere progetti che hanno un minting price più alto di quello che poi diventerà il “floor price”.

Come mai può accadere questo?

Perché se non vengono rivelate delle utilità funzionali per chi ha dato fiducia al progetto, se non si crea dell’altra aspettativa e soprattutto se non si mantengono le promesse, poi le persone non avranno la tendenza di holdare piuttosto che “rivendere” al prezzo più vantaggioso.

Pertanto il floor price sarà definito dalla community stessa.

Infatti…

Floor Price > Prezzo base stabilito dalla community a seconda del valore che da all’nft comprato, deciso sulla base anche delle varie utilità connesse all’nft stesso.

Quindi il floor price è il prezzo base con cui poter comprare gli nft dopo la fase di minting. Questo prezzo come dicevo può subire oscillazioni a seconda di quanto la community si sente legata e parte integrante del progetto stesso.

Puoi ben capire come questo prezzo non sarà sempre “fisso”, subirà oscillazioni a seconda della percezione del pubblico stesso.

Volendo puoi dare un’occhiata al Floor Price della Birdez Gang per cominciare a capirci sempre di più.

OpenSea > Se hai cliccato sul link precedente ti sarai reso conto che sei atterrato su un portale online che si chiama OpenSea. In cosa consiste? E’ presto detto.

OpenSea offre un mercato che consente di vendere token non fungibili direttamente a un prezzo fisso (che può comunque variare a seconda della percezione delle persone al progetto stesso) o tramite un’asta, in base allo standard Ethereum ERC-721. Praticamente si tratta di introdurre uno standard per NFT, in altre parole questo tipo di token è unico e può avere un diverso valore rispetto a un altro token dello stesso Smart Contract, magari dovuto all’età, alla rarità o ad altro, come il suo aspetto.

Nel senso che ogni NFT presenta delle caratteristiche ben precise che possono conferirgli un determinato valore, e attraverso l’ausilio degli smart contract si ha la possibilità di avere tutto quanto ben tracciato e definito.

Pertanto possiamo dire che OpenSea è una piattaforma che consente di comprare e vendere NFT ed è basata su Ethereum (la “moneta” di scambio). 

Pertanto semmai fossi interessato a comprare un NFT di un progetto che ti garba ma non c’è più la fase di minting e non hai avuto modo di entrare in Whitelist, allora puoi optare per cercare su OpenSea il progetto stesso, e quindi vedere se c’è qualcuno che sta mettendo in vendia un NFT che ti interessa.

Per poterlo comprare puoi accettare l’offerta che magari qualche utente sta facendo, oppure puoi fare delle offerte tu stesso anche a coloro che non hanno messo in vendita il loro NFT, perché potrebbero essere intenzionati a farlo nel momento in cui ricevono l’offerta.

Tuttavia una cosa su cui fare molta attenzione è quella di non cadere vittime degli scammer, ovvero coloro che “copiano” il progetto in essere spacciandolo per vero quando invece non è così, raggirando i malcapitati che non controllando alcuni parametri, rischiano di essere “truffati”.

La cosa “triste” per così dire, è che una volta che si viene “raggirati”, poi non si può fare più niente.

Pertanto prima di fare qualsiasi acquisto è bene assicurarsi di verificare la collezione e di comprare sui link ufficiali del progetto a cui si vuole prendere parte.

C’è da considerare una cosa importante, ovvero che per poter comprare degli NFT su questa piattaforma bisogna avere un account su MetaMask (non è nient’altro che un portafoglio per comprare e vendere NFT attraverso gli Ethereum) e allo stesso modo si deve aver creato un account su OpenSea.

Su come aprire un account, poi in futuro riserverò qualche tutorial, ma seguendo i vari passaggi non è niente di complicato.

Volendo puoi guardare questo video che avevo registrato tempo fa (cambierà l’interfaccia grafica ma i passaggi rimangono quelli).

Alla fine è come quando si apre un nuovo account su Google o Facebook con la differenza che in questo caso trattandosi di cose nuove, magari si ha qualche timore, ma non c’è da preoccuparsi. L’importante è non perdere la “seed phrase”. Poi tra un attimo parlerò di cosa si tratta.

ERC 20/ERC 721 > Si tratta (come dicevo poco fa) di due tipologie di standard che vengono utilizzati nel contesto dei “token”.

Nel caso dello standard ERC 20, solitamente è utilizzato per lo scambio di Ethereum per intenderci, dove i token stessi sono gli stessi senza differenze di peculiarità, aspetto ecc. Infatti in questo caso parliamo di token fungibili (monete digitali come Bitcoin, Ethereum, ecc).

Mentre per il caso dello standard ERC 721 è invece utilizzato per i “Non Fungible Token” (NFT) dove ciascuno di questi ha delle sue caratteristiche, ed ognuno di loro presenta i suoi aspetti che possono variare da token a token. Pertanto non sono interscambiabili perché ognuno presenta appunto dei precisi tratti distintivi.

Ripeto: non sono sceso nei dettagli tecnici di questo contesto perché non lo reputo necessario, per il momento è più che sufficiente prendere dimestichezza con quanto condiviso ed iniziare a guardarsi intorno per assimilare ogni singolo aspetto di questo mondo NFT.

 PFP > è l’acronimo di Photo for Profile (o profile picture), ovvero immagine del profilo.

Si tratta di NFT che prendono questo nome perché vengono spesso utilizzati come immagini del proprio profilo – ovvero come avatar – sui social media, ecc.

Ma attenzione: questo non vuol dire che facendo lo screenshot di un’immagine di NFT su OpenSea si abbia già il possesso dell’NFT stesso.

E’ una gran bufala! Per essere un possessore di NFT si deve avere lo smart contract che ne certifica la proprietà, e per averlo bisogna comprare in questo caso l’NFT collegato (viene consegnato ed elaborato in automatico nel momento della transazione).

Come dicevo prima, bisogna sempre fare attenzione ai progetti che si acquistano (stando alla larga dagli scammer) altrimenti si corre il rischio di banalizzare delle dinamiche che non lo sono affatto, mangiandosi le mani in futuro per non aver scelto di prenderne parte quando si aveva ancora la possibilità di farlo.

DYOR > Nel mondo NFT è molto usuale utilizzare uno slang di termini che vengono appositamente abbreviati. E’ un modo di fare.

In questo caso, l’utilizzo di questo termine significa “Do Your Own Research”, nel senso che viene consigliato di fare le adeguate ricerche se si vuole aderire o meno ad un progetto, oppure uscirci – evitando di prendere decisioni così “perché lo fanno tutti” o perché lo consiglia qualcuno.

Infatti a ruota di questo aspetto segue il dire “I’m not a financial advisor” che rappresenta un altro modo di dire che nessuno nel mondo degli NFT è un “consulente finanziario” che divulga notizie per far comprare o vendere NFT promettendo facili guadagni.

Se questo fosse vero, sarebbe un condizionamento opinabile, quindi onde evitare di creare fraintendimenti, spesso viene specificata questa cosa per non essere imputabili delle scelte che fanno le persone.

Del resto con gli NFT c’è chi ha un approccio meramente speculativo e chi di lungo periodo, quindi a chiunque piace guadagnare ma nessuno ha “la palla di cristallo” per prevedere come vanno le cose o meno, pertanto non si possono fare previsioni “così a sentimento”.

Perciò l’utilizzo del “i’m not a financial advisor” permette di avere uno “scarico della responsabilità”, così com’è giusto che sia.

To The Moon > Anche questo è un modo di dire all’interno di questa nicchia (lo si può riscontrare molto quando si entra in un discord channel) in cui i vari partecipanti, quando si rendono conto che il valore di un NFT che hanno comprato tende a salire verso l’alto, si è soliti dire che si sta andando verso la luna, come a dire che si vanno a conquistare nuove terre e ricchezze finanziarie.

E’ un modo di dire, ma è importante esserne a conoscenza così si ha modo d’interagire nel modo adeguato a seconda di quello che è il contesto che si verifica.

LFG > Eccone un altro! Può prendere diversi significati ma di solito è usato per dire “let’s fuking go”, ovvero “dai cazzo” in senso rafforzativo nel portare avanti un progetto o nel credere ad un progetto.

Quindi il suo utilizzo può avere questa tipologia di accezione, specialmente quando dopo un periodo in cui il floor price era basso, inizia a salire e l’entusiasmo di non aver venduto durante momenti “incerti”, ora porta piacevoli ricompense!

Perciò per rafforzare il fatto di non aver mollato la presa, si è soliti dire “let’s funking go!”. Ma questo modo di dire è usuale anche in altri scenari che hanno la stessa simile accezione.

Metaverso > secondo il significato più comune e semplice del termine, è un universo digitale in cui gli utenti possono svolgere le attività più disparate, con o senza realtà virtuale. Se la filosofia di metaverso non prevede la blockchain come caratteristica propedeutica, lo è all’atto pratico grazie agli NFT. 

Ultimamente moltissimi giochi si stanno estendendo a questo concetto e anche con la Birdez Gang stiamo per dare vita a qualcosa di veramente PAZZESCO in cui a determinate condizioni si ha modo di accedere nel “Birdez Kingdom” ovvero il metaverso dedicato alla Birdez Gang in cui si saranno tantissime utilità che a breve riveleremo.

L’idea è quella di poter avere un proprio metaverso in cui creare, produrre utilità, giocare, incontrare persone e molto, molto altro…

Capisco che al momento possa essere una cosa poco comprensibile ma accedendo già al Discord Channel della Birdez Gang ci sono già delle anteprime davvero mozzafiato!

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MetaMask > Condivido paro paro la spiegazione data da Google: MetaMask è un’estensione o plug-in per browser Web che consente agli utenti di interagire facilmente con le dApp della blockchain di Ethereum. Questo è possibile, perché MetaMask funge da ponte tra dApp e browser web, facilitandone l’utilizzo e la fruizione.

Per dApp si intendono tutte quelle applicazioni decentralizzate che ruotano intorno al circuito blockchain Ethereum.

Pertanto MetaMask altro non è che un portafoglio di cryptovalute che fa proprio da tramite per poter conservare, trasferire crypto ma anche comprare NFT.

Essendo proprio un “ponte”, è necessario il suo utilizzo per la buona riuscita delle eventuali transazioni di NFT.

Medium > non è uno stregone ma un portale online in cui si condividono novità sul mondo crypto, nft e dintorni. E’ come se fosse una sorta di “giornale” in cui i vari utenti condividono le informazioni del mondo, specialmente NFT in particolar modo. Ovviamente è importante non cadere nelle fake news perché da che mondo è mondo, in ogni nicchia sono presenti situazioni simili, pertanto c’è da fare sempre molta attenzione a quello che si legge.

Tuttavia rimane un portale utilizzato e l’ho condiviso per far capire a chi è “vergine” di questi concetti cosa vuol dire guardare nei giusti portali che vengono utilizzati all’interno di questo contesto.

Long Run > questo termine viene utilizzato quando si vuol far capire che quello che conta in un progetto di NFT è il “lungo termine”, quindi la “lunga corsa”.

E’ sempre bene evitare di soffermare la propria attenzione su quello che si può racimolare nel breve termine (così come fanno i Paper Hands), cioè coloro che pensano unicamente al guadagno subito.

Spesso – specialmente in progetti di NFT in cui i creatori ci mettono la faccia, erogano utilità e tutta una serie di cose utili per il valore percepito – le persone non hanno la visione di lungo termine, così tendono a sottostimare quello che alcuni progetti invece possono costruire nel tempo.

Basti pensare alla Birdez Gang.

Se vai su OpenSea puoi vedere il flusso del “floor price” (prezzo base) e di com’è cresciuto nel tempo (e di come sicuramente crescerà ancora).

Questo cosa insegna?

Che pensare in un’ottica di lungo periodo è quello che si deve fare per creare delle piccole fortune da cui poter ottenere una certa esclusività.

Infatti una leva che toccano gli NFT è proprio il fatto di avere l’esclusività di poter accedere a delle utilità che se non hai lo smart contract associato, ne resti fuori.

(questo per ribadire il fatto che se ti fai qualche screenshot di NFT “famosi” e dici che hai pure tu un’immagine di grande valore, in realtà, in mano hai solamente un mucchio di “pixel” inutili)

Io da tempo sto cercando di sensibilizzare l’utilizzo degli NFT visti dalla giusta prospettiva, perché rappresentano una svolta epocale, solamente che ancora le persone continuano a vederci del marcio – seppur non sia così.

Del resto cosa dice la volpe che non riesce a raggiungere l’uva?

Ecco, ci siamo capiti.

Una piccola nota a margine: non sempre i progetti di NFT nel lungo periodo riescono ad incrementare il valore percepito e quindi le utilità connesse al progetto stesso.

Pertanto bisogna sempre fare le adeguate valutazioni prima di credere di essere all’interno di un qualcosa che funzionerà nel lungo termine, quando poi invece non lo sarà mai.

Ci sono alcuni criteri da considerare e a breve ti darò qualche dettaglio utile – ma ripeto, non sono consigli finanziari ma mie personali considerazioni a fronte dell’operatività che ho avuto sul campo.

Staking > anche qui prendo come riferimento una definizione che riporta mamma Google: per NFT staking si intende il bloccare degli NFT su una piattaforma o un protocollo per ricevere delle ricompense di staking e altri privilegi. Ciò consente ai titolari di NFT di guadagnare un reddito passivo pur mantenendo la proprietà sui loro NFT.

A tal proposito faccio una postilla mia personale sul discorso “guadagno”. Non si deve intendere come una sorta di “rendita passiva” senza fare nulla. Dipende da progetto e progetto in cui spesso il valore inteso (almeno inizialmente) non è tanto “economico” nel breve termine, quanto come una FORTE utilità che trova efficacia a seconda del contesto in cui viene condivisa.

Poi ovviamente c’è un modo per “convertire” e quindi “trasformare” l’utilità dello “staking” come controvalore economico, ma questo è un discorso che verrà poi affrontato in futuro qui nel mio blog.

Perché dico questo? Perché quello su cui desidero che si ponga attenzione è sulle utilità future, quindi nel “hodlare” un progetto e rimanerci nel lungo termine piuttosto che avere una mentalità di “breve tempo” oppure del “guadagna senza fare nulla”.

Questo è un mio pensiero, poi tu sentiti libero di ragionare e pensare come meglio credi.

Infatti come dicevo un attimo fa, quello che si deve considerare in un progetto di NFT è il valore aggiunto che viene concesso a chi “resta”, considerando se i creatori del progetto stesso sono sempre sul pezzo a creare rarirà, unicità ecc, perché in caso contrario non avrebbe nemmeno molto senso rimanerci.

Questo è stato un tema che ho condiviso in uno dei miei video su YouTube quando ho condiviso la mia opinione personale su un progetto che ho prima hodlato perché ci credevo tantissimo… poi quando sono state cambiate alcune carte in tavola e non mi sono piaciute… sono uscito dal progetto stesso.

Ma anche qui è MOOOLTO importante sapere cosa si sta facendo.

Non sono mai scelte dettate dall’intuito ma da un oculato raziocinio.

⚠️⚠️⚠️

Scam > tradotto dall’inglese vuol dire “truffa”, e se volessimo utilizzare le parole precise di Wikipedia sarebbe questo: lo scam è un tentativo di truffa pianificata al fine di conseguire un illecito vantaggio nei confronti di chi lo subisce. In genere avviene nel momento in cui un soggetto influisce negativamente sulle sorti di un evento altrimenti favorevole, tentando di creare un danno che ne condizioni l’aleatorietà.

Nel mondo NFT (come così succede anche nella vita reale) ci sono molti tentativi di scam da parte di utenti che si “spacciano” per altri e cliccando su dei loro link in cui richiedono dei codici personali, riescono ad impossessarsi dei token presenti nel proprio wallet oppure ti “vendono” l’idea che stai comprando qualcosa su cui stavi puntando attenzione da tempo, quando invece non è affatto così purtroppo.

Lo ripeto sempre. State alla larga da coloro che inviano link in privato, perché non sono cose usuali che si fanno, e alcune persone ci cascano con tutti e due i piedi – soprattutto se sono le prime volte che ci si approccia a questo mondo – ma a prescindere da questo chiunque ci può “cascare” purtroppo.

Pertanto una “regola aurea” per chi è dentro al mondo NFT è quello di utilizzare i link ufficiali dei vari progetti andando direttamente sui discord channel ufficiali senza passare tramite link inviati in privato perché sono sempre delle pericolose trappole.

Seed Phrase > Così come esistono le password per poter accedere a degli archivi online o a qualsiasi situazione analoga, per il mondo Crypto è stata introdotta una metodologia di sicurezza specifica che permette di preservare ogni “wallet” da accessi indesiderati.

Quindi nel momento in cui decidi di aprirti un wallet online usando le piattaforme più comuni a riguardo, durante la procedura di apertura del tuo portafoglio online c’è un processo in cui viene richiesto di salvarsi una “seed phrase” ovvero una sequenza di 12 o 24 parole che servirà per spostare i propri token da un dispositivo all’altro.

La cosa “pericolosa” è che se qualcuno dovesse prendere accesso di questa sequenza di parole, potrà trasferire i tuoi token da un dispositivo ad un altro senza il minimo problema.

Perciò assicurati di preservare e salvaguardare la frase che ti viene condivisa in fase di registrazione.

Inoltre semmai dovessi perdere questa “seed phrase” e non riesci a ritrovarla, perdi la possibilità di poter accedere ai tuoi wallet perché il meccanismo di sicurezza si basa su questa sequenza di parole e in caso di smarrimento non puoi più fare nulla.

Non c’è modo di ripristinare il tuo account senza questa frase, pertanto cerca di averne massima cura e diligenza nella sua conservazione.

Questa Seed Phrase è un’impostazione del sistema che regola questo circuito di token, pertanto va da sé che se dovessi smarrire questa sequenza di parole, non hai modo di recuperare alcunché fosse in tuo possesso.

Quindi consiglio di salvarsi con cura questa “seed phrase” onde evitare spiacevoli inconvenienti.

Uomo avvisato… uomo avvisato.

AirDrop > Si tratta di una “strategia di marketing” in cui a seconda di quello che è un progetto NFT, i loro creatori potrebbero decidere di “regalare” dei token specifici a seconda del verificarsi di alcune condizioni.

Questo permette di aumentare il senso di appartenenza al progetto, d’incrementarne il valore percepito e tutta un’ulteriore serie di utilità che possono dipendere da caso e caso.

Non sempre si verifica questa cosa, quindi quando succede è sempre bene capire “quando” viene fatta e come viene giustificata, perché “analizzare” anche come vengono fatte determinate cose permette di “misurare” la serietà dei vari progetti di NFT che a volte “dicono” ma poi non fanno e non si raggiungono nemmeno lontanamente le promesse fatte (è difficile trovare progetti di NFT che siano unicamente interessati al valore delle persone e non solamente a quello meramente speculativo). Tuttavia esistono situazioni in cui vale davvero la pena puntare la propria attenzione, una di queste (non lo dico perché sono di parte) è esattamente la Birdez Gang.

I fatti parlano chiaro e quello che tra l’altro stiamo costruendo ne è una forte testimonianza.

Raffle > si tratta di una strategia di marketing utilizzata anche in altri ambiti (specialmente da brand famosi) che consiste in una sorta di “lotteria” in cui al vincitore verrà riconosciuto un premio (nel mondo NFT si tratta di ricevere uno o più token a seconda del contesto).

Altre volte potrebbe essere l’accesso esclusivo ad una Whitelist o altre utilità che possono essere definite nel contesto stesso.

Ad ogni modo questa tipologia di strategia viene utilizzata per aumentare l’interesse, l’hype, il desiderio di entrare a far parte di un qualcosa che al momento è piuttosto difficile accedere.

Quindi da un lato incrementa la voglia di fare azione per aggiudicarsi la “raffle”, e dall’altro lato attira chi non ci ha ancora preso parte a volersi interessare.

Solitamente le “raffle” prevedono delle azioni ben specifiche per potersi aggiudicare il premio messo in palio, azioni che puntano anche a far conoscere il progetto stesso nei vari social, ad aumentare le varie condivisioni e via dicendo, tutto con l’obiettivo di avere sempre più utenti al progetto stesso.

Quindi da un lato si premia il vincitore e dall’altro si sfrutta questo meccanismo per attirare nuove persone.

Genesis Birdez > è il nome dato alla “radice” della nascita di un progetto NFT che poi prevederà molto probabilmente anche dei Baby, quindi dei “cuccioli”.

Quindi l’utilizzo della parola “genesis” è come se sancisse la nascita dei “genitori” di un progetto.

Non è sempre detto questo, ma solitamente quando si utilizza il termine “genesis” viene fatto per simboleggiare la “nascita” della prima serie di NFT di un progetto che di solito prevede delle utilità molto importanti. Peccato però che le persone all’inizio non ne capiscono il valore, le utilità e ciò che verrà associato a quella tipologia di NFT, rischiando di perdersi delle importanti occasioni.

Infatti nel caso della Birdez Gang, i Genesis Birdez sono i primi NFT creati di questa collezione grazie ai quali tutto ha preso piede. Senza di loro non si possono avere delle importanti utilità.

E’ come se per certi versi alimentassero parte dell’ecosistema Birdez Gang.

Ovviamente come stavo già dicendo, non è sempre detto questo, nel senso che in altri progetti possono esserci altre regole ed altre condizioni, ma in questo caso, nel nostro caso, il fatto di avere nel proprio portafoglio almeno una coppia di Genesis Birdez, porta dei vantaggi non indifferenti.

Ripeto: questo vale nel nostro ecosistema, proprio perché si ha a che fare con dei Non Fungible Token.

Se hai inteso il senso di quanto ho mostrato fino adesso, avrai capito il motivo per cui questi token non sono intercambiabili (proprio per il fatto di possedere delle caratteristiche che li rendono unici nel loro genere).

Baby Birdez > In questo caso stiamo parlando dei “cuccioli” dei Genesis Birdez che possono essere creati “gratis” se si detiene una coppia di Genesis, oppure si possono comprare da coloro che li “vendono” dopo averli creati.

Questa è la specifica che è stata condivisa durante lo sviluppo del nostro progetto Birdez Gang che nel tempo vedrà sempre nuove e potenti utilità.

Ci tengo a precisare che non tutti i progetti di NFT hanno queste specifiche. Quanto ho condiviso è unicamente rivolto solamente al progetto Birdez Gang.

Anche qui c’è da ricordare che le utilità dei vari “token” che vengono creati possono essere aggiunte nel tempo, aumentandone il loro valore intrinseco.

Ecco perché quando si decide di Holdare un progetto, va fatto tenendo conto di queste specifiche.

Già il fatto che tu abbia visionato questo articolo ti mette in una condizione di vantaggio rispetto a chi ancora non ci è dentro e non ha ben inteso la potenza di questi meccanismi.

Minting Price > Come già avevo condiviso in precedenza, il minting si tratta della fase di “coniazione” di quelli che sono i vari token e quindi il “minting price” sarebbe il prezzo della fase di coniazione che è (quasi sempre) vantaggiosa rispetto all’acquisto futuro in public sale (che sarebbe l’acquisto pubblico senza passare per whitelist e cose affini).

Perché ho scritto “quasi”?

Perché ho visto personalmente dei Token NFT essere venduti a dei costi piuttosto alti per poi essere rivenduti subito dopo a poco perché il progetto si è svalutato e non sono state create delle vere e proprie utilità così come invece era stato promesso.

Purtroppo queste “promesse disattese” tendono a far perdere l’interesse delle persone di fronte al mondo NFT che invece è un valido asset di investimento se si ha un approccio funzionale e non “superficiale”.

Chiaramente si deve avere il giusto occhio nell’individuare i giusti progetti, ecco perché sto creando questi contenuti con questo obiettivo, proprio per non lasciare nulla al caso e per dare un grande contributo a chi ancora non conosce queste dinamiche ma vorrebbe comprendere di più.

Giveaway > Ha un’attinenza simile a quanto ho condiviso nella raffle. Qui l’obiettivo è quello di regalare qualcosa (solitamente) di entità inferiore ma comunque di valore.

Di base l’obiettivo rimane sempre quello di creare condivisioni, interazioni e avvicinare le persone ad un progetto che magari ancora non è abbastanza conosciuto o per raggiungere persone che al momento ne sono “lontane” ma potrebbero interessarsi.

Ovviamente coloro che vincono il regalo messo in palio, saranno ben contenti di prendere parte a qualcosa che difficilmente abbandoneranno per pochi spicci.

E questo rappresenta un forte segnale inequivocabile nel creare una community che influenza pure le successive persone che ne prenderanno parte giorno dopo giorno.

Infatti una cosa che ancora non viene ben compresa è il valore della community. Sono le PERSONE che rendono forte, vivo e longevo un progetto (non sono solamente le utilità connesse a innescare un grande senso di appartenenza).

Roadmap > come si può comprendere facilmente dalla parola stessa, si tratta di una “mappa” di quelle che sono alcune tappe importanti in cui raggiungere obiettivi fondamentali per l’efficiente evoluzione di quello che è il progetto di NFT stesso.

Nel mondo NFT è usuale utilizzare questo “acronimo” per dare una consequenzialità dei vari passaggi evolutivi, anche se a volte capita che i creatori dei vari progetti non rispettino quanto promesso, ma anzi… e quando succede è triste perché se ad oggi non è facile trovare progetti che invece hanno a cuore la realizzazione delle persone che ne prendono parte, per noi in Birdez Gang è un must che non può essere messo in secondo piano.

E’ attraverso la connessione di questi aspetti che i progetti di NFT prendono valore nel tempo aumentando il “floor price” sempre più verso l’alto.

La roadmap serve sia per dare una visione futura, sia per dimostrare dove si vuole andare e verso quale direzione ci si vuole spingere senza timore di disattendere i partecipanti, ma anzi!!

Ti basta osservare cosa stiamo portando avanti nel nostro Discord Channel della Birdez Gang così comprendi ancora meglio quello che sto dicendo in questo succoso articolo.

Phase (roadmap) > rappresenta una singola parte di tutta la roadmap, quindi è come se fosse letteralmente una “fase” in cui si promette di raggiungere un obiettivo specifico o altro che può essere aggiornato anche in corso d’opera.

Utility Token > Come condivide molto semplicemente Google (del resto è il suo lavoro), stiamo parlando di un tipo speciale di token che aiuta nella capitalizzazione o nel finanziamento di progetti per startup, aziende o gruppi di sviluppo di progetti.

Di base sono proprio quelle “utilità” che emergono dai progetti di NFT che vengono poi condivisi con coloro che ne fanno parte.

L’accesso a questi “utility token” permette di poter entrare o usufruire di svariate specifiche condivise nel progetto di NFT stesso.

Non importa se al momento non ti è chiaro tutto quanto, vedrai che quando entrerai più vicino dentro queste dinamiche, comprenderai tu stesso ogni singolo passaggio.

Flexare > questa parola proviene dal linguaggio inglese e vuol dire esattamente sfoggiare, ostentare, esibire, mettere in mostra, sbandierare, vantare o vantarsi, tirarsela. È un esempio di neoformazione ibrida ottenuta da una parola inglese a cui è aggiunto un affisso italiano.

Perché viene utilizzata anche nel mondo NFT?

Per il fatto che gli NFT rappresentano qualcosa che può essere mostrato e condiviso come segno di esclusività e vanto.

Del resto sapere che un proprio portafoglio di NFT potrebbe valere diverse svariate migliaia di euro è l’equivalente di condividere foto con mazzette di soldi per dimostrare la propria ricchezza o quanto si ha in possesso.

Capisco che la metafora possa sembrare qualcosa di meramente “lucrativo” ma l’ho condivisa per far capire anche il linguaggio utilizzato nel contesto NFT e come potersi approcciare senza fraintendere nulla.

Dump/Pump > si tratta di improvvisi andamenti di mercato in cui le monete finanziarie hanno repentini momenti di calo e crescita.

In questi momenti particolarmente “volatili” si possono verificare istanti validi per comprare e vendere a seconda dello scenario che si presenta.

Ma al momento non voglio scendere in consigli finanziari su cosa sia meglio fare in un caso o nell’altro perché l’obiettivo di questo contenuto era solamente “formativo” sul glossario degli NFT e mi auguro che dopo la sua visione ti siano più chiari alcuni concetti e soprattutto la tua visione del mondo NFT perché ora come ora non si può più continuare ad evitare tutto questo.

E’ letteralmente impensabile far finta di niente per come si stanno muovendo i mercati lì fuori e le varie possibilità interconnesse.

Pertanto salvati il link a questo articolo che nel tempo verrà sicuramente aggiornato con le varie nuove parole chiave che saranno utilizzate in questo mondo virtuale.

Per sapere se hai fatto tuo il glossario sugli NFT, ascoltati questo video

Ora dopo aver visionato questo articolo denso di una notevole visione dall’alto del mondo NFT e dintorni, prova a fare la prova del 9 ascoltando quest’altro mio video per capire se hai inteso un pochino meglio il discorso oppure c’è ancora qualcosa in sospeso.

Quello che al momento è bene che tu focalizzi l’attenzione è il COMPRENDERE cosa vuol dire argomentare di NFT, cosa c’è dietro, dove puntare attenzione e come poter cogliere opportunità.

Ecco perché ho voluto realizzare questo glossario nft affinché si possa avere una guida all’orientamento di questo mondo così veloce e mutevole.

Preferisco che chiunque di voi possa entrare all’interno di questo mondo NFT con la TOTALE consapevolezza di sapere cosa sta facendo senza trovarsi disorientati – è una sensazione pessima vedere altre persone che sanno quello che fanno mentre tu resti a guardare sperando di riuscire a replicare il loro successo o di potersi avvicinare alla loro conoscenza sperando che un giorno anche tu possa avere lo stesso beneficio.

Io ho creato una strada e se vuoi puoi seguirla.

Al tuo successo,

Anzi… fly to the moon!!

Mik Cosentino


PS. Questo articolo sul
glossario nft nasce come obiettivo per poter sensibilizzare il pubblico di fronte a questo mondo così vasto riguardo gli NFT potendo iniziare a comprendere qualcosa di più e perché no a cogliere opportunità senza dover copiare qualcuno perché non si sta capendo cosa si sta facendo.

“Investi e compra dove comprendi cosa stai facendo, senza dover rischiare di più di quello che sei disposto a perdere.”

Questo è il mio “consiglio finanziario” se vogliamo dire.

Per tutto il resto… approfondisci nel mercato e scopri le varie occasioni disponibili.

Poi se non l’hai ancora fatto entra dentro al Discord Channel della Birdez Gang >> così resti aggiornato su tutte le novità che stiamo portando avanti.

Poi non dire che non ti avevo avvisato!

PPS. Inizia a vedere il mondo degli NFT come un ecosistema in cui puoi entrare in contatto con persone, realtà e situazioni che fuori da questo contesto non sono fattibili o non facilmente alla portata di tutti.

Oltre al fatto di poter accedere a delle utilità associate ai vari progetti uniche nel loro genere.

Poi negli articoli successivi vedremo come si aprono le app per gli ETH (ethereum) perché senza la benzina – se ti interessa mintare o comprare qualche NFT – rimarresti a bocca asciutta.

Saranno articoli poi molto più tecnici con spiegazioni passo passo così non ti puoi sbagliare.

Poi se non dovesse essere chiaro qualcosa rimaniamo a disposizione.

Nota a chiusura di questo articolo:

Il fatto di saper cosa vogliono dire le parole condivise in questo articolo non fa di voi degli esperti ma delle persone che ne sanno un pelino di più rispetto tutti coloro che sono dentro questo mondo.

Pertanto non iniziate a sparare consigli o stupidaggini a destra e manca solamente perché avete letto questo articolo.

Cercate di essere sobri, mi raccomando.