Venditori Sotto Assedio: Quando i Clienti si Trasformano in Guerrieri Anti-Manipolazione

venditori sotto assedio

Spadoni affilati, scudi alzati e armature lucenti – i clienti di oggi sono pronti per la battaglia. 

Ma non stiamo parlando di un assalto medievale; stiamo parlando dell’arena moderna delle vendite

Nell’epoca dell’informazione, i consumatori non sono più semplici bersagli pronti a cadere sotto il fascino di venditori astuti o d’assalto. Essi sono, invece, guerrieri anti-manipolazione, armati fino ai denti con dati, recensioni e un acuto senso di scetticismo. 

Questo è un mondo in cui i venditori si trovano ora sotto assedio, affrontando non solo obiettivi di vendita, ma anche consumatori sempre più esigenti, preparati e DIFFIDENTI.

Comprano solamente se si fidano realmente di chi c’è dall’altra parte (oltre che del prodotto in sé e per sé).

Se non ti sei ancora registrato sappi che Martedì 4 Luglio alle ore 21 italiane terrò una riunione di famigghia.

Ecco l’invito:

Ma come siamo arrivati a questo punto? C’è stata una volta in cui il venditore era visto come un consulente fidato, una guida che aiutava i clienti a navigare attraverso opzioni e scelte individuando quella migliore e più funzionale per lui. 

Col passare del tempo, tuttavia, alcune tattiche di vendita si sono fatte più aggressive, e talvolta persino manipolative. I clienti, a loro volta, hanno cominciato a indossare corazze per proteggersi perché non sono scemi.

Hanno una testa per ragionare ed un cuore per sentire se sono raggirati o realmente aiutati. Purtroppo molti (se non troppi) venditori d’assalto hanno rovinato questo mondo della vendita rendendolo uno schifiu finiu.

Ora, l’arte della vendita non riguarda solo il persuadere; riguarda anche il superare le difese erette da consumatori che si sono stufati di tattiche scorrette, manipolative e veramente al limite del ridicolo.

In questo articolo, esploreremo l’ascesa dei guerrieri anti-manipolazione, le battaglie che i venditori affrontano, e le strategie che possono adottare per riallineare le proprie tecniche con i valori di autenticità e integrità – aspetti che da anni ormai sono venuti a mancare in questa nicchia.

Stiamo per entrare in un viaggio attraverso i campi di battaglia delle vendite moderne, dove solo i più adattabili e rispettosi possono sperare di uscire vittoriosi.

Facciamo un salto nel passato per capire il presente: cosa sta succedendo e come mai la situazione sembra sfuggire di mano nel panorama della Vendita Telefonica

Se vogliamo comprendere pienamente la metamorfosi dei clienti in guerrieri anti-manipolazione, dobbiamo prima fare un salto indietro nel tempo, per esplorare l’evoluzione del panorama delle vendite.

Una volta, i venditori erano visti come artefici di opportunità. Negli anni ’50 e ’60, ad esempio, un venditore era spesso la principale fonte di informazioni per un cliente. La gente si affidava al loro know-how e competenza per prendere decisioni informate riguardo a prodotti e servizi. 

L’onore e l’integrità erano valori fondamentali, e la relazione tra venditore e cliente era al centro dell’interazione. Questa era un’epoca in cui un affare veniva sigillato con una stretta di mano e la parola di un uomo aveva un significato profondo.

Proprio come oggi infatti (LOL)

Col passare del tempo, la competizione nel mondo delle vendite si è intensificata. Negli anni ’80 e ’90, con l’espansione delle opzioni di consumo e la crescente pressione per raggiungere obiettivi di vendita, alcune tattiche di vendita divennero più aggressive.

Questo era l’apogeo dei cosiddetti “venditori d’assalto“, che usavano tecniche di pressione, talvolta al limite dell’etico, per chiudere vendite. In questa era, la quantità spesso aveva la precedenza sulla qualità delle relazioni.

Ed è così che i tempi d’oro vengono inquinati da azioni fuori luogo, creando poi un senso d’insoddisfazione generale che porta le persone a vedere tutto in modo completamente diverso.

L’Era Digitale non ha di certo aiutato a ristabilire gli equilibri nella Vendita Telefonica - e tra un attimo ti spiego perché

All’alba del 21° secolo, il mondo delle vendite fu scosso da un nuovo fattore: l’era digitale. L’accesso a Internet ha reso le informazioni facilmente disponibili per tutti. I clienti non erano più dipendenti dai venditori per informarsi sui prodotti o servizi. 

Al contrario, spesso entravano in una negoziazione già ben informati. E non stiamo parlando della semplice gestione delle obiezioni. E’ molto di più di questo. 

A molti venditori capitava di fare delle telefonate in cui il prospect ne sapeva quasi più di lui, ed è in quel caso che come “venditore” non hai quasi via di scampo, perché viene demolita la tua preparazione, la tua autorità e quindi anche la tua percezione come professionista.

Il rimedio? Cambiare approccio, cambiare via, cambiare strada proprio come rivelerò Martedì 4 Luglio alle ore 21 in un’importante riunione di famigghia:

Inoltre, l’avvento dei social media ha dato voce ai consumatori, permettendo loro di condividere esperienze e recensioni, che a loro volta influenzavano le decisioni di acquisto degli altri.

E’ come se in qualche modo si creasse una sorta di rete di comunicazione tra i vari potenziali clienti potendo capire se aveva senso comprare un prodotto o servizio leggendo i feedback altrui.

Così in un baleno la percezione, credibilità e autorità di chi propone servizi o prodotti online, viene distrutta in un attimo.

La conseguenza a tutto questo? I clienti hanno iniziato a sviluppare un senso di sfiducia verso i venditori. Hanno cominciato ad armarsi con conoscenza e a sviluppare un acuto senso critico. L’epoca in cui un venditore poteva facilmente persuadere (o peggio ancora “raggirare”) un cliente inconsapevole stava tramontando rendendo il lavoro del venditore molto più complesso e difficile.

Sarebbe bastato un approccio più etico, più orientato ai valori umani piuttosto che distruggere la percezione di una nobile professione solamente per un mero “piacere di commissione”:

Fa figo ricevere commissioni in termini di vendite per quello che si propone, ma deve anche essere in linea con quello che il cliente vuole e anche per la situazione in cui si trova. Purtroppo queste azioni fuori controllo e prive di alcun senso morale, hanno innescato un forte senso di sfiducia.

L’ascesa dei Guerrieri anti-manipolazione: i Prospect in rivolta

Immaginate un esercito di consumatori con scudi alzati, armati di smartphone e pronti a sfidare ogni affermazione che un venditore fa. Questa è la realtà di oggi, dove i clienti non solo si aspettano di essere informati, ma sono anche pronti a combattere contro qualsiasi tentativo di manipolazione o inganno.

Una delle armi più potenti che i clienti di oggi brandiscono è la conoscenza. Con l’accesso illimitato alle informazioni attraverso internet, sono in grado di ricercare in profondità prodotti e servizi. Sanno quanto dovrebbero costare, conoscono le alternative, e hanno letto le recensioni di altri consumatori. Questa armatura di conoscenza li rende meno vulnerabili ai trucchi e alle tattiche di vendita di basso livello.

Il continuo assalto di marketing e pubblicità ha portato molti consumatori a sviluppare un naturale scetticismo verso le affermazioni dei venditori. Essi tendono ad alzare gli scudi quando sentono un pitch di vendita, e guardano con occhi critici ogni informazione che viene loro presentata. Questo scetticismo è diventato una forma di autodifesa, aiutandoli a filtrare le informazioni e a prendere decisioni di acquisto più ponderate.

Ma in tutto questo scenario molto più “ostico” ci sono pure degli ulteriori alleati dei consumatori, perché i clienti non combattono da soli; si appoggiano a una rete vasta di altri consumatori attraverso i social media e le piattaforme di recensioni. 

Queste “lame della risorsa sociale” sono affilate e potenti, poiché una singola recensione negativa o un post virale sui social media può danneggiare seriamente la reputazione di un prodotto o di un’azienda. Questo conferisce ai consumatori un potere senza precedenti, permettendo loro di condividere le proprie esperienze e di influenzare le decisioni di un pubblico molto più ampio.

La conseguenza?

Le aziende possono trovarsi costrette da un giorno all’altro ad elaborare strategie di difensiva e di protezione contro questi attacchi da parte dei prospect, ma il danno è fatto.

Le recensioni negative, video virali di clienti insoddisfatti per quello che hanno acquistato da un fornitore piuttosto che un altro, possono creare non pochi problemi, ecco perché è di vitale importanza ritornare ai principi di etica e morale.

In questo nuovo paesaggio, i venditori devono riconsiderare il loro approccio. Non si tratta più di conquistare e sopraffare il cliente, ma di guadagnare la sua fiducia e collaborare per trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di entrambe le parti. Questo può includere l’essere più trasparenti riguardo ai prodotti, l’ascolto attivo delle preoccupazioni dei clienti e l’adattamento alle loro esigenze facendolo sempre con i modi migliori e non come un senso di resa o di sottomissione, perché poi si genera un effetto contrario.

L’ascesa dei guerrieri anti-manipolazione rappresenta una nuova era nelle vendite. Per prosperare, i venditori devono evolversi da assalitori a alleati, e capire che il vero potere risiede nella costruzione di relazioni autentiche e rispettose con i clienti armati di oggi.

Esiste un modo per ritrovare l’equilibrio perduto da ambo le parti, ma non è detto che tutti siano disposti a pagarne il prezzo.

Strategie di Adattamento per Venditori: la nuova strada del Padrino della Vendita

In un mercato in cui i clienti sono sempre più informati e diffidenti verso tattiche manipolative, i venditori devono adottare nuove strategie per prosperare e far ritornare l’onore.

A questo ci ha pensato Mik Cosentino (il Padrino della Vendita) che Martedì 4 Luglio alle ore 21 italiane rivelerà il nuovo approccio alla vendita lasciando indietro e nel dimenticatoio tecniche d’assalto che hanno distrutto la percezione del venditore moderno.

Le nuove strategie devono essere incentrate sull’aggiunta di valore, l’instaurazione di relazioni di fiducia e l’adattamento alle mutevoli esigenze dei clienti. 

Solamente così si può pensare di ristabilire l’ordine, l’onore e il rispetto andati perduti.

Ecco alcuni suggerimenti utili dal Padrino della Vendita:

  1. Sviluppare la Consapevolezza del Cliente

I venditori devono acquisire una comprensione approfondita delle esigenze, delle priorità e dei punti di dolore dei loro clienti. Questo richiede ricerche, ascolto attivo e la capacità di porre domande che portino a informazioni preziose. Conoscere veramente i clienti permette ai venditori di posizionare i loro prodotti o servizi come soluzioni efficaci.

Ma non deve essere “un obbligo” vendere a tutti i costi. Si vende solamente a coloro che hanno reale bisogno di questo. Altrimenti è inutile tentare di proporre qualcosa che magari non serve al cliente.

  1. Essere Trasparenti e Onesti

La trasparenza e l’onestà sono fondamentali per guadagnare la fiducia dei clienti. I venditori devono essere aperti riguardo ai vantaggi, ma anche alle limitazioni dei loro prodotti o servizi. Quando un cliente vede che un venditore è disposto a essere onesto, anche quando non è conveniente, è più incline a sviluppare un rapporto di fiducia.

Ed è questo uno dei principi della vendita che rivelerà don Mik Cosentino il 4 Luglio.

Partecipa alla riunione di famigghia cliccando qui >>

  1. Fornire Valore Aggiunto

Oltre a vendere un prodotto o un servizio, i venditori devono concentrarsi su come possono aggiungere valore al cliente. Questo potrebbe includere offrire consulenza, risorse educative, supporto post-vendita o qualsiasi altra cosa che aiuti il cliente a ottenere un maggiore ritorno sull’investimento.

Il venditore non deve limitarsi a vendere e basta. Dovrebbe diventare più una figura che ti affianca in tutto il tuo processo di acquisto e instaura una relazione con il prospect che va oltre alla necessità di vendita.

  1. Costruire una Presenza Positiva sui Social Media

I social media sono un potente strumento per interagire con i clienti e costruire un brand. I venditori devono essere attivi sui social media, condividendo contenuti utili, rispondendo alle domande e partecipando alle discussioni. Una presenza positiva sui social media può aiutare a costruire la fiducia e attrarre nuovi clienti.

Ma soprattutto il venditore mostra un reale attaccamento all’azienda, a quello che offre, a come lo condivide, a cosa condivide… in pochi considerano questo aspetto ma ha un impatto notevole in termini di riconoscenza e fiducia reciproca.

  1. Sviluppare Capacità di Negoziazione Collaborativa

La negoziazione non deve essere vista come un gioco a somma zero, dove una parte vince e l’altra perde. I venditori devono sviluppare abilità di negoziazione collaborativa, lavorando con i clienti per trovare soluzioni che siano vantaggiose per entrambe le parti.

Adottando queste strategie, i venditori possono adattarsi al nuovo panorama delle vendite, in cui i clienti sono sempre più esigenti e informati. Attraverso un approccio basato sull’integrità, sulla comprensione delle esigenze del cliente e sulla creazione di valore, i venditori possono costruire relazioni di fiducia che portino a successi duraturi.

Aspetto che nella maggior parte dei casi non è molto digerito e accolto.

  1. Formazione Continua

Se c’è una cosa per cui mi batto ogni giorno è questa: la formazione.

Non si può pretendere che nel momento cui si diventa abili con una competenza o abilità poi non sussistano necessità di aggiornamenti o approfondimenti. Il mercato cambia, le esigenze delle persone sono mutevoli e credere di utilizzare sempre i soliti approcci a prescindere da quello che succede è utopia.

Urge sempre periodicamente la necessità di aggiornarsi, capire cosa sta succedendo sul mercato e prendere poi azioni correttive. Chi non è disposto e disponibile a fare questi cambiamenti, rischia di restare indietro e usare approcci obsoleti che non hanno la stessa efficacia.

  1. Focus sul Customer Success

Infine, uno degli aspetti più importanti per i venditori moderni è assicurarsi che i clienti abbiano successo utilizzando i prodotti o servizi che hanno acquistato. Questo implica un supporto continuo, il monitoraggio dei risultati e la disponibilità a fare aggiustamenti in base ai feedback del cliente. Un cliente che ottiene successo grazie al tuo prodotto o servizio è più propenso a diventare un cliente fedele e a fare del passaparola positivo.

Ed è questo ciò su cui bisogna puntare sia come venditori ma anche come aziende. L’unione fa la forza e se si è coesi e uniti verso obiettivi comuni è possibile ottenere belle soddisfazioni non solo economiche ma anche di fatturato nel tempo.

Purtroppo si tende però trascurare questo aspetto e mettere in primo piano un risultato effimero di breve periodo come la “commissione” anziché un passa parola potente e duraturo nel tempo.

Per fare questo bisogna avere metodo, costanza e preparazione sul campo, altrimenti restare indietro e tagliati fuori è veramente un attimo.

Considerazioni finali del Padrino della Vendita Mik Cosentino

In un contesto in cui le relazioni tra venditori e clienti stanno attraversando un cambiamento radicale, è fondamentale esaminare le nuove dinamiche in gioco. Un tempo, il mestiere del venditore era rispettato e venerato, ma, con l’avvento di tattiche sempre più aggressive, la fiducia tra il venditore e il cliente ha subito un forte colpo.

Di conseguenza, è emerso un fenomeno interessante: l’ascesa dei guerrieri anti-manipolazione. Questi clienti moderni, armati di informazioni e conoscenza, sono diventati maestri nel riconoscere e contrastare le tattiche manipolative dei venditori.

In questo nuovo scenario, l’impatto sui venditori è notevole. Sfide quali la resistenza ai metodi tradizionali di vendita e la crescente necessità di autenticità sono diventate il fulcro delle dinamiche commerciali. I venditori che si aggrappano alle vecchie tattiche si trovano a lottare, mentre coloro che si adattano stanno scoprendo nuove opportunità.

Adattarsi richiede l’adozione di una serie di strategie. 

In primo luogo, i venditori devono sviluppare una consapevolezza approfondita delle esigenze e delle priorità dei loro clienti. Questo va di pari passo con la trasparenza e l’onestà; fornire informazioni aperte e sincere sui prodotti e servizi che si stanno vendendo è fondamentale.

Inoltre, i venditori devono concentrarsi su come fornire valore aggiunto. Questo non si limita solo al prodotto in sé, ma anche a elementi come la consulenza e il supporto che aiutano i clienti a ottenere il massimo dai loro acquisti.

Una presenza positiva sui social media in cui si interagisce autenticamente con i clienti può stabilire un’autorità di marca e costruire fiducia crescente nel tempo.

Inoltre, la negoziazione non deve essere vista come un gioco a somma zero, ma piuttosto come un processo collaborativo in cui entrambe le parti trovano soluzioni che sono reciprocamente vantaggiose.

Mantenere le competenze aggiornate attraverso la formazione continua è un altro elemento chiave, così come concentrarsi sul successo del cliente. Assicurarsi che i clienti traggano valore e soddisfazione dai prodotti o servizi che acquistano porterà non solo alla loro fedeltà ma anche a referenze positive.

C’è bisogno di rimettere ordine in questo scenario così cambiato negli ultimi anni, influenzato da un lato da tecniche manipolative e dall’altro dai mutamenti che sono stati figli di un contesto territoriale completamente diverso.

Per queste ragioni il Padrino della Vendita ha deciso di fare una riunione di famigghia in cui l’ordine, l’onore e il rispetto devono tornare a risplendere in questa nicchia.

Acido per i Caini delle Vendite: è Ora di Pulire Brutalmente il Mondo della Vendita dall’Infamia dei Closer e Venditori d’Assalto

i caini delle vendite

Immaginate un venditore che, come un avvoltoio in agguato, attende il momento giusto per gettarsi sulla sua preda. Usa parole al miele, promesse fasulle e pressioni sottili per spingere il cliente a comprare. 

Questo è il tipico esempio di un “Caino delle Vendite” – un venditore che utilizza tattiche manipolative e aggressive per chiudere una vendita a tutti i costi. 

Il settore delle vendite è diventato un campo minato, dove i clienti temono di essere ingannati. È giunto il momento di fare una pulizia radicale e rimuovere l’infamia che attanaglia il mondo delle vendite.

Ecco perché:

Se non l’hai ancora fatto ti suggerisco di iscriverti subito a questa importante riunione di famigghia perché è ora di riportare il rispetto e la dignità nel mondo della vendita.

Troppo spesso e troppe volte ancora oggi si vedono queste scene:

Non se ne può più di sentire parlare sempre di “lucro” come se l’unica persona che vince sempre è il venditore Caino che come un cane rabbioso assalta la preda noncurante di quello che ha bisogno e se davvero quello che gli si ha da proporre può servirgli veramente.

Bisogna mettere fine a tutto questo.

Ecco perché io Mik (Il Padrino della Vendita) Cosentino ho pensato di fare una riunione di famigghia il 4 Luglio alle ore 21 in cui:

  • 1) Discuteremo del problema dei Venditori Caini:

In tempi recenti, i closer e i venditori d’assalto, hanno gettato disonore sul mondo della vendita, spaventando le persone, i nostri prospect, che adesso non vogliono nemmeno più sedersi con te a discutere. È tempo di porre fine a questa situazione e sciogliere nell’acido i caini che hanno rovinato il tuo territorio.

  • 2) Ristabiliremo la dignità dei Venditori

Il venditore, un tempo uomo rispettato, è stato ridotto a meno di niente. Trattato senza riguardo, il suo orgoglio calpestato da coloro che sbeffeggiano il suo lavoro. I venditori, una volta visti con ammirazione, sono ora guardati con occhi che esprimono solo disgusto. Questo non può e non deve continuare.

  • 3) Parleremo del NUOVO modello di Vendita per Vendere con Onore e Rispetto

L’onore, il rispetto, sono valori che sono stati dimenticati nel mondo della vendita. Ma il Padrino, non li dimenticherà mai. Svelerò a te tre strategie PASSO-PASSO, tre pietre miliari del nuovo modello di vendita che permetteranno a te, uomo d’onore, di vendere qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo, con la testa alta e il cuore fiero.

Una volta i Venditori erano rispettati, cosa che ad oggi non è più così, ecco perché:

Una volta, i venditori erano rispettati come professionisti capaci di connettere prodotti e servizi con coloro che ne avevano bisogno. L’onore, l’integrità e l’onestà erano i pilastri su cui si fondavano le relazioni con i clienti. Tuttavia, nel corso degli anni, la comparsa di tattiche di vendita più aggressive e spesso ingannevoli ha eroso questi valori fondamentali.

Se torniamo indietro di alcuni secoli, la vendita era un’attività principalmente basata su rapporti personali e comunitari. I bottegai e gli artigiani erano figure centrali nelle comunità. Essi non solo vendevano prodotti, ma spesso li creavano con le proprie mani. La loro reputazione si basava sulla qualità del loro lavoro e sull’integrità con cui conducevano i loro affari. L’onore e l’onestà erano essenziali perché operavano all’interno delle loro comunità e dipendevano dal passaparola per attrarre nuovi clienti.

Con la Rivoluzione Industriale nel XIX secolo, il mondo delle vendite subì una significativa trasformazione. La produzione di massa permise la creazione di prodotti su larga scala. Questo portò all’ascesa dei venditori che lavoravano per grandi aziende, spesso vendendo prodotti a un pubblico che si estendeva ben oltre la loro comunità locale. Inizialmente, molti di questi venditori erano ancora visti come portatori di opportunità, collegando i consumatori a prodotti innovativi che miglioravano la loro qualità della vita.

Col progredire del XX secolo, la competizione nel settore delle vendite si intensificò. Le aziende cercavano modi per distinguersi in mercati saturi, e alcuni venditori iniziarono a utilizzare tattiche più aggressive per chiudere le vendite. Questo era l’inizio delle tecniche di “hard selling”, che spesso implicavano pressioni, persuasione aggressiva e talvolta informazioni fuorvianti.

Nel tardo XX e all’inizio del XXI secolo, il pubblico divenne sempre più consapevole e critico delle tattiche di vendita aggressive. Il boom di internet rese i consumatori più informati e capaci di fare ricerche sui prodotti prima di effettuare un acquisto. Tuttavia, alcuni venditori risposero aumentando la loro aggressività o utilizzando tattiche ingannevoli. Questo ha portato a un ulteriore declino della percezione dei venditori da parte del pubblico, con molti consumatori che vedono ora i venditori come individui pronti a fare qualsiasi cosa per una vendita, piuttosto che come professionisti rispettabili.

L’impatto dei Caini delle Vendite e lo “schfiu finiu” che hanno generato:

I venditori che adottano queste tattiche manipolative hanno creato un clima di sfiducia. Molti clienti ormai associano il termine “venditore” a qualcuno pronto a ingannarli.

Guarda cosa mi avete fatto fare…

Questa situazione ha creato un circolo vizioso: i venditori si sentono pressati a utilizzare tattiche sempre più aggressive per raggiungere i loro obiettivi, mentre i clienti diventano sempre più diffidenti. Questo deterioramento della relazione cliente-venditore ha danneggiato sia il settore delle vendite che l’esperienza d’acquisto del consumatore.

L’impatto dei “Caini delle Vendite”, ossia quei venditori che si avvalgono di tattiche manipolative ed aggressive, è stato devastante per il settore delle vendite. La loro presenza ha creato un clima di sfiducia e ha alterato profondamente la dinamica delle relazioni tra venditori e clienti.

La fiducia è un ingrediente cruciale in qualsiasi relazione commerciale. I clienti hanno bisogno di fidarsi che il venditore abbia a cuore il loro interesse. 

Tuttavia, quando i venditori adottano tattiche manipolative, come l’occultamento di informazioni o la creazione di false urgenze, questa fiducia viene erosa. Quando un cliente si rende conto di essere stato manipolato, è probabile che sia meno disposto a fidarsi di altri venditori in futuro.

A causa delle azioni dei “Caini delle Vendite”, la professione di venditore è spesso vista in una luce negativa. Questo impatto va oltre i singoli incidenti; ha creato un’associazione mentale in cui il termine “venditore” viene spesso equiparato a “manipolatore” o “ingannatore”. Questo danneggia non solo la reputazione dei venditori, ma anche la percezione del valore che possono portare ai clienti.

Sebbene le tattiche aggressive possano a volte risultare in vendite a breve termine, spesso sono controproducenti a lungo termine. I clienti insoddisfatti possono diffondere la voce della loro esperienza negativa, e questo può dissuadere altri potenziali clienti. Inoltre, poiché la fiducia è stata compromessa, è improbabile che questi clienti diventino clienti abituali.

Con l’aumento delle tattiche aggressive da parte dei venditori, molti clienti hanno alzato le loro difese. Sono diventati più scettici, e in alcuni casi, più ostili nei confronti dei venditori. Questo ha portato a un ambiente in cui i clienti spesso chiudono il telefono in faccia ai venditori, ignorano le e-mail o messaggi di marketing, e generalmente evitano interazioni che sospettano possano essere tentativi di vendita.

Questa dinamica negativa non solo ha conseguenze per i venditori ma anche per l’industria nel suo complesso e per i consumatori. 

L’industria delle vendite può subire una diminuzione delle entrate a causa della perdita di clienti fedeli, mentre i consumatori potrebbero perdere accesso a prodotti e servizi che potrebbero effettivamente beneficiare loro, a causa della loro riluttanza a interagire con i venditori.

È evidente che l’impatto dei “Caini delle Vendite” ha avuto conseguenze devastanti per il settore delle vendite. Tuttavia, questo non deve essere il destino inevitabile dell’industria. È possibile ripristinare l’onore e l’integrità nel campo delle vendite, ma ciò richiede un impegno collettivo da parte di venditori, aziende, e anche consumatori.

Ecco perché hai un invito alla riunione di famigghia che non puoi rifiutare.

In questa riunione rivelerò…

Il nuovo modello di vendita contro-intuitivo che abbassa le difese del prospect rendendo l’acquisto inevitabile… senza dover manipolare nessuno!

Ti aspetto…

Baciamo le mani,

Don Mik – il Padrino della Vendita

C’è Necessità di un cambiamento radicale:

La soluzione non può essere un cambiamento graduale o superficiale. È necessario un vero e proprio terremoto etico nel mondo delle vendite. L’onore e l’integrità devono essere al centro dell’interazione con i clienti. Questo significa ascoltare attentamente le loro esigenze, fornire informazioni oneste e accurate, e concentrarsi su relazioni a lungo termine invece che su transazioni una tantum.

In un settore che è stato a lungo permeato da tattiche di vendita aggressive e manipolative, un cambiamento graduale o superficiale non è sufficiente. Ciò di cui abbiamo bisogno è una riforma drastica, un vero e proprio terremoto etico che risvegli il settore delle vendite e lo riporti alle sue radici di onore e integrità. 

Questo cambiamento radicale deve includere una serie di elementi chiave:

  • Ripristino dei Valori Fondamentali

I valori fondamentali di onore, integrità e rispetto devono essere ripristinati come pilastri dell’industria delle vendite. Questo significa che le aziende devono intraprendere un impegno serio per eliminare le tattiche manipolative e instaurare un codice etico che guidi tutte le interazioni con i clienti.

  • Ascolto e Comprensione dei Clienti

Un cambiamento radicale richiede un nuovo approccio alle relazioni con i clienti. Al centro di questo approccio deve esserci l’ascolto attivo. Questo significa comprendere veramente ciò che i clienti vogliono e hanno bisogno, invece di cercare di spingere prodotti o servizi che non sono in linea con i loro interessi. L’ascolto è la base per costruire relazioni di fiducia e di lungo termine.

  • Trasparenza e Onestà

Un altro elemento chiave di questo cambiamento radicale è la trasparenza. I venditori devono essere onesti e aperti riguardo ai prodotti o servizi che stanno vendendo, comprese le loro limitazioni. Questo aiuta a costruire una relazione di fiducia con i clienti, che saranno più propensi a tornare e a fare riferimento ad altri.

  • Focalizzazione sul Lungo Termine

L’obiettivo delle interazioni con i clienti non dovrebbe essere semplicemente realizzare una vendita; invece, il focus dovrebbe essere sul costruire una relazione a lungo termine. Questo significa vedere oltre la transazione immediata e considerare come si può fornire valore ai clienti nel tempo, attraverso un servizio di qualità e supporto continuo.

  • Riorientare la Formazione e le Politiche Aziendali

Le aziende devono prendere l’iniziativa per guidare questo cambiamento radicale, riorientando la formazione dei venditori e le politiche aziendali per allinearle con i valori di onore e integrità. Questo può includere l’introduzione di programmi di formazione etica, la modifica delle strutture di incentivazione, e l’implementazione di meccanismi di responsabilizzazione.

  • Coinvolgimento dei Consumatori

Infine, i consumatori devono essere coinvolti nel processo di cambiamento. Essi devono essere educati sull’importanza di sostenere aziende che aderiscono a pratiche di vendita etiche e devono sentirsi in grado di esprimere le loro preoccupazioni quando si trovano di fronte a tattiche di vendita non etiche.

Ecco le nuove strategie per una nuova Era di Vendite by Mik (il Padrino della Vendita) Cosentino

Per liberarci dell’infamia dei “Caini delle Vendite“, closer e venditori d’assalto, ecco tre strategie che promuovono etica, onore e rispetto nel settore delle vendite:

  • Educazione e Formazione:

Implementare programmi di formazione che enfatizzino l’importanza dell’etica e dell’onore nel processo di vendita.

Sempre meno aziende stanno considerando realmente cosa sono i principi morali ed etici e li trasmettono al proprio team.

Un’azienda di successo oggi che vuole prosperare nel tempo considerando i social network sempre più veloci e fugaci, è bene possa avere qualcosa che rimanga salda nel tempo, e i principi ed i valori morali ed etici sono quelli che possono fare una grande differenza oltre che far spiccare nel caos della competizione.

  • Trasparenza e Comunicazione:

Fornire ai clienti informazioni chiare, precise e trasparenti su prodotti e servizi, senza nascondere dettagli o utilizzare linguaggio ingannevole dovrebbe diventare uno standard invece di puntare solamente a tecniche manipolatorie, promesse fuorvianti e termini usati poco etici.

  • Costruzione di Relazioni a Lungo Termine: 

Concentrarsi su creare e mantenere relazioni con i clienti, invece che perseguire vendite una tantum. Questo significa essere disponibili per supportare il cliente anche dopo l’acquisto, e cercare di comprendere realmente le sue esigenze senza dover vendere a tutti i costi e senza pensare alla propria commissione.

Quest’ultimo punto non sarebbe nemmeno da citare perché dovrebbe essere uno standard a cui le aziende e i reparti commerciali dovrebbero gestire di default, ma oggi purtroppo a causa di un voler ottenere tutto e subito, di un puntare attenzione al risultato immediato, si è perso per strada il vero significato della vendita che è andato smarrito nel tempo e negli ultimi anni.

E’ ora di riportare onore e rispetto in questa categoria ed il Padrino è tornato per mettere fine a questo schifiu finiu.

Ecco a te l’invito che non puoi rifiutare ah.

In un mondo in cui i “Caini delle Vendite” hanno spesso avuto il sopravvento, è imperativo che i venditori di integrità e onore si alzino e riprendano le redini. Il settore delle vendite ha bisogno di un rinascimento morale, in cui l’etica, l’onore e il rispetto siano al centro dell’interazione con i clienti.

Se sei un venditore che crede nell’importanza dell’etica e dell’onore nel tuo mestiere, è il momento di unirti alla rivoluzione. 

Non permettere che i “Caini delle Vendite” definiscano l’intero settore. Prendi parte alla riunione di famigghia del 4 Luglio 2023 alle ore 21 italiane e iscriviti ora per far parte di un movimento che mira a ripristinare l’integrità nel mondo delle vendite. 

Prendi la tua parte nel costruire un futuro in cui venditori e clienti possano interagire con fiducia reciproca e rispetto.

Questo è il momento di fare una scelta – di stare dalla parte dell’etica, dell’integrità e dell’onore, e di lavorare per un mondo delle vendite che sia degno di rispetto e ammirazione.

Dentro alla community che sta nascendo stanno emergendo dei concetti davvero molto interessanti che ti invito a visionare il prima possibile per non rischiare di restare tagliato fuori.

Questo messaggio non è rivolto solamente a chi fa il venditore di professione, ma è per tutti coloro che ogni giorno si trovano a proporre i loro prodotti o servizi sul mercato e continuano ad avere dei prospect sempre più diffidenti e maliziosi.

Poniamo fine a queste minchiunate e riportiamo ordine una volta per tutte.

I Segreti dell’Infobusiness: Come Creare un Business Online di Successo nel 2023

info business online di successo 2023

Desideri una risposta rapida?

Eccoti accontentato:

Identifica un mercato di nicchia: Trova un mercato di nicchia che abbia bisogno di una soluzione specifica. È più facile avere successo quando si si risolve un problema specifico di una nicchia di mercato.

Quindi se è la prima volta che atterri sul mio sito e ti stai chiedendo se e come potrai realizzare anche tu un business di informazioni nel 2023 scoprendo qualche segreto utile…

Come puoi renderti conto (se non l’hai ancora fatto), il business delle informazioni o comunque il business online, negli ultimi anni ha subito un grandissimo cambiamento.

Ecco perché pensare di riuscire a priori di raggiungere belle soddisfazioni economiche creando anche cose già viste e riviste facendo una pagina facebook e utilizzando le campagne pubblicitarie dirottando un pubblico in una pagina di vendita per poi vedere soldi accrescere nel tuo account Stripe… ad oggi non basta più.

In passato funzionava pure (più o meno), oggi non è così immediato.

Oggi ad esempio devi aprire un account instagram, fare reel, attirare l’attenzione del pubblico e trovare persone che consumano i tuoi contenuti piuttosto che quelli di altri.

Il punto sai qual è?

E’ che lo fanno tutti.

Ormai è diventato così “semplice” proporsi online, che chiunque ci prova, ma in pochi ci riescono con successo.

Ecco perché se la tua intenzione è quella di capire come farlo con criterio senza rischiare di gettare via tempo, denaro, risorse e false speranze, devi seguirmi.

Mi chiamo Mik Cosentino e sono partito da zero nel lontano 2014/2015. Insieme a mio fratello Gabbo e tutto il nostro team abbiamo da sempre innovato e creato strategie intelligenti per proporci online e monetizzare.

Abbiamo inoltre aiutato migliaia di persone a realizzarsi e crearsi un lavoro di cui essere fieri ogni giorno.

Io Mik sono autore bestseller Mondadori con il libro “La bibbia dell’Infobusiness” e sono stato considerato dal Sole24Ore una delle 10 persone più influenti nel mondo web3.

Dietro a me c’è un team di 20 persone che si occupa ogni giorno di servire al meglio studenti di Ulama e di tutte le aziende satelliti che gravitano intorno alla software company Ulama Inc.

Quindi se sei alla ricerca di un modo per fare soldi facili online senza però capirne i meccanismi ecc… sappi che qui sei nel posto sbagliato.

Non ho mai fatto promesse di facili guadagni e mai le farò.

Posso però suggerire a chi mi segue, dei modi su come valutare la creazione di un business di informazioni online in cui una nicchia specifica di persone è interessata a voler ricevere maggiori dettagli.

Il punto è questo: più sei focalizzato e più fai capire che ne sai di quello che vuoi argomentare, più possibilità di avere seguito avrai.

Le persone, quando cercano online qualcosa, ad oggi scelgono colui che gli sembra la persona migliore, più a modo, più in linea con le loro necessità ed esigenze.

Ecco perché se non consideri una nicchia specifica, se non consideri con chi avrai a che fare come concorrenti, rischi di fare dei passi sbagliati che non portano a niente.

Ne ho pure parlato nel dettaglio all’interno di Infobusiness Accelerator, un percorso molto snello e dritto al punto che ti fa capire all’istante a cosa devi puntare e perché.

Ma soprattutto se ha realmente senso avviare un proprio business di informazioni.

Devono esserci i numeri ed i giusti presupposti per ottenere risultati.

Ma soprattutto bisogna parlare al giusto pubblico.

Se non lo conosci, se non sai cosa puoi condividere d’impattante, può essere veramente complicato ottenere ciò che immaginiamo.

Non è scontato fare soldi online, come non è scontato che la maggior parte delle persone segua questi miei contenuti.

Pertanto se già da queste parole qualcosa ti turba o non sei interessato a voler approfondire, sai cosa fare.

Creare un Prodotto di Qualità non basta più per avere Successo nel Business Online

Smettila di pensare che creare dei semplici video in cui parli dell’abc di una cosa che conosci, sia più che sufficiente per innescare il desiderio nelle persone di comprare quello che proponi.

Innanzitutto devi sapere e conoscere che tipo di trasformazione fai vivere al tuo pubblico e quali strumenti gli servono per raggiungere una nuova destinazione.

Inoltre la trasformazione deve essere desiderata e voluta dal pubblico, altrimenti a poco ci fai del bel prodotto.

Senza una folla affamata di quello che proponi, stai pur certo che l’idea di creare un business online di successo rimane nei tuoi hard disk.

Ho visto diverse persone creare corsi, spendere il loro tempo e le loro energie in qualcosa che non voleva nessuno.

Pure io ho commesso questi errori e ci sono mie idee che non hanno mai visto la luce del sole perché organizzate nel modo sbagliato, per il contesto sbagliato, nel momento sbagliato e per il pubblico sbagliato.

Ecco perché per creare un business online non devi pensare al prodotto.

Prima devi pensare al problema che ha il tuo pubblico.

Se si tratta poi di un problema che vuole essere risolto oppure è qualcosa che se anche rimane lì così com’è non cambia nulla alla persona.

Questi sono tutti aspetti che vengono sorvolati dalla maggior parte di coloro che tentano (ma invano) di realizzare un business online di successo.

Mancano le basi.

Se non risolvo un problema sentito o non alimento un desiderio importante nel pubblico al punto tale da fargli compiere dei passi per la sua risoluzione… la mia idea di infobusiness rimarrà lì a fare la muffa.

E poi ci rimango male perché le mie aspettative sono completamente distrutte.

No pirla!!

E’ che non avevi considerato bene la situazione!

Ecco perché la cosa migliore che puoi fare a prescindere da ciò che vorresti proporre, è quella di parlarne con uno dei miei trainer.

Ti aiuteranno a capire se ha senso creare un tuo business di informazioni o se è meglio restare così come sei.

Perché a volte tanto vale lasciar perdere.

So che fa male leggerlo, ma in alcuni casi è meglio fare altro piuttosto che crearsi un business di informazioni (già fallimentare in partenza).

Se non ci sono le giuste condizioni, è inutile muovere anche un solo dito.

Davvero.

Meglio una cruda verità che una dolce (ma poi amara) menzogna.

Come dicevano? I Soldi sono nella lista, giusto?

Sì è vero, i soldi sono nella lista.

Peccato che anche qui, se vuoi creare un business di informazioni che abbia successo, le persone devono avere un valido e solido motivo per iscriversi in lista.

Ahimè tutti riceviamo così tante email che non abbiamo nemmeno voglia di cancellarsi da manco mezza newsletter a cui siamo iscritti.

Motivo?

Pigrizia.

Può pure scoppiare l’indirizzo di posta elettronica che tanto non cancelliamo nulla.

Idem il nostro target. Del resto abbiamo a che fare con dei nostri simili.

Quindi si può dire che nonostante sappiamo di dover sistemare il nostro indirizzo di posta elettronica… lo lasciamo così com’è.

E’ un nostro stato “mentale” che ci porta a comportarci così.

Poi c’è anche chi non cancella le email perché pensa che prima o poi arriva qualche opportunità che non bisogna perdere.

Ma anche qui è solamente una distorta percezione della realtà.

Perciò riconoscendo questa attuale condizione comportamentale, quando si crea un business online, deve trattarsi di qualcosa di assolutamente RILEVANTE.

Deve trattarsi di un aspetto che il pubblico in questione ha ardente desiderio di risolvere. 

Anche il fatto di iscriversi in lista, non può essere considerata una cosa banale e automatica che viene svolta senza alcuna forzatura.

Bisogna che ci sia un’intenzione netta.

La persona deve capire che se fa un’azione poi riceve delle email che non può rifiutare.

Se si crea pure una cartella nella sua casella di posta elettronica con un archivio specifico perché sa che quelle comunicazioni non sono affatto di circostanza ma hanno un peso specifico… ecco che tutto cambia completamente.

Ma ad oggi, chi mai si metterebbe a creare delle email con questo approccio?

Chi mai penserebbe a creare un business online con questi presupposti?

Chi mai pensa a tutte queste cose prima di crearsi anche una pagina Instagram in cui iniziare a divulgare il proprio sapere?

Ad oggi è invece molto importante questo aspetto.

Come dicevo: non basta più essere presenti, perché c’è così tanta folla che il pubblico ormai è stanco di vedere le solite cose online.

Devi risolvere in modo unico un problema piuttosto sentito.

Se sei all’interno di una nicchia in cui ti rendi conto che questo “problema sentito” e annesso “desiderio di risoluzione” non c’è… spostati.

Cambia nicchia!

Oppure non creare un business di informazioni per te ma per altri contesti (anche più grandi) che potrebbero averne bisogno ma non sono a conoscenza di Ulama.

Devi pensare in questo modo se vuoi fare soldi online nel 2023.

Copywriting? Fanne a meno con ChatGPT (LOL)

Questa affermazione è volutamente provocatoria ma c’è un aspetto da tenere in considerazione.

Io stesso ho utilizzato (e continuo ad utilizzare) il copywriting nei miei contenuti di marketing. Nonché l’abilità di scrivere per persuadere.

E’ un approccio di scrittura che ti permette di rendere più accattivanti i messaggi che condividi.

Comprendi anche tu che ad oggi, essendoci sempre meno tempo per occuparsi di tutto, spendere anche del tempo per capire come funziona il copywriting per utilizzarlo al tuo contesto quando con i giusti “prompt” riesci ad avere un feedback “accettabile da Chat GPT, è chiaro che lo devi tenere in considerazione.

Aspetta! Non sto dicendo che ad oggi scrivere in chiave copy non serva più e sia sufficiente l’ausilio di una macchina.

Questo NO!

Però se vuoi crearti una mailing list e quindi vuoi curarti di un traffico di persone che “controlli”, è ovvio che devi avere un tuo stile, devi avere un tuo tono di voce, devi avere un nemico da combattere, devi avere qualcosa di interessante da condividere.

E non puoi permetterti di farlo in modo “blando”.

Devi conoscere il pubblico.

Devi conoscere i suoi desideri, ambizioni e aspirazioni.

Devi conoscere molto di lui.

Ma è anche vero che uno strumento come Chat GPT può tornare molto utile in una prima fase iniziale per capire che angolature utilizzare nel tuo caso o anche per fare una ricerca sfruttandolo come “assistente virtuale”.

Se gli fai le giuste domande è in grado di esserti piuttosto UTILE. Sul serio!

Ne ho parlato in un video dedicato che ti metto qui sotto per comodità:

Del resto il copywiting non è una sola “scrittura persuasiva” e basta. Prima di scrivere devi pensare a cosa scrivere.

Dei conoscere il tuo pubblico.

Devi conoscere il contesto.

E l’approccio che ti ho condiviso poco fa da utilizzare con Chat GPT è esso stesso un principio di copywriting: fai le giuste domadne.

Ad ogni modo…

Capisco che quanto sto dicendo è realmente controintuitivo, ma i tempi sono molto veloci ad oggi.

Quindi o sei veloce anche tu ad apprendere tutto ciò di cui hai bisogno per iniziare a farti spazio online, oppure per te non ci sarà posto.

Perché tanto ci sarà sempre qualcuno più veloce, più rapido, più scaltro che ti soffia il terreno da sotto i piedi.

Ecco perché devi analizzare l’essenziale.

Devi renderti conto se quello che vuoi fare può essere più o meno richiesto dal mercato.

Devi renderti conto se ha senso entrare in questo modello di business, perché non è così scontato come sembra.

Infatti per fare qualche test, Chat GPT può essere utile ma è importante avere un minimo di conoscenza di Marketing e di come funziona il business online.

Ecco perché se fai la prova gratuita di Ulama hai la possibilità di poter sbirciare Infobusiness Accelerator, in cui all’interno trovi degli estratti molto utili e pratici di come funziona il business online, la ricerca di mercato, il target, l’offerta ed il prodotto da erogare.

Tutti aspetti che se li conosci, poi potrai sia sfruttare al meglio Chat GPT perché ho una visione d’insieme più precisa – ma dall’altro hai anche dalla tua una visione d’insieme più pragmatica e non solamente immaginaria.

Del resto il business si fa con i numeri, non con le opinioni e basta.

Ed è qui in cui la maggior parte delle persone precipita clamorosamente nel voler creare un business online di successo.

Si può dire che con questo articolo ti stia dissuadendo dal voler creare un business online, ma i segreti per poterlo costruire risiedono proprio in quello che ho condiviso fino ad ora.

Se hai sufficiente sale in zucca te ne renderai conto tu stesso.

Lascia perdere i FUNNEL di VENDITA nella creazione di un Business Online di Successo!

funnel di vendita infobusiness 2023

Si lo so, la leva della controversia è quella che mi è sempre piaciuta particolarmente. Chi ha seguito i miei percorsi di approfondimento sul copywriting dovrebbe conoscerla.

Ad ogni modo… 

Se parti da zero e vuoi crearti un business online di successo, lascia perdere la creazione di funnel di vendita ultra complessi.

Non ti servono, specialmente se nessuno ti conosce e non hai nemmeno validato la tua offerta.

Mi spiego meglio…

Se hai intenzione di creare un video corso su un problema in cui la realizzazione di un video corso non serve a niente, e non c’è un pubblico che è disposto a pagare per quel tipo di informazioni impacchettate in quel modo… non devi usare alcun funnel di vendita.

Non devi nemmeno fare il video corso!

Smettila di avere il paraocchi e accendi il cervello.

(aspe che mi calmo)

La prima cosa più sensata da fare per quello che hai intenzione di proporre, è trovare delle persone che possano avere quel problema ed innescare una relazione con loro.

Bisogna che individui un modo di contatto per dialogare, per capire di cosa hanno bisogno e valutare qual è la maniera migliore per vendergli qualcosa.

Il che non deve essere un video corso. Può anche essere un pacchetto di coaching. Ecco perché è bene che tu non ti soffermi subito e solamente sulla creazione di un video corso.

Prima PARLA con il tuo target e poi cerca di capire cosa puoi fare per lui e se realmente puoi fare qualcosa per lui.

Altrimenti non ha senso vendergli nulla, sul serio.

Quindi quando entri in contatto con il tuo pubblico, crea rapport. Fai in modo di entrare in sintonia con lui senza sembrare un investigatore privato e senza forzare la conversazione.

Poi nel momento in cui recuperi le informazioni di cui hai bisogno puoi valutare se c’è la possibilità di proporre qualcosa sulla base di quello che desidera e di quello che sei in grado di offrire.

Diciamo che quello che ho appena condiviso è la costruzione dell’offerta in modo “artigianale” (partendo da zero) ascoltando il pubblico.

Quindi tornando al discorso dei “funnel”, le “automazioni automatiche” (lol) devono essere creati solamente nel momento in cui ho ideato la mia offerta irresistibile, altrimenti non ha proprio senso creare un business online.

Devo sapere a chi mi rivolgo e perché.

Altrimenti che famo??

Detta in modo ancora più brutale: se non c’è nessuna persona interessata a pagarti per quello che hai da proporre e tu ne resti comunque convinto… quello non è un business, è un “passatempo” che non ti ripaga nemmeno del tempo speso.

Evita anche di fare Content Marketing. Non serve per realizzare un Business Online di Successo

Mado Mik ma oggi stai proprio controverso a palla!

Sembri dire tutto il contrario di tutto!

In realtà “sembra”, ma non lo è affatto.

Quante volte capita di pensare a voler fare contenuti così le persone ti conoscono ed iniziano a comprare da te?

Ma chi l’ha detto che questo è vero se la tua offerta non è per niente irresistibile e non interessa minimamente il tuo pubblico?

Comprendi bene che anche qui, fare contenuti a che serve?

A credere di farti conoscere quando in realtà seppur avessi qualche persona che ti segue poi non sai nemmeno come trasformarla in cliente?

Dai su…

Prima ho parlato di funnel di vendita… in realtà quello che tu dovresti considerare è il funnel inteso come “sequenza decisionale di vendita” per la persona che ti trova e ti ascolta per la prima volta.

Immagina questo: nel momento in cui una persona ti trova, deve capire che tu tratti qualcosa di cui lei ha bisogno.

Deve vedere e capire che tu hai dei temi d’argomentazione utili e sensati per quello di cui ti occupi, ma questa persona (giustamente) non si fida.

Ha bisogno di altri dettagli per capire se puoi aiutarla, se hai aiutato già qualcuno… ecco che anche qui scatta un trigger: se non conosco il modello decisionale di pensiero che il mio pubblico utilizza per prendere delle decisioni d’acquisto… a voglia tu a fare content marketing!

Capisci quando dico che se non conosci il tuo pubblico e se non è alla ricerca di un qualcosa che desidera, tu il business online di successo non lo creerai mai??

A volte è meglio stare fermi, riflettere su questi aspetti (ma non per un tempo infinito), e valutare quali possono essere le azioni giuste da fare.

Se clicchi qui, puoi scegliere la strada più indicata alla tua situazione e procedere con criterio senza perdere tempo in aspetti inutili.

Collaborazioni Sì o collaborazioni No nel Business Online? Dipende

Il mercato è cambiato tantissimo da diversi anni a questa parte, ed ancora oggi sta cambiando ulteriormente.

E’ importante rendersi conto di quali sono i clienti abituali che comprano online, cosa guardano prima di comprare e se hanno dei principi morali ed etici ai quali si ispirano per fare acquisti.

Pure questi aspetti sono vitali per andare a creare messaggi di marketing potenti che parlino proprio a quel tipo di persone creando quel collegamento mancante tra prodotto e idea mediante la creazione di un’azienda.

Ho spiegato in modo veramente spicciolo, come qualsiasi company di successo riesce a resistere nel tempo e a prosperare.

Ma ad oggi non è così scontato come sembra se non si analizza al meglio la propria clientela.

Non è per niente facile fare business online di successo ad oggi, ma è comunque possibile se la si smette di voler vendere un proprio prodotto o una propria idea ad un pubblico che però non è minimamente interessato.

Lo dissi diversi anni fa: l’ego marketing non aiuta a prosperare nel tempo.

Le persone vogliono qualcosa di concreto, desiderano ricevere qualcosa che li possa aiutare a rendere la loro vita migliore senza che debbano spaccarsi la schiena.

Poi ci sta che nella mischia c’è qualche utente che effettivamente è interessato comunque a spaccarsi la schiena e a pagare chi lo può aiutare a massimizzare gli sforzi.

Ma anche qui DIPENDE sempre dalla nicchia, da quello che proponi e dalla consapevolezza che queste persone hanno a riguardo.

Infatti suggerisco sempre di valutare anche l’idea di collaborazioni in cui si mette a reddito ciò che si sa fare e si contribuisce alla crescita di un’azienda o un marchio senza che si faccia una fatica enorme da soli.

Non è un caso se pure questo è un principio che mi ha guidato nella creazione di Ulama Inc.

Una piattaforma che nasce con l’intento di aiutare Coach, Professionisti e Creators a creare corsi, coaching, membership ed acquisire clienti ogni giorno espandendo la propria community senza utilizzare svariati tools insieme.

Lo so che sembra che io voglia tirare acqua al mio mulino ma con questo articolo sto semplicemente RICORDANDO come ci si deve muovere online, evitando di dare per scontati dei concetti che invece possono permettere di capire se e quando ha senso intraprendere la strada del business online.

Anche perché fare soldi online non è così immediato come sembra.

Prima si devono fare delle azioni ben precise.

Perché un conto è pensare di voler fare soldi.

Un conto è farli.

Ed un altro conto ancora è mantenerli e gestirne tutte le eventuali criticità.

Ecco perché è importante che tu scelga il percorso più idoneo alla tua situazione >>

Sapere se e come puoi raggiungere dei tuoi obiettivi grazie al business online è FONDAMENTALE.

Ed il nostro impegno e lavoro costante con Ulama è anche questo.

Contattaci e lo scoprirai tu stesso.

Alla tua prosperità.

Mik

PS. Quindi alla fine quali sono i segreti nella creazione di un business online di successo?

Rileggi questo articolo perché sono nascosti “tra le righe” di molte frasi che ho condiviso.

Leggile e poi fammelo sapere su Instagram.

Come Vendere Online nel 2023 e Aumentare il profitto del tuo InfoBusiness in 3 Mosse

vendere online nel 2023

Piccolo alert: se non ti interessa questo articolo ma vuoi andare direttamente a 3 pratici mosse che possono aiutarti a massimizzare i tuoi profitti sia che parti da zero o che hai già un tuo business online?

Clicca qui >> e verrai indirizzato alla sezione in questo articolo in cui si parla di questo argomento.

Tieni conto che gli aspetti condivisi possono essere applicati anche in un contesto non prettamente digitale.

Ad ogni modo…

Se dovessi rispondere ad una domanda molto semplice che recita: come vendere online nel 2023 con un business di informazioni?

Beh risponderei con questo elenco puntato:

  • Crea contenuti di alta qualità e rilevanti: per vendere con successo informazioni online devi offrire contenuti di valore che rispondano alle esigenze dei tuoi clienti. 

Per creare contenuti di alta qualità devi però prima:

  • sapere a chi comunichi
  • cosa comunichi
  • cosa offri
  • perché lo offri

Se non hai chiarezza di questi aspetti, poi è veramente complicato riuscire a passare allo step successivo.

Ovvero…

  • Scegli la giusta piattaforma: ci sono molte piattaforme di vendita online disponibili, quindi scegli quella più adatta alle tue esigenze. 

Qui non mi riferisco alla scelta di una piattaforma come Amazon o Shopify per ecommerce.

Intendo la piattaforma in cui veicolare il tuo messaggio di vendita.

So che a nessuno piace vendere, ma credere di fare marketing senza vendere è come credere di proporre qualcosa senza utilizzare il benché minimo principio di persuasione.

Non è così che funziona.

I soldi nel business di informazioni si fanno nel momento in cui:

  • offri (quindi vendi) un prodotto o servizio che risolve un problema o alimenta un desiderio;
  • ti rivolgi ad un pubblico specifico che ha un’esigenza specifica;
  • conosci la concorrenza e la combatti con la realizzazione di un’offerta specifica.

Quindi piuttosto che voler essere presente praticamente in tutte le piattaforme di social network, scegline una e DOMINALA.

Poi passa alla successiva che è in linea sia per la tua nicchia ma anche per quello che proponi.

Non cercare di voler essere presente a tutti i costi dappertutto perché poi non ottieni una resa efficiente.

  • Crea un funnel di vendita: un funnel di vendita è un percorso attraverso il quale i tuoi potenziali clienti passano, per diventare clienti effettivi. 

Anche qui, evita di complicarti le cose cercando di voler fare qualcosa di super automatizzato senza la minima interazione umana.

Quello che devi fare è pensare a come ragiona un tuo potenziale cliente e creare tutti gli step minimi necessari per far ottenere il giusto risultato: comprare da te anziché da altri.

Ragiona sempre nei minimi termini, perché a complicarsi la vita con automazioni super automatiche (che poi non portano i risultati sperati) si fa sempre in tempo.

  • Analizza i KPI e ripeti il processo

Una cosa banale ma per niente scontata.

Nel momento in cui hai individuato la giusta quadra per quello che proponi, il passaggio successivo è ripetere il processo che prevede:

  • la creazione dei giusti contenuti che innescano interesse e curiosità per quello che offri;
  • inserire nel giusto sistema di “funnel di vendita” quello che proponi così da poter filtrare le persone che non sono in target da quelle che invece hanno interesse a comprare da te;
  • monitorare i KPI per poi valutare se continuare così o rivedere qualcosa della strategia in questione.

Questo è il modo più snello e lineare per vendere online nel 2023 perché in un mondo sempre più distratto, saper utilizzare l’essenziale che porta al risultato è quello che devi conoscere senza che ti perdi in inutili teorie o esperimenti che non portano a niente.

Ora… se volessi approfondire l’aspetto “vendita online” e dintorni, il mio ultimo libro creato diventato bestseller nella sua categoria in nemmeno 5 giorni dal suo lancio, può essere un valido alleato per fare chiarezza sui temi condivisi.

Puoi scegliere la versione che più ti piace e che più ti è comoda.

Detto questo, non tutti ad oggi sanno cos’è un infobusiness e come si può creare un’attività online di successo nel 2023 visto che la concorrenza è sempre più presente e sempre più spietata.

Per questi motivi ora possiamo scendere più nel dettaglio di questo articolo che ti aiuterà a capire esattamente questi aspetti e se ad oggi può valere la pena crearsi un business di informazioni.

Non lo nascondo: non è la cosa giusta da fare in tutte le nicchie.

Ci sono contesti in cui non ha il minimo senso farlo (per sé) ma per altri sì. 

Ecco perché è bene conoscerne come lo si può realizzare, perché anche se una cosa non la puoi fare per te, la puoi fare e gestire per altri, cosa che ti può comunque tornare molto utile.

Infobusiness: Cos'è e Come Avviare un'Attività Online di Successo

infobusiness 2023

L’infobusiness, o business delle informazioni, è un tipo di attività commerciale che si basa sulla vendita di informazioni digitali. 

Questo può includere

  • la vendita di ebook, 
  • corsi online, 
  • guide, 
  • webinar, 
  • podcast 
  • e altri prodotti digitali. 

L’infobusiness è diventato sempre più popolare negli ultimi anni grazie all’esplosione della tecnologia digitale e alla crescente domanda di informazioni di alta qualità da parte del pubblico. 

Tuttavia non è così facile come sembra crearsi un business di informazioni online completamente “liquido” che non necessita nemmeno di alcun intervento da parte di chi lo gestisce.

Voglio che si tolga dalla testa delle persone questo aspetto: fare soldi online equivale a dire non lavorare.

Non è così il meccanismo.

Sì lavora, questo è certo. Ma si mette in leva tutto il processo per ottenere grandi soddisfazioni.

Però (e devo ribadirlo) non in tutte le nicchie si ha modo di poter creare un business di informazioni.

Dipende da quello che viene richiesto.

Come si crea un Business di Informazioni?

  • Identifica il tuo pubblico di riferimento: prima di iniziare a creare contenuti e prodotti digitali, è importante identificare il tuo pubblico di riferimento. Chi sono le persone a cui vuoi vendere le tue informazioni? Quali sono le loro esigenze e i loro problemi?

  • Scegli l’argomento per il tuo business di informazioni: una volta identificato il tuo pubblico di riferimento, scegli l’argomento per il tuo business di informazioni. Scegli un argomento che ti appassiona e che ti consenta di offrire informazioni di alta qualità al tuo pubblico.

  • Crea contenuti di alta qualità: il contenuto è la base del tuo business di informazioni, quindi è importante creare contenuti di alta qualità e rilevanti per il tuo pubblico. Questo può includere la scrittura di ebook, la registrazione di podcast o video, o la creazione di corsi online.

  • Promuovi il tuo business di informazioni: per avere successo nel business di informazioni, è importante promuovere il tuo business attraverso il marketing online e il social media marketing. Utilizza le piattaforme di social media più adatte al tuo business e crea contenuti coinvolgenti e rilevanti per il tuo pubblico.

  • Monitora e adatta il tuo business di informazioni: monitora costantemente le prestazioni del tuo business di informazioni e apporta le modifiche necessarie per migliorare le tue vendite e offrire un’esperienza di alta qualità ai tuoi clienti.

Ma in merito a questo aspetto ho intenzione di creare un articolo ad hoc in cui vado a concentrare maggiore attenzione a riguardo potendo così approfondire meglio questi aspetti.

In attesa che realizzi questo contenuto, il mio suggerimento è quello di valutare l’utilizzo di uno strumento creato da un marketer per creators che desiderano far vivere un’esperienza di studio e acquisto unica nel suo genere mai creata prima d’ora.

Come faccio a capire che un argomento può diventare un Business di Informazioni?

Per capire se un argomento può diventare un business di informazioni, ci sono alcuni fattori da considerare:

  • Esiste una domanda per l’argomento: se non c’è una domanda per l’argomento che hai scelto, è improbabile che il tuo business di informazioni avrà successo. Fai una ricerca di mercato per capire se ci sono persone interessate all’argomento che hai scelto.

  • L’argomento ha un potenziale commerciale: l’argomento che hai scelto deve avere un potenziale commerciale. Ciò significa che dovresti essere in grado di vendere prodotti o servizi basati sull’argomento.

    Detto in altri termini: se sei l’unico che ha pensato di vendere una cosa, è bene che ti fai qualche domanda. Se non hai concorrenza, è bene analizzare ancora meglio il mercato.

  • Hai conoscenze o esperienze uniche sull’argomento: se hai conoscenze o esperienze uniche sull’argomento, ciò ti consente di creare contenuti di alta qualità e di valore per il tuo pubblico.

    La differenziazione la riesci ad innescare pure in questo modo.

  • L’argomento può essere diviso in parti o segmenti: l’argomento che hai scelto deve essere divisibile in parti o segmenti permettendo all’utente di raggiungere dei risultati concreti in modo che tu possa creare prodotti o servizi specifici per ogni situazione (è così che puoi realizzare la tua piramide del valore e scalare il tuo business).

  • Puoi raggiungere il tuo pubblico di riferimento: devi essere in grado di raggiungere il tuo pubblico di riferimento attraverso il marketing online e il social media marketing. Ciò significa che devi avere una buona comprensione del tuo pubblico di riferimento e dei canali di marketing più efficaci per raggiungerlo.

    Non aspettarti che siano le persone a cercarti. Questo succede solamente dopo un profondo lavoro di consapevolezza sul mercato.

In generale, se c’è una domanda per l’argomento che hai scelto, se hai conoscenze o esperienze uniche sull’argomento e se l’argomento ha un potenziale commerciale, ci sono buone probabilità che possa diventare un business di informazioni di successo. 

Tuttavia, è importante fare una ricerca di mercato e valutare attentamente l’argomento prima di iniziare a investire tempo e risorse nel tuo business di informazioni.

Infatti il tema della ricerca di mercato è un aspetto che tratto all’interno di Infobusiness Accelerator perché è inutile pensare di creare un business di informazioni se prima non faccio delle adeguate ricerche e non creo un minimo prodotto validabile.

Se ti crei un account Ulama di prova di 14 giorni puoi averne un assaggio e vedere concretamente come fare.

E cosa vuol dire Creare Contenuti di Qualità per Vendere Online nel 2023?

Questo aspetto è stato condiviso più volte durante questo articolo e tra l’altro viene detto spesso online.

Creare contenuti di qualità significa offrire ai tuoi lettori o clienti, informazioni che sono utili, pertinenti e di valore. 

Ciò può includere la fornitura di informazioni che risolvono problemi specifici o che aiutano il pubblico a raggiungere i propri obiettivi. 

I contenuti di qualità sono creati con attenzione alla precisione, all’originalità e alla rilevanza. 

Inoltre, i contenuti di qualità dovrebbero essere scritti in modo chiaro e conciso, in modo che siano facili da leggere e comprendere per il tuo pubblico. 

Alcuni esempi di contenuti di qualità possono includere:

  • guide dettagliate, 
  • video esplicativi, 
  • corsi interattivi, 
  • interviste 
  • o podcast informativi. 

L’obiettivo è quello di fornire ai tuoi lettori o clienti informazioni che li aiutino a risolvere problemi o a raggiungere i loro obiettivi, e che allo stesso tempo dimostrino la tua esperienza e la tua autorità sull’argomento.

Con questo non vuol dire che devi creare vagoni di contenuti free prima di poter fare delle vendite.

Questo no.

Devi prima capire se c’è mercato per quello che vuoi proporre online e condividere concetti che possano fare chiarezza nella giungla delle informazioni, invogliando le persone ad avvicinarsi a quello di cui ti occupi.

Un po’ come sto facendo in tutti i miei social.

Se ci fai caso, in ognuno di loro c’è una strategia ben precisa volta a far capire meglio quello che faccio, innescando curiosità, interesse e desiderio nel voler poi approfondire quello che ho da offrire.

Poi nel momento in cui una persona si interessa a quello che condivido, ecco che parte il meccanismo di “vendita”.

Quindi come vedi, anche nel mio caso:

  • mi rivolgo ad un pubblico specifico
  • faccio un’offerta specifica (in un mercato specifico)
  • condivido aspetti che mi riguardano e dei quali sono competente
  • incuriosisco le persone a voler ricevere più dettagli

Ok ma come Sfruttare l'Infobusiness per Creare un Flusso di Entrate Passive?

infobusiness entrate passive online

Non esiste un flusso di entrate passive per la creazione di un business di informazioni.

Quello a cui si deve puntare attenzione è invece il come vendere online per aumentare eventuali profitti risolvendo un problema specifico ad un pubblico specifico.

Oppure innescando un senso di desiderio che viene appagato con quello che proponi.

Pertanto ammesso e concesso che tu abbia delle idee fattibili nella creazione di un business di informazioni, tutto parte dal presupposto del concetto di vendita.

Ma cosa vuol dire vendere online nell’infobusiness?

Un processo di vendita comune utilizzato nell’infobusiness è il funnel di vendita. Un funnel di vendita è un percorso attraverso il quale i potenziali clienti passano per diventare clienti effettivi. 

Ecco le fasi di base di un funnel di vendita per l’infobusiness:

  • Fase di sensibilizzazione: in questa fase, devi attirare l’attenzione del tuo pubblico e far conoscere loro il tuo brand e il tuo business di informazioni. Ciò può essere fatto attraverso pubblicità online, social media, email marketing o altri canali di marketing.

In sostanza qui è il momento in cui condividi delle informazioni che sensibilizzano il pubblico nel voler approfondire e avvicinarsi per quello di cui ti occupi (ma ancora non c’è alcuna vendita).

  • Fase di interesse: in questa fase, devi fornire contenuti di alta qualità e pertinenti al tuo pubblico per far sì che mantengano il loro interesse per il tuo business di informazioni. Ciò può includere la fornitura di guide gratuite, video esplicativi, webinar o podcast informativi.

Nel momento in cui la persona comincia ad entrare in contatto con quelli che sono i tuoi contenuti, inizia a farsi un’idea, a voler ricevere maggiori informazioni, maggiori dettagli per capire se c’è qualcosa che fa per lui.

Comincerà a fare un confronto con la concorrenza per capire se effettivamente vale la pena investire non solo il suo tempo nel consumo di quello che condividi, ma anche nell’acquisto.

  • Fase di decisione: in questa fase, devi convincere i potenziali clienti a diventare clienti effettivi del tuo business di informazioni. Ciò può essere fatto attraverso offerte speciali, sconti o promozioni. È importante anche fornire prove sociali, come testimonianze di clienti soddisfatti o risultati che dimostrano il valore dei tuoi prodotti o servizi.

Ancora non è avvenuta la transazione in senso “effettivo”.

E’ un’elaborazione mentale che fa la persona. Osserva tutto quello che hai creato e si convince appunto di comprare.

Qui controllerà se c’è qualcosa che potrebbe dissuaderlo dall’acquisto, infatti tenderà a cercare il “pelo nell’uovo” per avere conferma al 100% che sta facendo la cosa giusta.

Infatti cercherà conferme nelle recensioni e nelle opinioni che altre persone hanno di te.

  • Fase di acquisto: in questa fase, i potenziali clienti diventano effettivamente clienti del tuo business di informazioni. Assicurati che il processo di acquisto sia facile e intuitivo, e che i tuoi clienti possano facilmente accedere ai contenuti che hanno acquistato.

Non dare per scontata questa fase, perché anche nel momento in cui la persona acquista il tuo prodotto o servizio, potrebbero esserci delle resistenze dell’ultimo minuto.

Perciò assicurati di curare ogni pagina ed ogni step di vendita, così da rendere tutto molto lineare e semplice senza innescare resistenze.

A volte le persone si perdono o so bloccano proprio in questa fase, il momento fatidico in cui c’è “lo striscio della carta”.

Non dare per scontate le tue vendite, ma soprattutto non ti fermare qui.

Infatti c’è un’altra fase nel funnel di vendita…

  • Fase di fidelizzazione: in questa fase, devi mantenere i tuoi clienti soddisfatti e farli tornare per acquistare altri prodotti o servizi dal tuo business di informazioni. Ciò può essere fatto attraverso l’invio di contenuti esclusivi, offerte speciali per clienti fedeli o assistenza clienti di alta qualità.

Ovviamente la fidelizzazione non la fai dalla sera alla mattina, così come anche il fatto che uno sconosciuto che ancora non ti conosceva, non diventa cliente in una notte.

Ha un suo periodo di “incubazione” prima del suo acquisto.

E tu, in tutta questa fase devi sapere esattamente come influenzare in modo positivo la sua decisione.

Il punto qual è? Che spesso le persone si soffermano solamente ad un solo ed unico acquisto senza innescarne altri, senza creare nuove esigenze e necessità, senza creare nuove esperienze di acquisto.

Non dimenticarti di coltivare il terreno fertile facendo ottenere risultati ai tuoi clienti, perché solamente così saranno propensi a lasciarti recensioni, a condividerti con altri utenti e a scegliere te piuttosto che la concorrenza.

Qui subentrano anche i principi di cultura aziendale, identità e missione che se ti curi di affinare, possono avere un grande impatto nel lungo periodo.

Sono proprio quelle sfumature che permettono ai tuoi clienti di scegliere te piuttosto che altri concorrenti.

Non ti dimenticare di questi aspetti se vuoi vendere online con successo nel 2023 all’interno del business di informazioni.

Rappresenta quell’aspetto che ad oggi è piuttosto trascurato.

3 Mosse per Fare Soldi con l'Infobusiness

L’avevo accennato nel titolo di questo articolo ed ora è bene mantenere le promesse.

Lo so che questi articoli sono piuttosto lunghi, ma lo faccio appunto per dare una visione d’insieme ben precisa e definita a tutti coloro che vogliono fare soldi vendendo online.

Se ad oggi hai già creato un tuo business online sicuramente ti trovi in una delle due condizioni che trovi cliccando qui >>

  • o parti da zero ed hai intenzione di fare i tuoi primi “mila euro” online
  • oppure hai già una tua presenza e vorresti scalare l’attività

Ma ci sono degli ostacoli che si frappongono fra te e la scalabilità.

Ecco perché a prescindere dal livello e dalla condizione in cui ti trovi adesso, voglio comunque suggerirti tre mosse per aumentare il tuo profitto nel business online.

MOSSA 1 – Alza i prezzi

Lo so, è scontata come cosa ma è il modo più semplice, veloce ed immediato che hai nel tuo arsenale per aumentare i tuoi introiti.

Alla fine si tratta sempre di un numero ma dietro quel numero ci sono delle conseguenze, delle emozioni che il tuo pubblico vive, sente e percepisce.

Se tu non lo tieni in considerazione, ci sarà sempre qualche tuo concorrente che venderà la stessa cosa ma al prezzo più alto.

Ovviamente devi poter erogare un servizio o prodotto che permette un certo tipo di evoluzione, di risultato, altrimenti è più complesso da far digerire il valore economico se non sai come farlo.

Ecco perché all’interno di Infobusiness Accelerator trovi una parte sulla vendita che ti può aiutare particolarmente.

Anche perché si tratta di un qualcosa che è aggiornato ai tempi attuali.

Altrimenti puoi sempre prendere il mio ultimo libro (anche se chiamarlo libro è piuttosto riduttivo) che ti aiuta a capire per filo e per segno come vendere online ad un pubblico sempre più distratto.

Inoltre i bonus annessi sono davvero “golosi”.

Quindi imparare a vendere sì, ma trova anche il modo di far ottenere dei risultati concreti, altrimenti l’è dura my friend!



MOSSA 2 – Innesca vendite ricorrenti

Se puoi vendere dell’altro al tuo pubblico, fallo.

Evita di vendere solamente un prodotto o servizio, perché i soldi che le persone hanno, possono darli alla concorrenza, quindi perché non influenzarli nel darli a te?

Prova ad immaginare quello che potresti offrire come ulteriore servizio come “velocità” o “esclusività” se l’utente decide di avere la versione “premium” delle tue competenze.

Questo ti aiuta ad aumentare il tuo scontrino medio.

Perciò ragiona su quello che hai creato o che vorresti creare e pensa sempre orientato al cliente.

  • Di cosa ha bisogno?
  • Perché?
  • Cosa potrei offrire affinché possa vivere qualcosa di ulteriormente piacevole, utile ed efficace?

Non dare per scontato nulla, mi raccomando.

MOSSA 3 – Rivedi i costi del tuo business

Non lo facciamo nemmeno per le nostre spese personali, figuriamoci se lo facciamo per il nostro business.

Abituarsi a tenere conto dei KPI è di vitale importanza, e ne avevo accennato anche all’inizio di questo articolo.

Sapere dove vanno a finire i soldi e per quale motivo, è importante per saper prendere sempre le giuste decisioni senza lasciare mai nulla al caso.

Spesso per aumentare i propri profitti basta guardare i numeri.

Se le vendite nel tuo business arrivano maggiormente dall’utilizzo del marketing organico o dai referral e ti ostini a spendere soldi in ads perché tutti fanno così o ti hanno detto che è bene farlo… FERMATI!

Guarda i numeri del tuo business.

Immagina i KPI come un cruscotto del pannello di controllo di un aereo.

Se i piloti non guardassero i numeri e non correggessero la rotta quando serve, poi si rischierebbe una collisione con altri aerei e questo non può accadere.

Perciò se l’aviazione ha i suoi protocolli, perché nel business online dovrebbe essere diverso?

Pertanto assicurati sempre di seguire degli step ben precisi per quello di cui ti occupi, così da non perdere la rotta nel fare soldi grazie al business delle informazioni.

Fai tesoro di questi suggerimenti, applicali e non ti scordare delle 3 mosse per aumentare i tuoi profitti.

Queste mosse valgono sia che tu parti da zero e sia che tu sia già conosciuto.

La differenza sta nel ricordarsi questi concetti.

Alla tua prosperità,

Mik Cosentino


PS. Non esiste un approccio in grado di poter creare delle entrate passive che possa andare bene in tutti i contesti.

Questa è diventata ormai una falsa promessa, come se fosse una terra promessa che non è più raggiungibile.

Come dicevo sopra, bisogna prima capire a chi mi rivolgo, cosa offro e poi posso pensare di valutare la sua fattibilità o meno.

Però se ti ritrovi nel contesto in cui può aver senso creare un business di informazioni, allora hai tutto il dovere morale di metterti nelle condizioni per crearlo.

Ma rivediti i concetti condivisi in questo articolo che è per certi versi una vera e propria guida, perché ti aiuteranno a non perdere la bussola nell’oceano del business online.

Fare soldi online nel 2023. I suggerimenti di Mik Cosentino

come fare soldi nel 2023

L’argomento di questo articolo è piuttosto rovente, come il primo bacio da adolescenti che se non fai attenzione…

effetto primo appuntamento

Vabbè ci siamo capiti.

Perché ho deciso di parlare sul fare soldi online nel 2023?

Negli ultimi anni le cose sono molto cambiate a seguito di tutto quello che è successo, tra pandemia, inflazione ecc ed anche il pubblico target si è evoluto di conseguenza.

Infatti i modelli decisionali di chi acquista online sono completamente cambiati, ecco perché se è la prima volta che stai valutando di fare soldi online oppure hai già fatto qualche tentativo ma non è mai andato a buon fine, ora è arrivato il momento di fare un’analisi approfondita della situazione per non incappare in qualche pericoloso errore.

Perché la presunzione umana può far compiere dei passi falsi letali, e sono qui apposta per farteli evitare.

Anche perché ci sono diversi modi per guadagnare online e all’interno di questo articolo, io Mik Cosentino ho intenzione di condividere i miei pareri a riguardo.

Pareri che sono frutto di risultati ottenuti personalmente e fatti ottenere a coloro che hanno scelto di affidarsi a noi.

Come puoi immaginare, non l’ho presa “leggera” perché ancora oggi ci sono persone che continuano a credere nelle “favolette” per via di un messaggio sbagliato che è stato condiviso in passato.

Ecco perché se hai il coraggio di arrivare fino alla fine di questo articolo che poteva essere venduto tranquillamente come un report, allora puoi farti chiarezza a riguardo.

Per quanto possa sembrare un documento ideale per chi non ha ancora mosso i primi passi nel mondo dell’online marketing… va benissimo invece anche per coloro che già stanno facendo soldi, affinché non possano dimenticare i fondamentali.

Spesso si scivola proprio su quelli.

Ma iniziamo per gradi.

Ci sono molte opportunità per fare soldi nel 2023, eccone alcune:

  • Lavoro remoto: se hai competenze richieste nel tuo campo, puoi considerare di cercare un lavoro remoto, soprattutto in questo momento in cui il lavoro da casa è diventato sempre più diffuso.

Prima del Lockdown e della pandemia, lavorare da casa sembrava qualcosa di strano, fuori luogo o comunque qualcosa a cui non veniva dato il giusto valore.

Ma a seguito del covid19 tutto è cambiato, tutto è diventato più “digitale.”

E qui nascono alcune “falle” che vedremo tra un attimo nel prosieguo di questo contenuto.

Come stavo dicendo, esistono molte piattaforme ad oggi che permettono di trovare opportunità di lavoro per chi ha già una competenza che è richiesta online.

E se non si vogliono utilizzare i social network per promuoversi ma utilizzare dei portali in cui ogni giorno ci sono persone che cercano attivamente… quello può essere un modo per fare soldi nel 2023 – anche se già esisteva e ad oggi è pure evoluto.

Ma per chi si avvicina adesso nel mondo online, può essere una valida finestra da prendere in considerazione.

  • Per chi infatti volesse di più, e si vuole spingere in qualcosa di più articolato, può considerare di avviare un’attività online.

Il che si intende cominciare a consolidare la propria presenza online all’interno di una nicchia ben specifica dove un certo gruppo di persone ricerca la risoluzione di un problema o necessità meditante l’ausilio di un servizio o prodotto che tu eroghi.

Ed ecco che cominci a farti spazio con primi semplici passi.

Qui subentrano poi le dinamiche di gestione di un’attività in sé e per sé che analizzeremo tra un attimo.

  • Sei appassionato di NFT, Crypto o investimenti in senso lato?

Questa può essere un’altra forma di guadagno online del 2023.

Specialmente sul mondo NFT.

Non approfondisco il tema al momento perché rischierei di aprire diatribe che non finisco più; essendo all’interno di questo mondo, avendo guadagnato e continuando a guadagnare, posso dire che è una valida alternativa alle proprie fonti di reddito primarie.

Ho conosciuto persone che guadagnano anche grazie a questo strumento.

Non sono l’unico, e non guadagnano solamente dai non fungible token, ma anche grazie a loro.

Te capì?

Ecco perché se vuoi fare soldi online nel 2023 devi essere disposto ad avere ampie vedute e non circoscriverti unicamente a quello che conosci e basta, altrimenti ti precludi tante possibilità ed opportunità.

Va da sé che per fare soldi con gli investimenti, anche semplicemente nel ramo immobiliare, a prescindere da quello che è lo strumento utilizzato, bisogna saperlo adoperare.

Fare soldi online non è da tutti e non tutti ci riescono.

Proprio come succede a coloro che si addentrano nel mondo immobiliare.

Se non hai idea delle regole del gioco di quella nicchia e come puoi fare le tue prime operazioni… rischi di farti male, ed è normale!

Perciò tutti coloro che dicono che guadagnare online è facile… non è vero!

Lo è se sai quali sono le azioni che devi mettere in fila, ma non è subito immediato.

Ci sono tutta una serie di azioni, considerazioni ed analisi da fare che non si possono ridurre nella fortuna di una notte.

Quella la ottieni andando al casinò, non qui.

  • Vendita di servizi di consulenza: se hai competenze specialistiche, puoi considerare di offrire servizi di consulenza alle aziende o ai professionisti che cercano di migliorare le loro attività o sviluppare competenze specifiche.

Questa è la formula che prediligo e che ho consigliato pure in uno dei miei ultimi video che ho postato sul mio canale YouTube, perché è realmente così.

Nel momento in cui sai che puoi aiutare un gruppo di persone ad ottenere più risultati a fronte di qualcosa che conosci… hai tutto il diritto e dovere di mettere a disposizione questo tuo sapere.

Ne ho parlato appunto in questo video:

Detto questo ora è bene che analizziamo alcuni aspetti (leviamo l’elefante dall’armadio).

Ha senso fare soldi online nel 2023?

fare soldi online nel 2023

Sembra banale come considerazione (e a tratti pure fuori luogo) ma in realtà, come tutte le cose, ci sono situazioni che spesso non vengono condivise e che in realtà fanno tutta la differenza.

Siccome da sempre all’interno di questo mondo non ho mai voluto lasciare nulla per scontato, anche adesso vale la stessa identica cosa.

Fare soldi online nel 2023 è una possibilità concreta. In effetti, il business online è diventato sempre più importante negli ultimi anni e ci sono molte opportunità disponibili.

Basti pensare alle esigenze di un pubblico specifico nel risolvere dei problemi che altri non sono in grado di fare, o di proporsi per far capire ad una nicchia di persone che si è in possesso delle giuste informazioni utili per raggiungere risultati specifici.

In realtà, se sei in possesso delle giuste conoscenze ed abilità puoi espandere a macchia d’olio il tuo messaggio diffondendolo a più persone possibili.

Chiaramente dipende dal punto di partenza.

Perché quando si parla di fare soldi online, c’è chi ha già fatto qualche esperienza, e chi invece parte da zero o da poco.

Ecco perché è bene che tu riconosca il punto esatto in cui ti trovi così da non dover mai procedere per tentativi ed errori.

Infatti è anche questo un motivo per il quale abbiamo fatto una distinzione.

Tornando al nostro discorso, ci sono molti vantaggi nell’avviare un’attività online.

  • flessibilità
  • possibilità di lavorare da casa (anche se non è sempre così vantaggioso se non ci si organizza un minimo)
  • riduzione dei costi di avviamento
  • accesso a più clienti in tutto il mondo (dipende anche da quello che proponi)

A patto che si conoscano i limiti di quello che si vuole proporre (appunto).

Perché ogni business presenta di colli di bottiglia, e se faccio finta della loro esistenza, poi rischio di commettere errori di valutazione.

Infatti come in ogni attività imprenditoriale, ci sono rischi e sfide da affrontare. 

È importante fare una pianificazione accurata, comprendere il mercato di riferimento e la concorrenza, nonché adottare strategie efficaci di marketing e gestione delle attività.

Sapersi gestire con i flussi di cassa non è così immediato come sembra e non tutti sono capaci di farlo senza commettere errori di valutazione.

Ecco perché ci agganciamo al prossimo step…

Quando è sconsigliato fare soldi online nel 2023?

Ci sono alcune situazioni in cui può essere sconsigliato fare soldi online nel 2023

Eccone alcune:

Un business online (ma anche offline) esiste nell’esatto momento in cui c’è un pubblico di persone che ha un problema/desiderio ed è alla ricerca di qualcuno che sia in grado di aiutarlo in questo.

Se creo un prodotto o servizio che non viene acquistato da un pubblico… non ho un business.

Devo capire sempre bene ed esattamente a chi mi rivolgo e perché.

Cosa posso offrire a lui e per quale motivo.

Altrimenti qualsiasi idea di business può andare bene, ma rischia di essere una letale illusione.

Ecco perché ancor prima di illudersi pensando di fare chissà quanti soldi, devo prima fare un’adeguata ricerca di mercato analizzando le tendenze di quella nicchia, la presenza della concorrenza, cosa fa, come lo fa, cosa eroga, perché…

Per poi delineare un’adeguata strategia di marketing.

Ovviamente si devono possedere le adeguate competenze, perché a seconda di quello che propongo online può servire conoscere più o meno tecniche che aiutino il mio pubblico a raggiungere un risultato specifico.

Se non conosco questo, è inutile che erogo qualsiasi cosa o che mi faccio castelli per aria che poi vengono demoliti alla prima ventata d’aria.

Idem sul marketing: niente improvvisazione.

Anche perché fare soldi online nel 2023, ma comunque in generale, presenta dei rischi.

E’ risaputo che per raggiungere più clienti devo saper fare marketing, devo saper fare pubblicità.

Ma la pubblicità preclude dei costi.

La pubblicità preclude l’utilizzo di alcune piattaforme per sponsorizzarsi.

La pubblicità preclude realizzare i giusti contenuti di marketing.

La pubblicità preclude saper vendere.

Se non ho le idee chiare e non so cosa proporre o meno in modo efficace e spero che tutto vada bene… sai cosa rischio?

Di spendere soldi, tempo, risorse ed energie in azioni che non mi portano nulla in cambio.

Quindi spendo soldi, energie, risorse per cosa?

Occhio quindi a vivere l’illusione di diventare ricchi con l’online, perché tutto deve essere ben contestualizzato.

Guadagnare online preclude il fatto di saper gestire un’attività, seppur piccola.

E non sempre tutti sono tagliati per questa tipologia di impiego.

Prima lo capisci, prima eviti di farti del male inutilmente.

Qui mi aggancio al discorso di disciplina.

Un conto è sapere che a fine mese c’è il datore di lavoro che mi paga per quello che svolgo a prescindere da quello che può essere un risultato eclatante.

Anche perché nella maggior parte degli impieghi attuali, non serve avere o conoscere chissà quante competenze (senza nulla togliere ai lavori tradizionali).

Ad ogni modo è consigliato avere una certa attitudine, un certo orientamento al risultato, e pure nel guadagnare online vale la stessa cosa.

Bisogna sapersi organizzare, sapersi gestire, gestendo il proprio lavoro, le scadenze, le priorità e gli imprevisti in modo efficace.

Spesso quando si muovono i primi passi online non c’è nemmeno una guida delle istruzioni, e la si scopre dopo tanti errori sul campo.

Ecco perché se c’è qualcuno che te lo ricorda è meglio.

Quindi in sintesi, fare soldi online nel 2023 può essere sconsigliato se

  • non si ha una valida idea di business (confermata da dei numeri), 
  • le giuste competenze,
  • si vuole andare a colpo sicuro  
  • o se si ha difficoltà nell’organizzare il proprio lavoro in modo efficace.

È importante fare una valutazione realistica delle proprie capacità e delle opportunità disponibili prima di decidere di avviare un’attività online.

E’ vero che è possibile partire da zero, ma dipende anche cosa si è disposti a fare per il proprio successo.

Chi può fare soldi online nel 2023?

non fare soldi online nel 2023

Qui mi aggancio al concetto che stavo per trattare.

Chiunque può fare soldi online nel 2023, a patto di avere un’idea di business valida, un piano di marketing efficace e la giusta attenzione alla gestione dei rischi.

Ma non solo!

Fare soldi online ad oggi vuol dire fare anche dei sacrifici. Essere disposti a fare rinunce, passare ore a capire come far funzionare delle idee che molto spesso potrebbero essere irrealizzabili.

E’ vero che il business online offre molte opportunità per le persone che cercano di avviare un’attività imprenditoriale, sia che si tratti di vendere prodotti o servizi online o di offrire servizi di consulenza o di formazione.

E’ altrettanto vero che il business online può offrire una maggiore flessibilità rispetto al lavoro tradizionale, il che lo rende un’opzione attraente per coloro che cercano di equilibrare le esigenze lavorative e personali.

Tuttavia, è importante notare che il business online richiede anche impegno, dedizione e una buona organizzazione. 

In particolare, coloro che cercano di fare soldi online devono avere una buona conoscenza

  • del mercato di riferimento, 
  • delle tendenze del settore 
  • e della concorrenza, 
  • nonché delle migliori strategie di marketing 
  • e di gestione dell’attività online.

Detta in altri termini: se sei la classica persona che pensa che per ottenere dei risultati soddisfacenti non debba impegnarsi tanto e che può ottenere belle soddisfazioni anche con poco sforzo… dipende dalle conoscenze che hai.

Può essere vero, certo, ma dipende!

Non vuol dire che se sai già molte cose, fare soldi online nel 2023 per te sarà più facile, ma di sicuro sarà più “semplice” (anche se non è poi così scontato).

Cosa che non si può dire per chi parte da zero e non ha voglia di mettersi in discussione.

Pertanto se non sei il tipo che si vuole sporcare le mani, commettere errori o rischiare di non ottenere nemmeno il becco di un quattrino… allora lascia perdere.

Abbiamo creato due percorsi distinti per chi vuole sfruttare a suo vantaggio il mondo del business online, ma, ci sono delle condizioni.

Tutto sommato  chiunque abbia una buona idea di business (confermata da dei numeri), una buona organizzazione e la volontà di dedicarsi all’attività online, può fare soldi online nel 2023.

Ma capisci anche tu che per quanto sia una constatazione “scontata”, non lo è mai abbastanza.

Se lo fosse, tutti farebbero soldi online.

Invece…

Quali sono le implicazioni del fare soldi online nel 2023?

In realtà questo è un aspetto che la maggior parte delle persone non tiene minimamente in considerazione, ma in realtà fare soldi online nel 2023 ha delle implicazioni.

Mi spiego meglio.

Il business online offre l’opportunità di raggiungere un pubblico globale, il che significa che è possibile vendere prodotti o servizi a persone in tutto il mondo. 

Chiaramente la tua nicchia può essere anche più “ridotta” ma a prescindere da questo, bisogna conoscere i limiti del proprio business e se ha senso muoversi in una direzione o meno.

Lavorare online è sicuramente comodo e vantaggioso perché quando hai iniziato a prendere dimestichezza con le criticità più evidenti (campagne pubblicitarie, vendite, blocchi tecnici ecc), poi il resto lo riesci a gestire anche piuttosto bene.

Ma è qui che a volte non siamo in grado di gestire noi stessi.

E questo può diventare pericoloso nel business online.

Sul serio.

Lo ripeto: non è uno sport per tutti.

Altro aspetto che pochi considerano appieno: l’evoluzione delle tecnologie e dei cambiamenti di mercato.

Lavorare online equivale a dire: avere a che fare con il cambiamento e se non tengo conto il fatto di poter stare al passo con i cambiamenti senza aggiornarmi più e dare per scontate molte cose… in realtà sto commettendo dei grossi errori di valutazione.

Non è questo il business che fa per me e non dovrei nemmeno approfondirlo.

Meglio essere brutalmente onesti piuttosto che prendersi in giro.

Quindi se hai intenzione di stare al passo con i tempi, sappi che dovrai anche essere pronto ad attuare dei cambiamenti quando si renderanno opportuni.

Succede, soprattutto quando hai a che fare con la concorrenza.

Fino a quando lavori per gli altri e c’è qualcuno che ti paga è un conto.

Ma quando devi trovarti lavoro da solo o trovare nuovi clienti interessati a quello che proponi, ecco che la situazione si fa diversa. Si fa più ostica.

Sappiamo tutti che la vita non guarda in faccia a nessuno.

E allo stesso modo la concorrenza.

Anzi! Se vede che sei in difficoltà non ci mette nulla a prevaricare se trova terreno fertile.

Sei ancora intenzionato a guadagnare online nel 2023?

Non so che considerazioni avevi del business online o del guadagnare online, ma quello che tratto è sfruttare le competenze ed informazioni per creare denaro dal web.

Esistono anche molti altri sistemi di guadagno online, ma personalmente non li tratto.

Perciò se volessimo sintetizzare questo aspetto, fare soldi online nel 2023 offre molte opportunità, ma richiede anche una buona organizzazione, una strategia di marketing efficace e la gestione dei rischi associati a questo lavoro digitale.

Si può dire che stia letteralmente dissuadendo chiunque dal voler guadagnare online, ma è pure giusto condividere le cose come stanno.

Cosa significa avere una valida idea di business per fare soldi online nel 2023?

Tutto, o gran parte del business online, è circoscritto a sta benedetta idea di business.

Ma avere una valida idea di business significa avere un’idea che sia sostenibile e redditizia a lungo termine nel mercato online. 

Ci sono alcune caratteristiche che distinguono un’idea di business valida da una che non lo è, tra cui:

  • Problemi di mercato: un’idea di business valida deve risolvere un problema di mercato esistente o soddisfare un bisogno dei consumatori. 

Ciò significa che l’idea di business deve offrire un valore aggiunto per i clienti, che li spingerà a pagare per il prodotto o il servizio offerto.

Altrimenti è praticamente inutile pensare di fare profitti online.

  • Mercato di riferimento: un’idea di business valida deve essere rivolta a un mercato specifico, in modo da poter raggiungere i clienti in modo efficace e distinguersi dalla concorrenza. 

È importante avere una conoscenza approfondita del mercato di riferimento, dei suoi bisogni e delle sue tendenze.

Ecco perché ciò che suggerisco spesso ai miei studenti è quello di dedicare piuttosto tempo in questa fase, perché se viene trascurata poi il rischio d’incappare in qualche errore grossolano, è veramente dietro l’angolo.

  • A questo si associa il concetto del “Potenziale di profitto”: un’idea di business valida deve avere un potenziale di profitto sufficiente per sostenere l’attività a lungo termine. 

Ciò significa che è importante fare una stima realistica dei costi e dei ricavi associati all’attività, nonché dei margini di profitto previsti.

Non ha senso creare tutto un grande ed immenso meccanismo di marketing, vendita e dintorni se poi i guadagni (al netto dei costi) sono esigui.

Fai attenzione a questi aspetti perché rappresentano proprio le dinamiche in cui le persone tendono a precipitare clamorosamente.

Non ha senso pensare di fare qualche spicciolo grazie all’online.

Se devi ottenere una piccola entrata dall’online che non copre almeno l’impegno profuso… non ha nemmeno senso che ti imbarchi nell’avventura.

Mi dispiace essere tremendamente realista ma qualcuno deve pur dire le cose come stanno, no?

In sintesi, avere una valida idea di business significa avere un’idea che risolve un problema di mercato, è rivolta a un mercato specifico, ha un potenziale di profitto sufficiente e che sia sostenibile a lungo termine.

Evita di fare cose per il semplice guadagno di una notte.

Non hanno senso e non ha realmente senso tenerle in piedi, davvero.

Il mercato è cambiato, quindi o condividi qualcosa che sia rilevante, altrimenti lascia perdere, davvero.

Quali sono gli errori più comuni nel fare soldi online nel 2023?

Capisco che questo articolo stia diventando una guida nel fare soldi online nel 2023, ma in realtà non condivide solamente l’aspetto “tecnico” in sé e per sé, ma anche quello “nascosto” che ti rendi conto solamente dopo averci sbattuto il muso.

Siccome la mente umana non distingue una situazione realmente accaduta da una vividamente immaginata… meglio prendere qualche colpo in faccia in senso “metaforico” che dal vero.

E qui caschiamo in quelli che sono alcuni degli errori comuni che le persone commettono quando cercano di fare soldi online nel 2023.

Ti condivido i più frequenti.

  • Manca una strategia di marketing: molti imprenditori online commettono l’errore di non avere una strategia di marketing ben strutturata. 

Senza una strategia di marketing efficace, può essere difficile raggiungere i clienti e costruire un pubblico.

Un business funziona se ci sono persone disposte e disponibili a comprare.

Se io ho qualcosa da proporre, non mi devo limitare solamente a quello, devo anche immaginare il viaggio del cliente.

Devo immaginare quello che penserà in tutto il percorso nel diventare un mio cliente effettivo.

Solamente così sono in grado di valutare qual è la strategia di marketing migliore a seconda del contesto.

  • Non si prendono sul serio: alcune persone commettono l’errore di non prendere sul serio il loro business online

Ciò significa che possono non investire abbastanza tempo e risorse nella gestione dell’attività, il che può compromettere la sua crescita e il suo successo.

Quante volte succede di vedere persone che prese dalla smania di fare soldi poi scivolano negli errori più insoliti perché non hanno preso sul serio la cosa?

Fare soldi online non vuol dire pensare solamente al proprio tornaconto personale.

Prima deve venire quello del cliente, poi il tuo.

Se cambi i ruoli senza analizzare bene il contesto… stai solamente avendo il classico approccio da “opportunista”.

Ad oggi non gioca a tuo favore.

Quantomeno non nel lungo termine.

  • Non si ha una pianificazione adeguata: un altro errore comune è quello di non fare una pianificazione adeguata per il business online.

È importante definire obiettivi chiari, pianificare le attività e stabilire una strategia di crescita per l’attività.

Procedere per tentativi ed errori nel 2023 non ha senso quando online trovi così tante informazioni che nemmeno una vita ti può bastare a consultare tutto quello che viene condiviso.

Ecco perché il successo precede ogni possibile pianificazione.

Non deve essere qualcosa di ultra specifico ed ultra dettagliato.

Ma nemmeno esser qualcosa di “pressapochista”.

  • Non si considerano i rischi: ci sono sempre dei rischi associati al fare soldi online, come ad esempio la concorrenza, i cambiamenti nel mercato o problemi di sicurezza informatica.

 Non prendere in considerazione questi rischi può compromettere il successo dell’attività.

Far finta che tutto rimarrà invariato nel tempo e che tutto sarà sempre immutato, specialmente nel mondo online è una vera e propria presa per i fondelli.

Non è così che funziona questo mercato.

Prima lo capisci, prima eviti gli errori più comuni.

L’abbiamo visto negli ultimi anni.

  • Non si investe nella formazione: molte persone commettono l’errore di non investire nella propria formazione e nel miglioramento delle proprie competenze. 

E fondamentale rimanere aggiornati sulle nuove tecnologie, sulle tendenze del settore e sulle migliori pratiche per il business online.

Altrimenti come si può pensare anche lontanamente di prosperare nella giungla del web?

Quindi gli errori comuni nel fare soldi online nel 2023 includono

  • la mancanza di una strategia di marketing, 
  • la mancanza di serietà,
  • la mancanza di una pianificazione adeguata, 
  • la mancata considerazione dei rischi 
  • e la mancanza di investimenti nella formazione e nelle competenze.

Stolto è colui che crede di saper già tutto, perché è proprio quando scopre di non sapere che ormai è troppo tardi per rimediare.

E' un'illusione fare soldi online nel 2023?

Eh…

Questo articolo è un vero pugno nello stomaco, sempre più forte, sempre più intenso.

No, non è un’illusione fare soldi online nel 2023

Il business online è diventato sempre più diffuso negli ultimi anni e ci sono molte opportunità disponibili per fare soldi online. 

Tuttavia, è importante notare che il fare soldi online richiede impegno, dedizione e una buona organizzazione. 

Ci sono anche rischi associati al business online come la concorrenza, i cambiamenti nel mercato e problemi di sicurezza informatica, che devono essere presi in considerazione.

Proprio come condiviso pocanzi.

Inoltre, il business online richiede una buona conoscenza del mercato di riferimento, delle tendenze del settore e delle migliori pratiche di marketing e di gestione dell’attività. 

Ma è anche vero che se segui il giusto percorso con i giusti strumenti, guadagnare online nel 2023 non è poi così complicato.

In sostanza non è un’illusione fare soldi online nel 2023, ma è importante essere realistici, investire nella formazione e nelle competenze, pianificare le attività in modo adeguato e prestare attenzione ai rischi associati all’attività online.

Io sono fan dei “beta test” evitando d’innamorarsi di quello che si crea, perché quando ti innamori di qualcosa o di qualcuno, scattano delle illusioni più o meno evidenti.

Così come le faccende di cuore fanno male se non gestite a dovere, pure quelle economiche non sono da meno.

Quindi prima di fare il passo più lungo della gamba, fai sempre qualche test, qualche prova.

Cerca di avere un riscontro numerico e concreto se quello che proponi è realmente richiesto dal pubblico.

Ti aiuta ad evitare gli errori più comuni fino a qui condivisi.

Quali sono in definitiva i migliori consigli per iniziare a fare soldi online nel 2023?

Siamo ormai giunti alla fine di questo succoso articolo in cui voglio riepilogarti alcuni consigli per iniziare a fare soldi online nel 2023 senza commettere gli errori più frequenti.

  • Identifica un’idea di business valida: cerca un’idea di business che risolva un problema di mercato, che sia rivolta a un mercato specifico e che abbia un potenziale di profitto sufficiente.

  • Fai una pianificazione adeguata: definisci obiettivi chiari, pianifica le attività e stabilisci una strategia di crescita per l’attività.

Non ragionare nel breve termine, perché questo ti impedisce di vedere la realtà delle cose.

Evita le illusioni come hai potuto vedere poco fa.

  • Investi nella formazione e nelle competenze: rimani aggiornato sulle nuove tecnologie, sulle tendenze del settore e sulle migliori pratiche per il business online.

Guardati sempre intorno ed evita di credere di sapere già tutto.

Io stesso, nonostante i vari risultati raggiunti, non mi fermo a quello che so.

E’ sempre quello che ancora non conosci che ti può far compiere un importante salto, perciò lo devo individuare nel giusto formatore.

Quindi circondati di mentori che sappiano darti ciò che ad oggi ti manca e non aver timore di fare domande o capire se possono realmente fare per te o meno.

  • Definisci una presenza sui social media: i social media sono un ottimo strumento per raggiungere il proprio pubblico e per promuovere l’attività.

Evita di fare lo schizzinoso e buttati, ma con criterio.

Ogni social network ha le sue regole e soprattutto non tutto il target che a te interessa si trova nello stesso identico luogo.

Fai un’adeguata ricerca onde evitare di utilizzare il tuo tempo e le tue risorse per contesti che non portano a niente.

  • Controlla la concorrenza: ricordati sempre quali sono i player presenti in una nicchia e non perderli mai di vista, perché quando meno te l’aspetti potrebbero emergere con soluzioni o servizi più mirati ed efficaci dei tuoi togliendoti così importanti quote di mercato.

Perciò stai sempre in guardia e non lesinare mai sulla qualità di quello che proponi e la sua efficacia.

Le sconfitte iniziano così: quando cominci a lasciar perdere.

Non farlo se vuoi giocare nel lungo periodo e mantenere una tua posizione nel tempo.

Quindi in conclusione, per iniziare a fare soldi online nel 2023 devi:

  • identificare un’idea di business valida, 
  • fare una pianificazione adeguata, 
  • investire nella formazione e nelle competenze, 
  • avere una presenza sui social media, 
  • prestare attenzione alla concorrenza
  • avere a cuore la qualità dei prodotti o dei servizi offerti.

Chiaramente tutto quello condiviso sono “regole di buona condotta” per avere maggiori chance di successo online.

Ecco perché in tutto questo servono due approfondimenti importanti:

  1. uno strumento molto efficace
  2. la giusta informazione

Dove le trovi?

Lo so, questo articolo è stato molto lungo e forse la maggior parte delle persone non l’ha nemmeno finito di leggere.

Alcuni lo reputano pure scontato, ma molti concorrenti presenti lì fuori commettono gli errori o hanno gli stessi atteggiamenti fino a qui condivisi.

Guadagnare online è un’attitudine nel 2023.

Non basta seguire le giuste informazioni, si deve avere anche l’adeguata costanza ed efficacia nell’applicarsi, cosa che non tutti sanno fare con criterio.

L’ego non paga Royalties.

Ricordalo sempre.

Mik Cosentino

5 Modi in cui l’IA sta Cambiando il modo di fare Business Online

intelligenza artificiale business online

La rivoluzione digitale ha cambiato il modo di fare business e l’intelligenza artificiale (AI) sta portando questa trasformazione a un livello superiore (se utilizzata con criterio). 

L’intelligenza artificiale sta diventando parte integrante del panorama del business online, offrendo strumenti e strategie nuovi per aiutare le aziende di tutte le dimensioni a massimizzare la loro presenza e la loro portata online. 

Ma qui casca l’asino.

gif asino

Ecco perché ho pensato di realizzare questo articolo in cui rivelo 5 modi in cui l’AI sta cambiando il modo di fare business online.

E’ inutile far finta di niente mettendo la capoccia dentro la sabbia come gli struzzi.

Fino a qualche periodo fa non ci si aspettava minimamente un’influenza del genere, invece oggi è realtà.

E questo “robot” ha creato e continua a creare non poche diatribe.

Lascio a te leggere le risposte nei commenti per farti un’idea di tutto quello che è condiviso a riguardo, le opinioni e tantissimi argomenti di discussione che ci sono dietro.

Ma tornando a noi… ecco perché non puoi restare a guardare mentre altri tuoi concorrenti o potenziali tali continuano a conquistare quote di mercato mentre tu rimani indietro a perdere opportunità.

In ogni attività, il successo viene raggiunto da chi è più veloce a cogliere il tempismo perfetto.

Ne avevo parlato pure in questo video:

Ed ora voglio ribadire il messaggio in questo articolo.

Già faccio una premessa: chi mi conosce da tempo sa che a me piace definirmi il Marketer Ribelle e che tutto quello che rappresenta un’innovazione ed un modo per poter fare business online per ricavarne un beneficio sia per me ma anche per le persone che mi seguono, sono tra i primi ad applicarlo.

Del resto offro al mercato quello che chiede e che cerca (innescando anche bisogni/desideri quando necessario).

Non si tratta di “raggirare la gente” ma si tratta di applicare i principi del marketing all’interno di una nicchia che è la peggiore di tutte (tra l’altro).

Se non la pensi così, ti basta visionare questo video e senti che ne penso a riguardo:

Ma tornando al tema di questo articolo, trattandosi di intelligenza artificiale agganciata al mondo del business online, non nascondo che questi contenuti sono realizzati anche GRAZIE all’ausilio dell’AI.

Ripeto: “anche grazie l’ausilio dell’AI”.

Quindi non è stato fatto un semplice “copia ed incolla” e chi si è visto si è visto.

E’ stata invece utilizzata l’intelligenza artificiale per estrapolare delle idee da sviluppare su cui creare appunto questo articolo che hai sotto mano.

I benefici?

  • rapidità d’utilizzo
  • minor sforzo nel creare contenuti
  • più velocità d’esecuzione

Perciò se non sei d’accordo con quanto condiviso, non sei obbligato a seguirmi.

Non sei tenuto a procedere più a fondo in questo contenuto.

Ma dovrebbe essere nel tuo interesse sapere che l’Intelligenza Artificiale può essere di grande aiuto se utilizzata a dovere.

Rappresenta una minaccia quindi per il genere umano e per chi vuole fare business online?

Dipende dai punti di vista, ma di questo ne parleremo alla fine di questo contenuto.

Cos’è l’AI (se ancora non lo sapessi) ed il suo impatto nel Business Online

cos'è l'intelligenza artificiale chat gpt

Siccome nel marketing (a seconda di quello che è il tuo target e la sua consapevolezza) è importante non lasciare NULLA per scontato, utilizziamo anche qui lo stesso identico approccio.

AI, o intelligenza artificiale, è un termine ampio utilizzato per descrivere i sistemi informatici in grado di svolgere attività che normalmente richiedono l’intelligenza umana. 

L’IA può essere utilizzata per automatizzare compiti banali e prendere decisioni basate su dati e modelli. Può anche essere utilizzata per creare esperienze personalizzate per i clienti e per fornire analisi predittive.

Non è un caso infatti se all’interno di Ulama >> , La piattaforma Tutto-in-Uno per coach e creator che vogliono far crescere la loro community, creare programmi formativi e monetizzare il proprio sapere con semplicità – stiamo implementando l’inserimento dell’AI come assistente virtuale h24, 7 su 7.

Per chi si aprirà un account Ulama (a seconda di quelle che sono le sue necessità ed i suoi punti di partenza) avrà dei vantaggi non da poco.

Inutile dirlo che l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del business online è molto utile anche come “apprendimento” delle esigenze delle persone potendo valutare l’elaborazione di percorsi mirati a seconda del caso.

Cosa vuol dire?

Hai mai sentito parlare di Gamification? (concetto pur obsoleto in questo momento – se consideriamo il momento in cui ne ho cominciato a parlarne)

Hai mai immaginato se una persona nel momento in cui accede ad un percorso multimediale per apprendere delle competenze, ricevesse dei suggerimenti su come potersi migliorare come se stesse partecipando ad un video game essendo completamente immersa senza dover uscire dalla piattaforma ed avendo tutto lì dentro?

Immaginalo anche solamente per un istante… 

Puoi renderti conto tu stesso di quanto questo approccio sia piuttosto potente ed immersivo.

Infatti Ulama ha un grande potere a riguardo.

E siccome noi stiamo portando l’esperienza dei clienti ad un livello successivo – cosa che le altre piattaforme non fanno – saranno costrette ad adeguarsi se vogliono competere, oppure chiuderanno i battenti.

Chiaramente non succederà visto il grande utilizzo nel mondo.

Ma quanto condiviso rimane un dato di fatto.

Ecco perché l’Intelligenza Artificiale se utilizzata con criterio nel business online, permette di cogliere delle opportunità che diversamente resterebbero solamente una chimera.

Perciò se volessimo ridurre ai minimi termini i concetti appena condivisi, l’automazione guidata dall’AI può rendere più facile per le aziende gestire la propria presenza online, identificare le opportunità e creare esperienze personalizzate.

Tutto questo è possibile per l’innumerevole mole di dati che viene gestita costantemente e continuamente da questa tecnologia.

Quindi le informazioni e la loro gestione sono la chiave per il successo.

Ed ecco che qui ci scontriamo con un primo grande ostacolo: 

Il Marketing “dei ROBOT” VS quello Umano. Chi Vincerà?

Facciamo una prova.

Diamo un “input” alla macchina Chat GPT e vediamo che “output” ci porta (questo era tra l’altro un concetto che condividevo insieme a mio Fratello Gabbo nella sezione advertising di uno dei nostri programmi formativi Infomarketing Lifestyle – ora non più in vendita – che ha aiutato centinaia di persone a farsi spazio online dal lontano 2018 ad oggi).

Non sto dicendo che usavamo già all’epoca chat GPT ma che il concetto di “input” ed “output” (oggi utilizzati nel marketing come se nulla fosse), noi ne stavamo già parlando all’epoca.

Non lo dico perché sono di parte, lo dico perché rappresenta  una verità testimoniata e documentata da tutte le recensioni che puoi trovare online anche qui sul mio blog.

Ed in merito al discorso strategie di marketing, l’altro giorno un nostro studente ha condiviso questo screenshot nella community Ulama:

recensione strategie infomarketingx luciano d'acierno

Non so se l’idea rende abbastanza.

Se non credi a queste parole e volessi parlare direttamente con chi ha condiviso questo post, puoi iscriverti gratuitamente nella nostra Community Ulama, entri nella tribe e parli con Luciano, così ti dirà lui stesso la sua opinione a riguardo.

Lui è uno dei tantissimi nostri casi studio di successo, perciò si può dire che hai l’imbarazzo della scelta.

Nota interessante riguardo “l’usabilità” di Ulama: tutto questo lo puoi fare senza dover uscire dalla piattaforma.

Ad ogni modo, a parte questa piccola parentesi, torniamo all’esempio in apertura di questa sezione dell’articolo.

Sfidiamo la macchina chiedendogli un consiglio e vediamo cosa ci dice.

Ecco qua:

Tutto sommato il “robot” ha condiviso delle strategie “funzionali” che però devono essere “riviste” e chiaramente “contestualizzate” alla situazione in essere.

Anche perché mettersi a promuovere su facebook un frullatore pur che sia, così a 70€ senza:

  • capire la situazione di mercato
  • sapere qual è il pubblico target
  • conoscere cosa propone la concorrenza
  • avere un’idea precisa della decisione di acquisto

Rimane una strategia “sommaria” che per farsi un’idea e “divertirsi” con questa intelligenza artificiale ci può anche stare ma poi senza un’adeguata conoscenza della materia, il rischio è quello di rendere tutto troppo banale, e questo non va affatto bene.

Ecco perché l’Ai a seconda di come viene utilizzata può essere un valido strumento oppure una ciofeca colossale.

Dipende dall’utilizzo che ne viene fatto, ma soprattutto dalla domanda che viene posta.

Quindi se si continuassero a chiedere informazioni con domande più precise e mirate, è probabile che se ne verrebbe a capo con qualcosa di più “accettabile” ma comunque da modellare.

Ecco perché personalmente vedo l’AI come un valido alleato a cui porre domande, elaborare le risposte e trovare pratiche e funzionali intuizioni in tempi record.

Ma gli output che ci fornisce la macchina devono poi essere modellati, altrimenti utilizzare così senza cambiare nulla quello che viene mostrato… rischia di essere poco sensato e ne hai avuto riprova un attimo fa.

Piccolo inciso: in questo articolo non mi sto riferendo ai retroscena “algoritmici” che ci sono dietro e dentro l’intelligenza artificiale perché in tal caso apriremo degli scenari ben diversi rispetto quelli attuali e non ha senso addentrarsi.

Poi se vuoi fare delle tue ricerche, fa pure ma qui sto circoscrivendo il discorso unicamente sull’impatto che l’intelligenza artificiale può avere (e sta già avendo) nel fare business online.

Quindi la morale di questo punto qual è?

Non seguire sempre alla lettera quello che condivide l’intelligenza artificiale. Devi essere un minimo preparato se non vuoi incappare in errori grossolani.

Tuttavia, siccome questa tecnologia esiste e può essere adoperata in modo strategico nel business online, scendiamo un attimo più a fondo.

Ti va?

Gli strumenti Nascosti dell’AI e come utilizzarli per fare Business Online con Successo

gli strumenti nascosti dell'intelligenza artificiale

Immagina per un istante se la tua clientela potesse interagire con un chatbot addestrato per rispondere alle domande più frequenti e tu non avessi il bisogno di:

  • avere persone reali che rispondono appena riescono alle domande
  • dire ogni volta al tuo team se ci sono offerte o meno per quello che proponi o di cui ti occupi
  • preoccuparti se il tuo team è abbastanza veloce nella gestione delle richieste senza risponde in modo scazzato e pressapochista

Non sarebbe tutto molto interessante?

Certo, da un lato spaventa ma se ti dicessi che ad oggi esiste un’intelligenza artificiale in grado di essere “addestrata” cosicché al comando specifico prevede dei comportamenti come output (detto in modo molto semplice), non sarebbe innovativo poter avere questo sistema a tuo servizio?

Certo, non è detto che possa essere utilizzato in ogni caso, ma dove ci sono i giusti prerequisiti, è davvero funzionale come supporto.

Infatti pensa appunto di poter anche istruire l’assistente virtuale a far prenotare delle call di vendita o nel proporre eventuali upsell… 

Con Ulama stiamo lavorando anche su questo e a breve ci saranno novità.

Quindi se non hai ancora approfondito l’utilizzo di Ulama nel tuo contesto o in quello di altri qualora volessi condividere il suo impiego in modo strategico in nicchie che conosci guadagnandoci pure una commissione… questo è un valido momento per farlo.

Commissione?

Certo!

Se entri nella nostra community Free, c’è un mio video pinnato in alto in cui spiego nel dettaglio questo aspetto 😀

Uscendo per un momento al di fuori di questo contesto, l’intelligenza artificiale utilizzata come strumento per interrogare l’algoritmo su:

  • esigenze del pubblico
  • desideri
  • necessità
  • tendenze del momento
  • titoli accattivanti
  • esempi di contenuti persuasivi

Può tornare parecchio utile perché permette di avere altre idee su cui lavorare per scovare opportunità, idee o simili da poter sfruttare all’interno del proprio business o nicchia.

Quindi trovo “funzionale” il suo utilizzo in quest’ottica perché aiuta a trovare idee in tempi record laddove al momento non si pensavano minimamente.

Inoltre sapendo che il pubblico odierno è molto preso da svariati modelli comunicativi, contenuti ecc… essere mirati, precisi e accattivanti è molto utile come cosa.

Ovviamente c’è un risvolto della medaglia: questi strumenti digitali possono mettere in pericolo diversi posti di lavoro, ma in realtà nessuna intelligenza artificiale (al momento) sarebbe stata in grado di creare un contenuto come quello che ho appena realizzato.

Ecco perché prima ne si colgono le possibilità ed i “pericoli” (perché ci sono, è pure inutile negarlo) prima si avrà il vantaggio di non correre ai ripari.

Io come al solito dico le cose, e se mi segui anche nel mio profilo twitter troverai aggiornamenti in tempo reale sul mondo NFT e dintorni.

Perché per quanto ne si voglia dire… se vuoi fare business online non puoi restare al di fuori dai social network o credere che alcune tendenze di mercato non siano presenti minimamente e che non avranno la benché minima influenza.

Non è così, e devi fartene una ragione.

Chiedilo al Robot e lui ti fa la Strategia. Se la pensi così, stai Fresch Amico Mio!

Del resto l’abbiamo visto qualche pagina sopra.

Affidare e mettere nelle mani di un robot una strategia di marketing o comunicativa senza avere i giusti parametri di misurazione e analisi degli “output” è praticamente deleterio.

E’ come se qualsiasi risultato che mi tira fuori la macchina, per me andasse bene.,

Ma non è affatto così!

Ecco perché l’intelligenza artificiale, per quanto potente e molto pratica, non può sostituire in tutto e per tutto la “contestualizzazione” che invece permette di trasmettere un umano.

Il tocco ed il tatto umano rappresentano i tratti distintivi di un business online, cosa che al momento l’intelligenza artificiale non è ancora in grado di fare.

Dico “ancora” perché esistono delle funzionalità che permettono di assimilare le istruzioni che ricevono e quindi in quel caso l’algoritmo è capace di modellare un testo a nostra immagine e somiglianza.

Ma non dobbiamo fare affidamento unicamente su questi strumenti.

Non dobbiamo credere che ci sostituiranno e che quindi noi umani diventeremo inutili.

E non dobbiamo nemmeno credere che un business online si possa fare solamente con un’intelligenza artificiale.

Lei può essere utilizzata per “compensare” ma non per sostituire.

Può essere pensata per snellire, non per prendere il posto altrui.

E far finta della sua esistenza non ha senso.

C’è e sta cambiando le regole del gioco così come ho condiviso durante questo articolo, ecco perché prima si è pronti ad essere parte integrante del meccanismo e prima si potranno godere di ottimi benefici.

Anche perché, parliamoci chiaro: l’utilizzo di strumenti e strategie basati sull’IA per il marketing online può essere impegnativo.

Gli strumenti basati sull’IA richiedono un investimento significativo in termini di tempo e risorse per la loro configurazione e manutenzione. Inoltre, questi aspetti possono generare una grande quantità di dati, che possono essere difficili da gestire e analizzare.

Ma la grande ricchezza per il business online dal 2023 in poi, risiede proprio qui.

Nei dati, nelle informazioni, nel comprendere ciò che l’algoritmo recupera per poi essere utilizzato al meglio per definire strategie di marketing (e non solo).

Quindi come ci si deve comportare con l’utilizzo dell’AI nel fare Business Online?

Insomma la morale di tutto questo qual è?

E’ meglio smettere di fare business online perché tanto non c’è più spazio per nessuno, oppure ha ancora senso provare a creare una presenza attiva all’interno di questo mondo digitale?

La risposta a questa domanda non è netta perché varia a seconda di quello che tu vuoi fare e di ciò che vuoi ottenere.

Se sei alla ricerca della scorciatoia per fare soldi facili, sappi che qui sei nel posto sbagliato.

Ma se in realtà vuoi capire come sfruttare a tuo vantaggio la presenza dell’intelligenza artificiale utilizzandola come un alleato del tuo progetto senza dover investire cifre folli nella sua implementazione… allora qui sei nel posto giusto.

Devi utilizzare degli strumenti che ti aiutino a ottimizzare l’utilizzo dell’AI a tuo vantaggio e mai a sfavore.

Altrimenti il rischio di finire ancor prima di cominciare è dietro l’angolo e non credo sia questo quello che desideri per il tuo futuro grazie al marketing digitale, giusto?

Ecco perché dare uno sguardo ad Ulama può essere di grande aiuto per capire come affrontare al meglio questo Business Online evitando l’utilizzo di strumenti che non sono al passo con i tempi e alle esigenze del mercato.

Tu potrai farlo senza sforzo ma dipende sempre dal contesto.

Ecco perché un confronto con noi è quello che ti serve ORA.

Alla tua prosperità,

Mik Cosentino

PS. L’Intelligenza Artificiale sta cambiando modo di fare Business Online e ci sono 5 aspetti da considerare:

  • non affidarti troppo ai robot
  • poni le giuste domande ma sappi contestualizzare le risposte
  • sono strumenti sì, ma ricordarti anche del tuo tatto umano altrimenti rischi di rendere “robotico” tutto quanto

Se fino a qualche periodo fa le strategie di marketing si creavano sulla base di studi, consulenze ecc… ad oggi non si può ridurre il tutto ad una semplice chattata con Chat GPT.

Di sicuro è molto utile perché ha dalla sua parte molte nozioni ed informazioni estrapolate dal World Wide Web e quindi è in grado di fornire delle risposte abbastanza accurate seppur generiche a volte, ma non si può ridurre il tutto ai minimi termini, banalizzando la qualunque.

Si deve essere consapevoli di questi aspetti, perché non sempre le “macchine” funzionano, e quando non funzionano poi emerge la realtà cruda delle cose e non credo che tu voglia restare a piedi non sapendo come gestire il tuo business perché non hai un algoritmo a cui chiedere aiuto.

Occhio a questi aspetti.

Non è un caso infatti se ho messo in piedi un training GRATUITO dal valore di 2k a chi accede ad Ulama.

Si chiama Infobusiness Accelerator.

Clicca qui e scopri di cosa si tratta >>

9 Strategie di Marketing per Fare Business Online con Successo nel 2023 by Mik Cosentino

9-strategie-marketing-online-2023

All’interno di questo articolo vedremo insieme 9 strategie di marketing online che ti aiuteranno a:

  • capire come utilizzarle nel tuo caso se hai già qualcosa di avviato e cosa puoi rivedere se non stai ottenendo i risultati che desideri
  • comprendere qual è la strada che devi seguire se vuoi sponsorizzarti online da zero all’interno di un mercato pieno di concorrenti
  • fare chiarezza su quali sono le azioni essenziali da compiere per andare a profitto in tempi record senza dover spendere fior fior di quattrini in campagne pubblicitarie
  • comprendere come ottimizzare i contenuti sui social per attirare una schiera di utenti interessati a quello che proponi anche se non hai molto seguito
  • valutare quando è il caso di sfruttare la SEO e strategie organiche per attirare sempre nuovi clienti al tuo contesto senza dover essere un tecnico di pc
  • evitare gli errori più comuni che ogni giorno vengono commessi da chiunque utilizza i social network per proporsi ma non segue una strategia ben precisa

Per quanto quello appena condiviso risuoni particolarmente interessante c’è una CATTIVA notizia, ed è la seguente:

il contenuto condiviso nelle prossime pagine NON è per tutti.

Infatti ci tengo a precisare che:

  • se vuoi la pappina pronta all’uso dove tu non devi fare molto (quasi niente) per applicarla al tuo contesto, allora lascia perdere
  • se non sei avvezzo alla tecnologia ma soprattutto non credi nei social network e ritieni che non debbano essere utilizzati nel tuo contesto, allora lascia perdere
  • se desideri ottenere una soluzione univoca ideale per chiunque in cui ad oggi non riesce a raggiungere il proprio pubblico ma non sei disposto a capire le azioni da fare e perché, lascia perdere
  • se sei la classica persona che mette in discussione tutto quello che trova online e non aspetta altro momento se non quello di puntare il dito contro chiunque tende a proporgli delle soluzioni pratiche, lascia perdere

Se invece:

  • non vedi l’ora di comprendere come puoi applicare con successo delle strategie di marketing per fare business online con successo nel 2023 by Mik Cosentino, allora sei nel posto giusto
  • se vuoi ricevere una panoramica su quali sono le strategie di marketing da utilizzare in questo 2023 per potersi fare spazio online senza dover calpestare i piedi alle persone, allora sei nel posto giusto
  • se desideri comprendere la visione di un marketer che ogni giorno da 8 anni parla di marketing, business online e scalabilità digitale… allora sei nel posto giusto

Non si tratta dei soliti contenuti triti e ritriti.

Non si tratta di qualcosa scopiazzato a destra e a manca.

Non si tratta nemmeno di una Intelligenza Artificiale che fa il lavoro sporco per noi.

Si tratta di una visione personale dell’andamento di mercato attuale potendo dare così degli spunti di riflessione a tutti coloro che desiderano di più da questo 2023 ed avere anche le adeguate munizioni per vincere nel business online senza dover rinunciare ai propri sogni.

Perciò immaginando di scendere delle scale che ci portano in un corridoio con 9 porte…

Ecco quello che vedremo insieme riguardo le 9 strategie di marketing by Mik Cosentino:

Sì questo articolo verrà fuori un po’ lungo e se la cosa ti dovesse disturbare non continuare nemmeno la lettura.

Avrei potuto creare ben 9 contenuti distinti separati da questo ma siccome a me piace fare cose TITANICHE, ho scelto di mettere tutto insieme, così volendo puoi anche stamparti questo contenuto e tenerlo sempre a portata di mano.

Sono certo che ti aiuterà.

Siccome abbiamo già chiarito per chi è indicato questo contenuto, ma volendo possiamo ribadirlo:

  • liberi professionisti
  • freelance
  • aspiranti media buyer
  • aspiranti info imprenditori

Insomma tutti coloro che possono utilizzare le strategie di marketing per raggiungere più clienti e vendere così i propri prodotti e servizi.

Perciò definito questo, direi che possiamo partire nel nostro viaggio insieme alla scoperta delle 9 strategie di marketing per fare business online con successo nel 2023.

Perché proprio 9 e non 24?

Perché mi andava di condividerne solamente 9, quelle più essenziali a fronte della mia esperienza sul campo.

#1 - Introduzione alle Strategie di Marketing Digitale e quali usare da SUBITO a costo ZERO

strategie marketing digitale


L’era digitale ha cambiato il modo in cui le aziende vendono i loro prodotti e servizi, e le strategie di marketing digitale sono diventate sempre più importanti. 

Ci sono molte opzioni a disposizione, ma non tutte richiedono un grande budget. 

Ecco alcune delle strategie di marketing digitale più efficaci che le aziende e liberi professionisti possono implementare immediatamente e a costo zero:

  • Ottimizzazione del motore di ricerca (SEO): L’ottimizzazione del motore di ricerca aiuta a migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca come Google. 

Questo può essere fatto utilizzando parole chiave appropriate, creando contenuti di qualità e ottimizzando il codice del sito.

Ovviamente per fare questo si deve individuare una nicchia precisa e dominarla, altrimenti essere presenti per una parola chiave specifica sul web, può diventare una sfida troppo difficile da vincere.

Tutto ciò dipende molto anche da quelli che sono i tuoi obiettivi.

Perciò utilizza questo contenuto anche per capire a che gioco vuoi giocare nel tuo contesto.

  • Marketing di contenuti: Creare e condividere contenuti di valore è un ottimo modo per attrarre l’attenzione dei clienti potenziali. 

Questo può essere fatto attraverso blog, infografiche, video, podcast, e-book, ecc.

Tuttavia, come stavo dicendo all’inizio di questo articolo, se si creano contenuti senza un target preciso, poi il rischio che li vedano solamente i nostri familiari, amici o conoscenti e ricevere pure insulti o prese in giro per quello che facciamo, può essere dietro l’angolo.

Perciò chiediti sempre cosa vuoi ottenere dalla tua presenza online, perché altrimenti rischi di andare veramente alla cieca utilizzando delle strategie di marketing che poi non ti portano da nessuna parte.

  • Social media marketing: Utilizzare i social media per promuovere la propria attività è un altro modo per raggiungere i clienti potenziali a costo zero. 

Puoi creare profili aziendali sui social media, pubblicare contenuti di valore, interagire con i follower e promuovere i tuoi prodotti o servizi…

Ma qui è molto importante sapere cosa condividere, perché non tutti i contenuti sono utili all’obiettivo se non sai cosa condividere e a chi.

Infatti lo vedremo bene tra un attimo.

  • Email marketing: L’invio di e-mail a una lista di indirizzi di posta elettronica di clienti e potenziali clienti che si sono iscritti per ricevere in cambio delle informazioni, promozioni o aggiornamenti è un modo efficace per mantenere il contatto e promuovere i tuoi prodotti o servizi.

Chiaramente si deve sapere bene ed esattamente cosa si sta comunicando e perché, altrimenti nessuno ti considera, questo te lo posso assicurare.

  • Influencer marketing.

Non sono un fan di questa strategia ma potrebbe essere comunque presa in considerazione perché ha i suoi risolvi positivi.

Collaborare con influencer del tuo settore per promuovere i tuoi prodotti o servizi è un altro modo per raggiungere un pubblico più ampio.

Ma non è una cosa che suggerisco di fare subito perché rischi di trovarti sommerso di tanti contatti e di persone potenzialmente interessate ma che poi non hai idea di come gestire e non c’è cosa peggiore di avere contatti utili e poi non sai cosa fartene.

Meglio averne di meno ma saputi gestire adeguatamente rispetto all’averne troppi e andare in affanno.

Chiaramente non devi partire subito a razzo a creare contenuti, quello che ti ho condiviso adesso in questa prima strategia di marketing è avere le idee ben chiare per quello che vuoi condividere e ciò di cui ti occupi.

Perché se non conosci il tuo pubblico target, capisci a me che poco ci fai delle belle informazioni, sul serio.

Quindi andiamo al passaggio successivo che è quello che mi preme particolarmente.

#2 - Definizione del pubblico di riferimento per valutare se ha realmente senso entrare sul mercato con un Prodotto o Servizio grazie alle Strategie di Marketing


L’avevo condiviso anche all’inizio di questo articolo che a volte è meglio restare fermi piuttosto che fare anche un solo passo verso il proprio mercato.

Perché se non si hanno le idee ben chiare si rischia solamente di fare confusione e poi ci si lamenta che non si ottengono risultati.

Niente vien da niente se non si compiono le giuste analisi di mercato.

Ed ora in questo punto dell’articolo voglio spendere due parole riguardo la definizione del pubblico target.

Infatti questo è un passo critico nel valutare se entrare sul mercato con un prodotto o servizio.

Il pubblico di riferimento è un gruppo di consumatori che hanno bisogni, desideri e comportamenti di acquisto simili. 

Conoscere il proprio pubblico di riferimento aiuta a capire se esiste una domanda per il prodotto o servizio che si vuole offrire e se questo è in linea con i bisogni e le aspettative del pubblico.

Per definire il pubblico di riferimento, è importante considerare fattori come:

  • Demografia: età, sesso, reddito, istruzione, etc.
  • Geografia: luogo di residenza, fuso orario, etc. (ci possono essere abitudini nascoste che non conosciamo se non le consideriamo)
  • Comportamento di acquisto: frequenza di acquisto, spesa media, canali preferiti, etc.
  • Motivazioni: motivi per l’acquisto, desideri, esigenze, etc.
  • Attitudini: opinioni, valori, convinzioni, etc.

Una volta definito il pubblico di riferimento, le aziende possono utilizzare queste informazioni per sviluppare una strategia di marketing mirata e personalizzata che risponda alle esigenze del loro pubblico. 

Il che a livello “teorico” sembra piuttosto semplice ma tu ce l’hai un file, un documento o un foglio excel con i dati del tuo pubblico target?

Te lo chiedo perché spesso si da per scontato proprio questo aspetto che è il cuore pulsante di ogni attività: il proprio pubblico.

Non possiamo andare bene per tutti e se non conosciamo a chi eroghiamo i nostri prodotti e servizi, poi corriamo il rischio di avere belle idee ma che rimangono tali.

Inoltre, la definizione del pubblico di riferimento aiuta a identificare potenziali opportunità di mercato e a valutare se c’è un potenziale di guadagno sufficiente per giustificare l’ingresso sul mercato.

E’ questo il punto!

Spesso è meglio starsene fermi piuttosto che muovere anche un solo passo all’interno di una nicchia che poi non si capisce nemmeno come uscirne fuori!

In sintesi, la definizione del pubblico di riferimento è un passo fondamentale nel valutare se entrare sul mercato con un prodotto o servizio e aiuta a sviluppare una strategia di marketing efficace e mirata.

Da qui ci allacciamo all’aspetto successivo:

#3 - Sviluppo del Marchio e del Messaggio per Espanderti a Macchia d’Olio nonostante la massiccia presenza della Concorrenza

sviluppo del marchio e del messaggio marketing online ulama


Una piccola nota prima che io possa essere frainteso.

Con questo articolo che rivela 9 strategie di marketing per fare business online nel 2023 non intendo dire che se non ti crei un marchio ed un messaggio ben preciso non sarai in grado di espanderti a macchia d’olio.

Però un’analisi della situazione ti può aiutare a comprendere se puoi avere tutti i presupposti per approfondire l’ingresso a mercato nonostante una presenza massiccia della concorrenza.

E se mi hai seguito attentamente fino a questo punto ti sarai reso conto che anche le due strategie precedenti ti aiutano a prendere la giusta decisione su cosa focalizzare la tua attenzione, le tue energie e le tue risorse ma soprattutto nell’analizzare in modo adeguato il tuo mercato target.

Ora… Lo sviluppo del marchio e del messaggio possono renderti la “vita più semplice” nel momento in cui cominci ad ingranare con il tuo modello di business.

Detto in modo molto semplice senza essere degli accademici, il marchio è la percezione che il pubblico ha dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi, mentre il messaggio è ciò che l’azienda comunica al pubblico.

Entrambi sono importanti perché influiscono sulla percezione del pubblico e sul suo interesse per i prodotti o servizi offerti.

Per sviluppare il marchio e il messaggio, è importante considerare le seguenti fasi:

  • Definizione del marchio: questa fase include la definizione della personalità, dei valori e della missione del marchio.

Hai dei principi morali ed etici che vuoi far respirare al tuo pubblico?

Ritieni che questi possano essere visti di buon occhio dal tuo target?

Anche qui non cascare nella trappola di quello che piace a te. Pensa sempre a ciò che piace ed interessa il tuo pubblico. Altrimenti tutto ciò che farai non avrà abbastanza potenza.

  • Creazione del messaggio: questa fase include la definizione di ciò che si vuole comunicare al pubblico e come lo si vuole comunicare.

Qui è importante conoscere lo slang, quindi come parla il tuo pubblico, cosa conosce a riguardo.

Se non sai queste informazioni rischi poi di sparare a qualcosa senza prendere la mira in modo adeguato.

Occhio!

  • Sviluppo dell’immagine del marchio: questa fase include la creazione di un logo, di un design coordinato e di altri elementi visivi che identificano il marchio.

Qui si entra in una “coerenza comunicativa” che non sto ad approfondire eccessivamente perché si apre un mondo a parte nel quale perdersi è molto facile.

Ciò che è sufficiente sapere è questo: che immagine vuoi dare di te e di quello di cui ti occupi?

Il tuo pubblico cosa può pensare quando vede il tuo logo?

Pensi che sarà contento o rischia di far suscitare delle emozioni contrastanti?

Fai attenzione a queste sfumature perché se il tuo intento è di prosperare nel tempo, le devi considerare.

Ecco perché se il tuo goal è quello di fare qualcosa tanto per vedere come va, non ha nemmeno senso che continui a seguirmi, perché non sono io la persona giusta per te, davvero!

  • Comunicazione del marchio: questa fase include la promozione del marchio attraverso diversi canali, come la pubblicità, il marketing digitale, gli eventi, etc.

Qui è il momento in cui metti a terra tutto quello che hai coordinato fino a questo punto.

E le persone quando ti vedranno, leggeranno le tue comunicazioni… potranno sentirsi rispecchiate o meno.

Se questo non succede, vuol dire o che non sono in target oppure che stai sbagliando qualcosa.

Lo sviluppo di un marchio e di un messaggio forti e coerenti aiutano a creare una percezione positiva del marchio presso il pubblico e a differenziarsi dai concorrenti. 

Inoltre, un marchio e un messaggio ben sviluppati supportano l’espansione a macchia d’olio, poiché aiutano a stabilire una presenza coerente e riconoscibile in nuove aree geografiche.

Questo è più un discorso “locale” ma è giusto creare un “riconoscimento”, altrimenti se non ci si distingue, poi sai che fine si fa vero?

Presente i dinosauri?

Ecco…

Ovviamente per partire ed avere un predominio sul mercato non serve conoscere per filo e per segno tutto quello condiviso.

Abbiamo creato una scorciatoia che ti permette di poter vedere già dei validi risultati che

Scegli il percorso che più ti rappresenta a seconda del tuo punto di partenza e puoi renderti conto della strada da perseguire senza dover incappare in qualche trappola.

Ulama può darti un GRANDE contributo a riguardo e rappresenta ciò che ad oggi molti professionisti dovrebbero utilizzare senza problemi ma che non fanno minimamente.

#4 - Creare un sito Web Efficace nel 2023 (quando farlo e cosa si intende per sito web) senza insulsi tecnicismi

C’è chi dice che non è necessario aprirsi un sito e chi dice che è vitale.

La verità è che: DIPENDE da come lo fai e che obiettivo ha il tuo sito.

Se crei il classico sito vetrina in cui non sono presenti:

  • i tuoi principi
  • chi puoi aiutare
  • perché
  • se dai qualcosa in cambio del recupero dell’indirizzo email

E’ ovvio che qualsiasi sito non ha senso di esistere.

Ecco perché a tal riguardo voglio spendere un paio di parole sul discorso del sito.

  • Timing: Il momento giusto per creare un sito web dipende dalla natura del business e dalle esigenze della propria attività. 

Se si desidera avviare un’attività online o aumentare la visibilità del proprio brand sfruttando in modo capillare anche la SEO, allora è opportuno creare un sito web.

Ma cosa si intende esattamente?

  • Definizione di “sito web efficace”: Un sito web efficace è un sito che è ben progettato, facile da navigare e che fornisce un’esperienza utente positiva ai visitatori. 

Deve anche essere ottimizzato per i motori di ricerca e offrire contenuti di qualità che rispondano alle esigenze del pubblico di riferimento.

Ricordi cosa ti dissi poco prima quando parlavo dell’importanza di prendere la mira e di avere come riferimento il giusto pubblico?

Senza questi aspetti poco ci fai.

  • Progettazione: La progettazione di un sito web deve essere attenta e ben pensata. Deve essere intuitiva e facile da navigare, con una struttura chiara che aiuti i visitatori a trovare ciò che cercano.

Non esiste cosa peggiore di creare qualcosa che non è piacevole da navigare e lato utente è difficile da poter trovare quello che si desidera, per poi rendersi conto che non c’è ciò che si stava cercando.

Esperienza utente pessima, quindi occhio a queste sfumature.

Anche il discorso velocità di caricamento e layout grafico utilizzato hanno un ruolo importante ma poi li vedremo.

  • Contenuti: I contenuti del sito web devono essere di qualità e rilevanti per il pubblico di riferimento. Deve essere presente una chiara call-to-action che incoraggi i visitatori a interagire con il sito.

Evita di scrivere cose già viste e riviste.

Cerca di metterci del tuo e di far capire alle persone che terminata la navigazione con te, comunque si è ottenuto qualcosa di piacevole.

Altrimenti scoraggi sul nascere nuove visite.

  • Ottimizzazione per i motori di ricerca: Un sito web deve essere ottimizzato per i motori di ricerca in modo che sia facilmente raggiungibile dai potenziali clienti.

In sintesi, creare un sito web efficace richiede una combinazione di progettazione attenta, contenuti di qualità e ottimizzazione per i motori di ricerca. 

Ora non devi metterti a fare un sito per poter trovare nuovi clienti.

Ragiona in modo strategico per poter fare business online in modo facile ed efficace nel 2023.

Abbiamo semplificato parecchio la vita per te sul discorso online e se entri dentro Ulama te ne puoi rendere conto da te.

#5 - Sfrutta i Social Media in modo intelligente senza dover perdere Tempo a creare contenuti che vede solamente tua Mamma, tua Zia e tua Sorella

sfrutta i social media in modo intelligente


E’ triste quando vediamo che le nostre stories, reel o caroselli che pubblichiamo su Instagram vengono visti solamente dalle persone che conosciamo e magari poi quando le vediamo dal vivo ci criticano pure.

E’ fastidioso.

I social network permettono di arrivare a più persone, di poter diffondere in modo capillare un proprio messaggio ma se non si segue una giusta strategia, il rischio di non vedere il minimo beneficio, è dietro l’angolo.

Infatti creare contenuti che vengono visti solo da pochi membri della propria famiglia può essere una perdita di tempo e risorse.

Per evitare questo problema, è importante seguire alcuni semplici passaggi per sfruttare i social media in modo intelligente:

  • Definisci il pubblico di riferimento: prima di creare contenuti sui social media, è importante sapere a chi ci si sta rivolgendo. 

Tu sai a chi ti rivolgi?

Pensaci e poi prova a riflettere se quello che stai condividendo è realmente rilevante per il tuo pubblico.

  • Scegli i giusti canali: non tutti i social media sono uguali e alcuni potrebbero essere più adatti per il proprio pubblico di riferimento rispetto ad altri. 

Evita di essere presente su tutti perché poi corri il rischio di dover sfornare roba su roba che non trova appeal per il canale che utilizzi.

Meglio utilizzarne uno ed utilizzarlo al meglio in modo profittevole.

  • Ottimizza i contenuti per i motori di ricerca: rendere i contenuti sui social media facilmente scopribili attraverso i motori di ricerca può aumentare la loro visibilità e raggiungere un pubblico più ampio.

Stessa logica di prima: conosco cosa cercano le persone online?

Perché se lo so poi sono anche in grado di creare contenuti in risposta alle loro ricerche.

E’ questo l’approccio che devi utilizzare.

Prima lo applichi e prima vedrai dei risultati in minor tempo perché raggiungerai un pubblico più ampio e interessato.

#6 - Utilizza l’email marketing senza che tu debba diventare un copywriter professionista


L’utilizzo dell’
email marketing non è una novità. C’è sempre stato e sempre ci sarà.

Non è necessario essere un copywriter professionista per creare una campagna di email marketing efficace. 

Sai perché?

Pensa sempre al tuo potenziale cliente.

Pensa anche a cosa lo sta facendo soffrire oggi e cosa vorrebbe vivere grazie ad uno strumento che gli consente di raggiungere quello che desidera.

Come sarebbe la sua vita grazie a te?

Cosa potrebbe smettere di vivere se potesse mettere mano a quello che tu hai creato come servizio o prodotto?

Capisco che queste domande possano risultare banali ma ti aiutano a capire quali parole utilizzare per entrare nel dialogo interno del tuo pubblico e poter così entrare in confidenza con lui, scendere in intimità e trovare il giusto piglio persuasivo.

Ecco comunque alcuni passaggi per sfruttare al meglio l’email marketing:

  • Definisci il pubblico di destinazione: è importante conoscere il proprio pubblico di destinazione per personalizzare i messaggi e aumentare la loro efficacia.

Evita di utilizzare messaggi preimpostati, altrimenti diventi “uno dei tanti” e l’immagine coordinata che rappresenta il tuo logo ed il tuo marchio, vengono demoliti all’istante.

  • Creare una lista di contatti: è necessario raccogliere le e-mail dei propri clienti o di potenziali clienti, ad esempio attraverso la creazione di un form di iscrizione sul proprio sito web (per restare in tema quanto condiviso prima).

Ma è altrettanto importante far capire che il “rilascio” della email è fondamentale per ottenere qualcosa di interessante, altrimenti l’utente non farà mai il primo passo.

  • Crea un messaggio efficace: il messaggio deve essere accattivante, chiaro e informativo. Deve spiegare cosa offri, cosa c’è per loro e perché dovrebbero interessarsi.

     

  • Testa e ottimizza: è importante testare il messaggio prima di inviarlo a tutti i destinatari. In questo modo si può ottimizzare il messaggio per ottenere migliori risultati.

Impara a leggere i numeri perché saranno la tua guida.

Nel campo email marketing devi controllare ad esempio: il tasso di apertura, il tasso di clic e il tasso di conversione. 

Prima ti ricordi di prendere dimestichezza con queste informazioni e prima sarai in grado di ottimizzare ogni tua singola azione online.

Lo so che scrivere non è una cosa che piace a tutti, ma alla fine di questo articolo trovi un pratico suggerimento per bypassare questa “Noia”.

Che poi nel momento in cui conosci quali sono i drammi del tuo pubblico ed i suoi desideri sai anche cosa gli passa nella testa… quindi in quel caso ti basterebbe trascrivere i suoi pensieri ed il gioco è fatto.

#7 - Implementa la Pubblicità a Pagamento e valuta quale piattaforma utilizzare piuttosto che usarle tutte e non venirne manco a capo

implementa la pubblicità a pagamento


Non è una cosa che suggerisco di fare subito, ma che sicuramente suggerisco di fare al momento opportuno, questo sì perché rappresenta un modo efficace per raggiungere un pubblico target specifico e aumentare la visibilità del prodotto o del servizio che si offre. 

Questo è innegabile.

Tuttavia, è importante valutare attentamente la piattaforma che si sceglie per la pubblicità a pagamento, poiché ognuna ha caratteristiche uniche e può essere più o meno adatta ai propri obiettivi di marketing.

Ad esempio, se il tuo obiettivo è raggiungere un pubblico che è già alla ricerca di una soluzione ad un suo problema, una piattaforma di pubblicità come Google AdWords potrebbe essere la scelta ideale. 

Se, invece, hai a che fare con un pubblico che non sa di avere un problema ma potrebbe essere stuzzicato da una pubblicità che lo incuriosisce per avere maggiori informazioni, allora l’utilizzo delle Facebook Ads potrebbe essere la strada migliore.

Ad ogni modo la scelta della piattaforma dipende anche dal target in questione, e da quello che proponi.

Non c’è una risposta univoca che va bene per tutte le situazioni.

Inoltre, è importante valutare i costi associati alla pubblicità su ogni piattaforma, in modo da scegliere quella più adatta al tuo budget. 

Evita di innescare una situazione di “lotteria” perché fare business online con successo lo si riesce a fare utilizzando le giuste strategie di marketing by Mik Cosentino.

E’ semplice se si seguono le giuste istruzioni, ma può diventare deleterio se si fa di propria iniziativa.

Molto dipende anche dal punto di partenza in cui uno si trova.

Non andare alla cieca e non fare di testa tua.

Valuta attentamente quanto ti ho condiviso perché per ottenere il massimo dalle pubblicità a pagamento serve la giusta strategia ed il giusto approccio mentale.

Se mancano questi… a poco ci fai.

#8 - Ottimizzazione dei contenuti per la SEO per fare Business Online nel 2023


L’ottimizzazione dei contenuti per la SEO (Search Engine Optimization) è un aspetto importante del
marketing digitale che mira a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca come Google. 

Il suo obiettivo è quello di aumentare la quantità e la qualità del traffico organico verso il sito, il che può aumentare la visibilità del marchio e la quantità di conversioni.

Per ottenere un’ottimizzazione dei contenuti efficace, è importante considerare alcune metriche. 

Ad esempio, le parole chiave sono un fattore importante per l’ottimizzazione dei contenuti, poiché aiutano i motori di ricerca a capire di cosa tratta il contenuto. 

Inoltre, è importante considerare la qualità del contenuto, inclusa la sua leggibilità e l’uso di immagini e video.

Un aspetto che si deve assolutamente considerare è che l’ottimizzazione in chiave SEO richiede tempo e pazienza.

Non è possibile ottenere risultati immediati, ma richiede un impegno costante e un’analisi continua dei dati per capire cosa funziona e cosa no.

Pure con il mio blog che stai consultando adesso c’è voluto del tempo per posizionarlo bene online su Google su alcune specifiche Keywords.

Il segreto sta tutto lì: nelle parole chiave.

E per iniziare ad avere un’idea dell’ottimizzazione dei contenuti, bisogna ricordarsi del proprio pubblico target, di chi siamo noi e di cosa vogliamo offrire alle persone che ci sceglieranno.

Senza un giusto recap di queste informazioni sarà piuttosto complicato riuscire a creare i giusti contenuti ottimizzati in chiave SEO.

Ma ascoltami quando ti dico che non devi partire da qui se non hai ancora una tua presenza online.

Ha senso considerare la SEO nel momento in cui hai già uno storico o comunque c’è una pianificazione strutturale da portare a termine, altrimenti davvero, ci vuole molto tempo e costanza prima di vedere risultati concreti.

Io te lo sto condividendo come titolo informativo ma c’è un grande lavoro dietro, sul serio.

Quindi se il tuo obiettivo è aumentare le vendite, le conversioni e la tua visibilità grazie alla SEO… auguri!

E’ fattibile, sì… ma è un lavoraccio!

Ecco perché se vuoi una strada più MIRATA che ti può permettere di reggere il gioco nel lungo periodo, allora ti invito a dare un’occhiata QUI >>

Potrai renderti conto di un pratico strumento che ti tornerà molto utile nel fare business online in questo 2023 potendo essere al passo con i tempi ed anzi… pure di più.

Guardalo e fammi sapere poi che ne pensi!

#9 - Monitoraggio e Analisi dei risultati senza rischiare di andare alla cieca e perdere grip

l'importanza dei kpi nel business online


Il monitoraggio e l’analisi dei risultati sono parti fondamentali di qualsiasi
strategia di marketing. Senza di essi, è difficile capire se una strategia sta funzionando e, se non sta funzionando, come migliorarla.

Per evitare di andare alla cieca e perdere grip, è importante utilizzare strumenti di analisi dei dati che possono aiutarti a monitorare e valutare i risultati delle tue campagne. 

In uno dei nostri programmi formativi più storici di sempre abbiamo condiviso un foglio Excel con i dati che si devono monitorare OGNI GIORNO per avere un cruscotto sempre preciso e mirato della situazione del tuo business evitando di prendere decisioni che potrebbero compromettere tutto quanto.

A proposito di questo ne ho parlato in questo video che ti suggerisco di vedere:


Oltre a questo è importante definire gli obiettivi della tua campagna in modo chiaro e misurabile e stabilire KPI (Key Performance Indicator) specifici per ciascuno di questi obiettivi. 

Questo ti aiuterà a concentrarti su ciò che conta davvero e a capire se stai raggiungendo i tuoi obiettivi oppure no, trovando anche le soluzioni correttive.

Conclusioni e considerazioni personali


Wow… è stato davvero un articolo piuttosto lungo costruito intorno a 9
strategie di marketing per fare business online con successo nel 2023.

Si tratta di strategie che io stesso ho utilizzato dall’inizio del mio viaggio nel mondo online e che sto continuando ad applicare pure oggi.

Ti basta osservare le mie mosse nei vari social network ed in quello che ho condiviso in questo contenuto per renderti conto del perché ho menzionato proprio queste.

Pure chatGPT me le conferma, guarda qui:

strategie marketing mik cosentino chatgpt


Ormai si sa che questo tool sta spopolando parecchio ed anche questo articolo è un IBRIDO, scritto per 1/4 dall’intelligenza artificiale e dal resto da un umano che ha revisionato il contenuto espandendolo e rendendolo fruibile al nostro pubblico.

Ovviamente il target (e l’angolatura utilizzata) è un pubblico curioso di capire come deve muoversi online e come può trovare un valido alleato in uno strumento che non è chatGPT ma ULAMA.

Questo 2023 sarà segnato da importanti upgrade che faremo al suo interno ed il mio suggerimento è quello di capire più da vicino qual è il percorso che più si addice a te a seconda del livello in cui ti trovi.

Poi in uno dei prossimi articoli andremo più a fondo in maniera tecnica su qualche tema emerso in questo contenuto, ma ci tenevo a ribadire la mia coerenza con quanto trattato in questo contenuto.

Fai ciò che sei in grado di gestire.

Se ad oggi avresti difficoltà nel portare avanti più fronti, non farlo.

Parti da uno, dominalo e poi passa al successivo.

Ascolta Zio Mik e non te ne pentirai.

Quando è bene partire da un Video Corso e quando con delle Coaching – le Novità del 2023 by Mik Cosentino

i video corsi nel 2023

In realtà una cosa che non ho detto nel titolo di questo articolo è questa: quando è bene NON partire proprio.

Ci sono diversi contesti in cui è altamente SCONSIGLIATO iniziare il viaggio nel mondo del business online perché sono presenti molti ostacoli che se non considerati e sottovalutati potrebbero dissuadere chiunque dall’entrare in questo modello di business e finire per dire “lo sapevo non fa per me”.

Creare un video corso online nel 2023 è facile se utilizzi un semplice ed innovativo strumento: ULAMA.

Al momento non ho idea di quale sia il tuo punto di partenza, cosa sai del business online, o quale sia la tua professione.

Ecco perché la cosa che ti suggerisco di fare è di scegliere il tuo percorso cliccando qui >>

Ti aiuterà a capire cosa è giusto prendere in considerazione e cosa è meglio lasciar stare.

Sai perché ti dico questo?

Non sempre partire con il video corso è la cosa migliore, ma puoi sfruttare la creazione di una tribe per fare delle masterclass o delle coaching di gruppo qualora tu ne avessi la possibilità.

Ma prima che ti si illuminino gli occhi inutilmente, permettimi di essere completamente onesto e sincero con te.

  • se sei la classica persona che si aspetta di fare soldi facili guadagnando online senza fare nulla, qui sei nel posto sbagliato
  • se non hai mai approfondito un’abilità particolare o non hai niente da poter proporre ad un pubblico di persone, a meno che tu non voglia metterti seriamente in discussione, lascia perdere la lettura di questo contenuto
  • se punti sempre il dito contro lo strumento utilizzato e mai a chi lo usa, lascia perdere (se non hai capito il senso di questa frase è un motivo in più per smettere di seguirmi)
  • se non sei disposto a fare le dovute ricerche per capire se quello che vuoi proporre online avrà seguito, allora lascia perdere

Il punto è proprio questo: quando ci si propone online si pensa subito al video corso ma nel 2023 c’è anche altro


Mi spiego meglio.

I video corsi ci sono stati, ci sono e sempre ci saranno perché in diverse nicchie di mercato sarà richiesta la loro implementazione.

Ma non è possibile fare un video corso su come si allacciano le scarpe, a meno che non siano scarpe così di nicchia che serve un video corso a pagamento per far capire questa banale esecuzione.

Anche perché se servisse un video corso per allacciarsi le scarpe… beh mi farei un paio di domande.

Il punto è esattamente questo: quali sono le necessità delle persone in una nicchia di mercato ben specifica.

A chiunque piacerebbe crearsi un video corso online in cui può:

  • avere pagamenti ricorrenti senza fare nulla (anche se è vero in parte)
  • avere sempre nuove persone entranti interessate a voler consumare i contenuti messi a disposizione
  • incassare soldi senza dover entrare nella logica del “tempo per denaro” (il passive income piace a tutti!)

Ma la “triste” e sacrosanta verità è che non è possibile ottenere questo risultato in tutte le nicchie, e per di più non è possibile raggiungerlo sempre.

Ecco perché creare video corsi online nel 2023 non deve essere una “destinazione”, bensì solamente un “passaggio”, un qualcosa in più che giustifica il valore di quello a cui un pubblico target può prendere accesso.

I video corsi in sé e per sé senza:

  • un affiancamento
  • un supporto
  • una presenza da parte di trainer o coach
  • un senso di appartenenza

Non hanno motivo di esistere.

Ad oggi se crei un Video Corso devi pensare in modo completamente diverso e te lo rivela Mik Cosentino

video corsi mik cosentino

Inutile dirlo che la parola video corso è stata utilizzata e abusata anche troppo in questi anni e molte persone hanno creato video corsi anche su materie che non avevano il minimo senso.

Non faccio nomi e lascio perdere per non creare imbarazzo.

Il punto è che un video corso nel 2023 per poter essere longevo deve avere alcune caratteristiche:

  • deve rispondere alle necessità del target
  • conosco qual è il mio target?
  • so cosa desidera veramente?
  • il video corso, come risoluzione ai suoi problemi, è la soluzione più indicata?
  • il video corso permette di vivere un’esperienza di studio e approfondimento unica nel suo genere tale da rendere giustificato il suo acquisto?

Ma per di più…

Io so quali sono i passaggi che una persona (il mio target) dovrebbe fare per raggiungere la situazione desiderata?

So qual è la situazione desiderata?

E’ possibile raggiungerla con un video corso?

Quello che ho intenzione di impacchettare come video corso, ha senso di esistere o potrei organizzarlo in “group coaching” o semplici sessioni di coaching individuali?

Questa è la domanda delle domande alla quale tu è bene che dai risposta, altrimenti corri il serio rischio di farti dei viaggi mentali sulla creazione di qualcosa che non ha motivo di esistere.

Ecco perché è bene che ragioni su questi aspetti, e CLICCANDO QUI >> hai un pratico aiuto nel comprendere qual è la soluzione migliore per te.

Sul serio.

Mik ma io non so fare coaching o non ho idea di come procedere… mi aiuti?


Premetto che non sono un business coach.

Quindi se vuoi una risposta che sia di questa “natura” puoi cercare online altri professionisti che hanno un approccio più “accademico”.

Io sono sempre stato riconosciuto come il “marketer ribelle” e sempre lo sarò. E’ nel mio dna e ribolle nelle mie vene.

Pertanto non posso rinnegare me stesso.

Questo però non vuol dire che anche il mio approccio al “coaching” sia spartano e non segua una logica ben precisa.

Io mi sono fatto “su strada” e quello che ho compreso essere di grande efficacia l’ho applicato da subito affinandolo nel tempo continuando a portarmi ad oggi bellissimi risultati.

Il segreto per fare coaching efficace (e che non si limita a dispensare consigli) è nel:

  • individuare la situazione della persona
  • capire perché ha una dinamica di stallo
  • rendersi conto se è risolvibile e in quanti passi
  • comprendere se noi siamo la persona giusta per lei
  • comprendere se in passato ha provato a risolverla con o meno successo
  • valutare se ci sono stati degli ostacoli/influenze esterne che hanno bloccato la persona
  • capire se la persona vuole risolvere la situazione (alcuni utenti preferiscono restare dove si trovano piuttosto che fare di tutto pur di vivere una situazione migliore)
  • evitare di dare già noi la soluzione d’azione alla persona ma farla arrivare con le giuste domande o deduzioni
  • suddividere in step e sotto step il raggiungimento del risultato monitorando ogni cambiamento

Detta così non è facile e bisogna fare dei test prima di trovare il giusto approccio ma anche quanto ti ho condiviso “sommariamente” deve esserti utile per capire se sulla base di quello che già stai erogando come prodotto o servizio esiste la remota possibilità di creare anche un affiancamento di coaching.

Ed in caso affermativo valutare come inserirlo.

Lo so che questo sembra essere “tempo per denaro”, ma è comunque un aspetto da valutare all’interno del tuo ecosistema di marketing.

Specialmente all’inizio per darti il giusto via per partire.

Ecco perché queste analisi ti permettono di capire se partire con dei video corsi, con delle coaching oppure non partire affatto nel 2023


Lo so, sembra essere un controsenso quello che sto dicendo perché non tiro acqua al mio mulino.

Il punto è che io non voglio minimamente tirare acqua al mio mulino perché preferisco rendere consapevoli le persone ed aprire gli occhi sul giusto percorso che potrebbe essere più funzionale al contesto che vogliono condividere online.

A prescindere che tu abbia idea di creare un video corso o di fare delle sessioni di coaching di gruppo, ti serve uno strumento capace di far vivere un’esperienza totalmente immersiva alle persone che si affideranno a te.

Ecco perché ULAMA >> a prescindere dalla tua esperienza e preparazione sul campo va benissimo.

Se hai già creato un tuo video corso online e stai erogando anche delle sessioni di coaching… potresti fare tutto in un unico posto senza doppi login, senza perdere le password e senza doverti ricordare gli strumenti da usare.

Con Ulama ne hai uno solo e quello rimane.

Chiaramente Ulama nasce come piattaforma di e-learning, quindi al momento non può essere utilizzata anche per fare i funnel, ma stiamo lavorando su delle funzionalità che in questo 2023 lasceranno a bocca aperta molte persone.

Specialmente nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale utilizzata come assistente virtuale sempre attivo e presente h24.

Questo aspetto rappresenta una grande e notevole rivoluzione perché potrà permettere ai tuoi corsisti di ricevere un supporto IMMEDIATO senza dover attendere un solo minuto e soprattutto in qualsiasi momento della giornata.

Ma tu non devi prendere ULAMA solamente perché ha queste funzionalità e non vuoi fartele scappare quando un domani aumenteremo i prezzi di accesso.

Non è questo ciò che ti deve interessare, specialmente se parti da zero.

Se invece hai un business già avviato o una tua presenza online e ti stai rendendo conto che poter fare ordine e quindi creare una community di utenti in un unico posto che riceve assistenza, formazione e supporto… fai bene a farci una ragionata sopra.

Ma se parti da zero quello che devi considerare è: qual è la tipologia di persone che posso aiutare?

Perché dovrei aiutarle?

Chi già c’è che sta erogando qualcosa di simile?

Perché dovrei farlo io?

Cosa ho di diverso rispetto agli altri? (non può essere solamente Ulama)

Quindi comprendi bene che la creazione di un video corso nel 2023 non è un qualcosa che al pubblico interessa a prescindere.

Alle persone ad oggi interessa capire come poter risolvere un problema che hanno – se questo avviene anche in poco tempo, meglio ancora!

Quindi il mio suggerimento per te in questo articolo è di riflettere su come partire a crearti un tuo business di informazioni online, prima fai le dovute ricerche perché come ti ho detto, non tutto può essere “digitalizzabile”.

E qualora ti trovassi in questo contesto puoi comunque valutare di “vendere” ad altri l’utilizzo di quello che invece può offrire Ulama a chi ne potrebbe trarre beneficio.

In fondo guadagnare online sfruttando le nuove tendenze di mercato non è sbagliato e tu fai bene a considerarlo.

Ma fallo sempre con cognizione di causa, altrimenti corri il rischio di non capirci una fava e questo non va affatto bene.

Alla tua prosperità,

Mik

PS. Nel titolo di questo articolo ho condiviso il fatto che a volte è bene anche non partire proprio online piuttosto che fare qualche timido tentativo.

Tutto parte dall’analisi di mercato, della concorrenza e di quello che potresti offrire tu in quella nicchia.

Una volta compreso questo allora si valuta come procedere ma ti ricordo che Ulama può essere utilizzata anche come piattaforma per fare coaching o gruppi di coaching oltre che come contenitore di video corsi.

Allarga le tue vedute e decidi come vuoi iniziare >>

Potresti rimanere piacevolmente colpito dalle scoperte.

E’ possibile Creare un Business di Video Corsi profittevole nel 2023? Sentiamo il parere di Mik Cosentino

business di video corsi profittevole ulama

Era da un po’ di tempo che non scrivevo un articolo di pugno, ma in questi ultimi mesi sono stato preso da molti lavori e progetti che mi hanno assorbito completamente.

Ma ora che sono riuscito a ritagliarmi un po’ di tempo da dedicare al blog, eccomi qui con un NUOVISSIMO articolo bello caldo su un tema piuttosto rovente: business di video corsi.

E’ risaputo che ho creato un impero in questa nicchia.

Come me ci sono state molte altre persone che si sono spinte a riguardo ma quando tutto sembra essere ormai scontato, è proprio lì che bisogna innovare.

Il business del digital marketing, marketing online o come meglio preferisci chiamarlo, è in continuo mutamento e individuare cosa richiede il pubblico di riferimento non è nemmeno più di tanto facile.

Questo è uno degli aspetti che ho deciso di condividere in un webinar veramente approfondito al quale puoi iscriverti GRATIS cliccando il pulsante qui sotto.

Possiamo dire che il 2022 è ormai finito, quindi il mio pensiero è già proiettato nel prossimo anno e se mi segui da un po’ di tempo dovresti sapere che il miglior anno di sempre lo inizi a costruire proprio nei mesi finali dell’anno in corso.

Ovvero Novembre/Dicembre.

E’ in questi frangenti che determini l’andamento del tuo domani.

Quello che farai (o non farai) in questi mesi conclusivi del 2022, sanciranno le sorti del tuo business online.

Anche perché se tu sei qui a leggere questo articolo è perché sei interessato a questi temi.

Quantomeno dovresti essere un:

  • coach
  • imprenditore
  • consulente
  • creatore di corsi

Insomma chiunque ha interesse a creare un programma formativo con l’obiettivo di aiutare una nicchia specifica a raggiungere un risultato specifico.

Ma prima di entrare nel vivo del discorso, permettimi di anticiparti cosa vedremo insieme:

Infatti quello che voglio dirti ora è esattamente questo:

Per creare un business profittevole di videocorsi devi sapere se c’è mercato


Non ha senso realizzare “qualsiasi” cosa senza aver prima fatto delle adeguate analisi.

Sul serio.

Quando sento dire persone che:

  • non riescono a vendere;
  • non riescono ad attrarre persone al loro progetto;
  • non trovano utenti interessati a quello che propongono…

Spesso il problema non è mai da ricercarsi nello strumento che utilizzi ma in quello che dici per veicolare il messaggio.

  • Saper vendere (al telefono o anche in video);
  • Saper utilizzare la persuasione scritta;
  • Saper generare traffico organico o a pagamento;
  • Saper dirigere un flusso di persone nell’acquisto di un prodotto o servizio;

Sono competenze che ad oggi non possono essere MINIMAMENTE trascurate.

O lei sai, o altrimenti rimani tagliato fuori.

Purtroppo (o per fortuna) le conoscenze “minime necessarie” per farsi spazio sul web sono “aumentate”, nel senso che devi avere un’infarinatura di tutto quanto per capire anche cosa sta succedendo all’interno della tua nicchia se vuoi prosperare creando un business di informazioni.

E in merito a questo aspetto, io Mik Cosentino ho alcune considerazioni da farti.

Business di Videocorsi: Se la tua OFFERTA non è SECSY (lol) non aspettarti che il pubblico ABBOCCHI

offerta business di video corsi profittevole


Puoi creare anche i video più fighi del mondo ma se poi la tua offerta non è per niente “attraente” per il pubblico a cui è rivolta… non aspettarti vendite a catinelle.

C’è un modo ben specifico per capire se la tua offerta è realmente sexy per il pubblico in questione e ne ho parlato assai nel WEBINAR gratuito a cui puoi accedere cliccando qui >>

L’offerta si basa sul target.

Viene circoscritta all’interno di un mercato.

E dipende dalla “promessa” che fai.

Hai mai analizzato l’offerta che proponi (ammesso e concesso che tu ne abbia una)?

Sul serio: sii completamente onesto e sincero con te stesso.

Non me ne viene nulla “girare intorno” a questi temi.

Ecco perché vado dritto al punto.

Infatti devi sapere che la tua OFFERTA deve basarsi su alcuni pilastri fondamentali. Altrimenti il motivo di mancate vendite, potrebbe dipendere anche da questi aspetti.

  • è RILEVANTE?

Sul serio.

Quello che proponi è rilevante per un pubblico di persone oppure anche se viene sottoposta agli occhi del giusto pubblico, questo la schiva?

Perché se così fosse, allora siamo di fronte ad un grande problema.

Per rilevante s’intende qualcosa che ferma l’attenzione del pubblico su quello che sta leggendo e vedendo.

Non deve avere solamente uno sconto notevole.

Anche perché non è mai SOLAMENTE questo che motiva le persone.

Anche perché se così fosse, poi avresti altri problemi sulla tipologia di persone che acquistano (qui sarebbe da aprire un discorso che non finirebbe più ma poi valuteremo come e quando argomentarlo).

  • è SFIDANTE?

Un aspetto che la maggior parte delle persone non tiene mai abbastanza in considerazione è la sfida verso il cliente.

Per creare un messaggio di marketing e quindi di vendita che sia realmente accattivante è quello di fare “promesse” che in qualche modo sfidano la persona a dire: fammi vedere se è realmente fattibile.

Nel senso: quello che scrivo stuzzica la persona al punto tale da capire che lì c’è qualcosa di realmente interessante, così interessante che forse non è nemmeno possibile da raggiungere?

Pensaci.

Se è qualcosa di rilevante ma anche sfidante, l’utente davvero interessato entra nell’ottica di volerne capire di più perché si sente attratto da quello che trova condiviso.

Come puoi riuscire a creare un’offerta irresistibile?

  • ha una SCARSITA’ evidente?

Anche qui, non deve mai trattarsi di una scarsità “di circostanza”, dev’essere qualcosa che fa sentire “esclusa” la persona.

Questa è una delle leve di vendita che influenza il pubblico a prendere una posizione a riguardo.

Si tratta di una delle leve primordiali sul fatto che quando c’è una scarsità di beni evidente ma c’è un gruppo di persone piuttosto ampio che è realmente interessato o stimolato all’acquisto… ecco che il desiderio aumenta.

Ma come dicevo pocanzi, non è sufficiente dirlo.

Deve essere giustificato e deve essere soprattutto credibile.

Ci sono dei modi ben precisi per capire come creare un’offerta irresistibile anche se parti da zero, anche se non sei ancora abbastanza conosciuto ed anche se fino ad oggi le hai provate tutte ma con scarsi risultati.

Parte del successo nel mondo della vendita, dipende anche dall’offerta e dai suoi pilastri.

Se qualche aspetto viene omesso… poi è un bel problema.

Business di Video Corsi: quando ha senso crearlo e quando no


Anche qui… non tutte le idee possono essere monetizzabili.

Bisogna fare un’indagine di mercato – senza dover pagare quattrini ed è necessario individuare la giusta offerta o proposta di vendita.

Il punto qual è in tutto questo?

Che se:

  • non conosci te stesso;
  • non conosci la concorrenza;
  • non conosci il target;
  • non conosci il mercato;

E’ impossibile anche solamente immaginare di creare un business profittevole di video corsi nel 2023.

Ad oggi c’è molta competizione a riguardo e se non si analizza la situazione dalla giusta prospettiva, poi si corre il rischio di mettere attenzione e focus su qualcosa che il pubblico non vorrà mai e poi mai comprare.

Ecco perché prima di creare un business di video corsi devi:

  • vedere se c’è già qualcun altro che sta proponendo con successo quello che vorresti proporre tu;

  • qual è il pubblico a cui viene rivolta l’offerta;

  • come viene proposta la vendita/servizio;

  • scoprire se c’è qualche gruppo in cui si argomentano dei dubbi, perplessità su quelle che sono difficoltà del target nel raggiungere la situazione desiderata;

  • misurare la richiesta di quello che vuoi proporre o che potresti proporre.

Quest’ultimo aspetto potrebbe sembrare quello più difficile da individuare ma ti aiuta a renderti conto se spendere tempo verso questa direzione o meno.

Anche perché poi una volta definito questo, bisogna considerare anche gli strumenti necessari alla creazione del tuo business di video corsi.

  • Ammesso e concesso che ci sia richiesta sul mercato.

  • Ammesso e concesso che si farà una “validazione” della proposta formativa.

  • Ammesso e concesso che ci sono persone disposte e disponibili ad affidarsi a te.

Poi bisogna pensare anche a come fargli vivere un’esperienza di studio/formazione unica nel suo genere.

E qui mi allaccio ad un aspetto che già anni fa avevo trattato.

Nel business dei video corsi profittevoli l’esperienza utente deve essere messa al 1° posto

esperienza utente business di video corsi profittevoli


Se ricordi, anni fa avevo iniziato a diffondere questi temi facendo capire quanto fosse vitale la gamification, i premi e tutta queste serie di riconoscimenti nel momento in cui una persona entrava in contatto con informazioni nuove che le avrebbero portate a:

  • una consapevolezza rinnovata;
  • più vicino alla situazione desiderata senza rischiare d’incappare in qualche trappola/ostacolo di percorso;
  • comprendere come applicare con successo le informazioni condivise;
  • essere contenti di quanto comprato riuscendo a rendere nullo/superfluo l’investimento con il raggiungimento di nuovi risultati;

Ecco perché creammo una nostra piattaforma proprietaria in cui far vivere l’esperienza UNICA a chi entrava in contatto con InfomarketingX.

Ad oggi quell’azienda esiste ancora ma sotto una nuova veste.

Infatti abbiamo preso il meglio di quello che abbiamo creato aggiungendoci alcuni aspetti che a mio avviso sono VITALI.

Rendere INUTILE l’utilizzo di qualsiasi altra piattaforma mettendo TUTTO quanto ciò che serve per la creazione di un business di video corsi profittevole all’interno di una piattaforma All-In-One come Ulama.

Sicuramente ne avrai sentito parlare o forse no.

Ad oggi le persone sono sempre molto sottoposte a stimoli, distrazioni, notifiche ecc che se creo un video corso dove però per l’assistenza ho bisogno di:

  • gruppo facebook;
  • zoom per la classi virtuali;
  • supporto clienti tramite email;

E quindi l’utente deve passare sempre da una piattaforma all’altra… rischia di perdersi nel viaggio di trasformazione.

Ecco che in questo caso ULAMA rende tutto molto più semplice ed efficace perché è la piattaforma Tutto-in-Uno per coach e creator che vogliono far crescere la loro community, creare programmi formativi e monetizzare il proprio sapere con semplicità.

Pertanto il mio invito è quello di prenderti 3 orette di tempo per scoprire:


Questo Webinar GRATIS è per Imprenditori Digitali, Consulenti e Creatori di Corsi…

Pertanto se non l’hai ancora fatto REGISTRATI ORA cliccando qui >> e ascolta tutto quello che ho da rivelarti.

Perché non parlerò solo dell’importanza di utilizzare ULAMA come piattaforma all in one, ma anche:

  • come creare un’offerta irresistibile e i suoi pilastri portanti (alcuni te li ho già spoilerati in questo articolo);
  • l’importanza del mindset e i passi da fare per diventare una persona completamente nuova pronta a fare soldi grazie al business dei video corsi (trascurare questo aspetto ti fa perdere vagonate di quattrini);
  • come puoi capire il mercato facendoti delle semplici domande (unite poi ad un’applicazione sul campo – qualche estratto del copywriting);
  • quali sono i passaggi necessari partendo da zero fino alla scalabilità del tuo business di video corsi online.

Un aspetto che la maggior parte delle persone lì fuori dimentica è creare il terreno fertile per avere un business scalabile.

Ma per generarlo ci devono essere dei giusti prerequisiti.

Senza quelli è praticamente IMPOSSIBILE.

Pertanto registrarti al webinar così ti rendi conto se la situazione può fare per te o meno.

Mi dispiace essere “crudo” ma come dicevo nelle pagine precedenti, non sempre tutte le idee possono essere monetizzabili e non tutte le persone che si affacciano al mondo del business dei video corsi se la sentono d’intraprendere questo viaggio.

Quindi metto le mani avanti perché non voglio indurre la benché minima delusione.

Fare soldi attraverso il digital marketing non è per tutti.

Questo è un dato di fatto, altrimenti la maggior parte delle persone lo farebbe, non credi.

 

Al tuo successo,

Mik 

Il Futuro dei Consulenti High Ticket nel 2022 ed oltre | le 5 Previsioni di Mik Cosentino

consulenti high ticket

(tempo stimato di lettura: 20 min)

Chiariamo subito una cosa: non sono un meteorologo.

Sono un marketer, un imprenditore ed un consulente high ticket. Quanto appena scritto non vuole essere un incipit di una barzelletta: è un dato di fatto.

Ho iniziato la mia carriera nel mondo online dal lontano 2015 creando Accademia del Network Marketing – puoi vedere pure sul mio profilo facebook le foto di all’epoca (un po’ imbarazzanti ma da qualche parte si deve pur cominciare? 😅).

A seguire mi sono avvicinato al mondo dell’imprenditoria creando appunto Clienti a Costo Zero (ad inizio 2016) la cui promessa era quella di creare una macchina attira clienti che liquidasse da subito i costi pubblicitari per andare poi a profitto con offerte in back-end.

E da lì ho iniziato ad espandere la mia crescita entrando anche nel mondo della consulenza creando il mio primo Mastermind High Ticket a Liberati dalle Catene nel 2017 che ha dato il via a tantissimi casi di successo che puoi trovare anche qui nel mio blog.

A seguito di questa mia presa di posizione, ci sono stati svariati professionisti o realtà che mi hanno contattato in privato per fare consulenze private, e sta cosa l’ho spesso ribadita nei miei video su YouTube – quindi è tutto alla luce del sole.

Per poi nel 2018 creare il primo prodotto ad alto costo venduto in automatico con un webinar funnel.

E ad oggi espandiamo la nostra scalata mettendo attenzione a ciò che rappresenta l’esigenza del mercato: il consulente high ticket.

Non si tratta di  un semplice consulente qualsiasi, ma un consulente di un certo spessore.

Ma prima di giungere a conclusioni affrettate vediamo di fare chiarezza su alcuni aspetti perché quanto ho condiviso potrebbe sembrare un’autocelebrazione ma in realtà rappresenta un dato di fatto che è bene rimarcare per ricordare alle persone che magari mi conoscono da poco (ma anche chi mi conosce da sempre) di sapere che quello che condivido non è campato per aria ma ha una sua logica e “spessore”.

Una cosa che ho preso come abitudine nel tempo – specialmente in questo contesto del digital marketing – è stata quella di analizzare sempre il mercato (ciclicamente) ed i suoi andamenti perché mi permettono di avere sempre uno sguardo “analitico” al contesto senza essere presuntuoso nel dire frasi come “ma secondo me…”

I secondo me vanno bene se sono supportati da dati oggettivi che confermano una propria teoria.

Diversamente da questo, senza la giusta esperienza sul campo, difficilmente si possono fare previsioni.

Ed eccoci qui in questo nuovo articolo in cui ho deciso di condividere le 5 previsioni sul futuro dei consulenti high ticket nel 2022 (ed oltre).

Potrebbe sembrare piuttosto insolito che io condivida questo genere di informazioni ma ci tengo a ricordare una cosa che condivisi all’interno del nostro programma formativo ad alto costo Infomarketing Lifestyle già da quando venne creato (era il lontano 2018).

Guarda questa foto:

consulenza


E’ lo stesso discorso che già facevo nell’articolo precedente a questo riguardo il
marketing organico.

Tutto quello che sto dicendo in questo periodo storico riguardo il Marketing Organico e i Consulenti High Ticket sono dinamiche che in parte stavo già accennando anni e anni or sono.

L’unica differenza rispetto ad oggi è che il mercato all’epoca non era pronto nel ricevere un certo tipo di “informazioni”.

Mentre oggi, complice la pandemia che ha innalzato il numero delle persone che si sono avvicinate al digital marketing, ad oggi non è così facile ed immediato farsi spazio nel mondo online – nel senso che c’è maggiore competizione e minori possibilità di vincere la battaglia (anche se con il giusto metodo, è comunque possibile).

E a fronte di una difficoltà, ci può essere sempre una giusta soluzione da presentare – anche qui, non mi sto inventando nulla di nuovo. Mi limito a riportare in maniera massiccia dei concetti che condividevo in misura “embrionale” già a tempo debito.

Ma entriamo nel vivo di questo discorso perché abbiamo molte cose di cui argomentare e che ti aiuteranno a:

  • fare chiarezza sul contesto di mercato attuale
  • quale posizione prendere in materia (e soprattutto SE prenderla)
  • cosa significa sfruttare il marketing organico nel modello di business dei consulenti high ticket
  • le difficoltà che potrebbero esserci e come superarle senza andare a casaccio nel business della consulenza

Partiamo con ordine:

#1 - Perché il consulente high ticket avrà seguito già a partire dal 2022

consulente 2022


Come dicevo poco fa, il modello di business della consulenza già era presente quando ho iniziato a vendere Infomarketing Lifestyle.

Il punto è che all’epoca le persone (ed in quel contesto di mercato) si basavano su:

  • come diventare un media buyer/social media manager
  • come vendere al telefono (poi ad alto costo)
  • come strutturare funnel di marketing snelli e che portassero clienti paganti (VSL)
  • come vendere in automatico ad alto costo (webinar funnel)
  • come creare un proprio business online partendo da una passione o competenza
  • come digitalizzare un ramo d’azienda o un’attività locale
  • e dinamiche affini

Quindi di fatto, la “consulenza” era già implicita in questo modo di fare – ma non come la si intende ora.

Mi spiego meglio.

All’epoca la consapevolezza delle persone riguardo temi come la vendita, la pubblicità online e la scalabilità, non erano così evidenti come lo sono adesso (ovviamente mi riferisco ad un pubblico che è “interessato” a questi concetti).

E a seguito della pandemia, molte persone si sono avvicinate al mondo del web marketing, aumentando la concorrenza e rendendo le possibilità di guadagno molto più “risicate”, nel senso che si è innescato un meccanismo di aumento di competitor, con molti contenuti condivisi ed un pubblico sempre meno interessato a voler approfondire certi argomenti.

In tutto questo si è verificata pure una cosa “bizzarra”, nel senso che il target di persone potenzialmente interessate a comprare online, si stancava di doversi sorbire funnel di email, video ed altre cose che tempestavano la propria casella di posta elettronica (per quanto fosse corretto farlo), arrivando ad avere una reale repulsione nei confronti della vendita o delle classiche sponsorizzate.

ATTENZIONE: non sto dicendo che ad oggi non funzioni più questo meccanismo. Sto dicendo che la difficoltà di attirare l’attenzione e l’interesse del pubblico è aumentata, rendendo il lavoro di noi marketer o imprenditori digitali/consulenti molto più “arduo” (per così dire).

Inoltre questo meccanismo ha portato anche a fare “pulizia” di tutti quei prodotti o servizi promossi online ma che poi non portavano le persone da nessuna parte, senza alcun risultato, senza alcuna soddisfazione economica… e a seguito di questo, se molti progetti si sono eclissati, altri sono esplosi.

Le persone non hanno smesso di voler guadagnare soldi online


Vogliono trovare un modo pratico, veloce e indolore per farlo.

Ma sanno che una situazione del genere è “idilliaca”, e quindi fino a quando non si presenta qualcuno con una forte promessa, tangibile, replicabile e credibile… le persone non cederanno i loro soldi facilmente.

E’ importante considerare questi aspetti perché come dicevo il mercato negli ultimi tempi è molto cambiato.

Ecco perché se non l’hai ancora fatto ti invito a metterti in lista d’attesa PRIORITARIA per qualcosa che permetterà a consulenti e coach di fare un grande salto di qualità sfruttando i tempi attuali.


C’è da fare chiarezza a riguardo perché sto continuando a vedere cose che pare essere allo sbando totale.

Si, avevo detto che le persone non amano leggere le email, non amano essere bombardate… ma dipende anche da chi dice cosa.

Dipende anche da quello che è il contesto.

Le persone non hanno smesso di leggere, semplicemente danno attenzione a ciò che dal loro punto di vista reputano importante.

E al momento, diventare un consulente high ticket è fondamentale in questo 2022 ormai verso la sua fine.

Vuoi avere qualche motivazione?

Eccoti servito:

  • le persone lì fuori hanno sempre meno tempo, e poter avere a che fare con qualcuno in grado di risolvergli dei loro problemi di scalabilità, di vendita, di gestione social o affini sarà vitale;
  • i corsi online saranno venduti sì, ma saranno molto più corti e dritti al punto. Continuare a vendere percorsi lunghi dove il pubblico ha sempre meno tempo a disposizione non è una cosa sensata da fare – mi riferisco alla user experience;
  • le persone cercano SOLUZIONI pratiche, veloci ed efficaci. Saper fare le giuste promesse e garantire il risultato sarà FONDAMENTALE – e dimmi: come puoi garantire un risultato senza un supporto personalizzato? Chiaramente devi essere capace, è ovvio.
  • Essere dei problem solver che ha la giusta soluzione ai problemi di mercato in una nicchia piuttosto che un’altra farà guadagnare terreno prezioso a chi coglierà l’opportunità.

Ecco perché il consulente high ticket sarà la professione di questo 2022 ed oltre – proprio per un cambio di paradigma avvenuto all’interno della nicchia del “Make Money”.

Ma questo aspetto non deve essere circoscritto solamente dentro il digital marketing, infatti all’interno di questo articolo capiremo più a fondo altri dettagli fondamentali.

#2 - Cosa vuol dire essere un consulente high ticket e come diventarlo

come diventare consulente

Riprendo la definizione inserita all’interno dello screenshot che ho condiviso all’inizio di questo articolo.

significato consulenza vocabolario treccani
Fonte: Vocabolario Treccani


Perciò se volessimo ridurre “ai minimi termini” questo concetto del “
consulente”, lo si potrebbe tradurre così:

Consulente: TU
Consiglio: quello che vendi
Pubblico: nicchia

Ora… con questo non voglio dire che da adesso in poi chiunque deve fare il consulente.

No. Voglio dire che sulla base di come si sta muovendo il mercato a fronte degli ultimi accadimenti che sono avvenuti in questi anni, il business della consulenza prenderà sempre più piede, anche perché il processo di acquisto e di acquisizione clienti è molto più snello rispetto ad altri modelli di business.

Ripeto: non sto condividendo niente di nuovo.

E’ il mercato, in questo preciso momento storico, ad essere pronto e maggiormente reattivo a questo genere di situazione.

Perciò entrare dentro questo “Business” è fondamentale se si vogliono cogliere importanti opportunità.

Condivido pure un aspetto che rischia di essere fortemente travisato.

La nicchia in cui opero è quella del digital marketing e “make money”, una nicchia in cui le dinamiche cambiano molto velocemente.

Pertanto se tu non sei una persona attenta al cambiamento, che non si adegua rapidamente e che non coglie queste opportunità per fornire pratiche ed efficaci soluzioni ad un pubblico altamente ricettivo… poi è normale restarne fuori.

E’ normale.

Perciò non mi venire a dire che si passa di “palo in frasca”.

E’ il mercato a dettare la velocità, e se ti rendi conto che a questa velocità non riesci a “gareggiare”… sei tagliato fuori.

Un po’ come accadeva quando nuotavo.

Il tabellone dichiarava il mio punteggio. Fine.

Qui vale lo stesso concetto.

Perciò se hai un minimo risentimento sulla base di quello che ho condiviso fino a qui… forse è bene rivalutare quello che ti piace fare e se sei pronto per diventarlo.

Il consulente high ticket è quel tipo di professionista che fornisce soluzioni all’interno di una nicchia di mercato ben specifica. 

Più velocemente lo fa e più riuscirà ad impattare con i suoi consigli nel business delle persone… e più ovviamente sarà pagato.

Anche qui: ci sono tantissime nicchie in cui si può entrare come “consulenti high ticket”. Ma chiaramente non basta mettere un prezzo alto e avrai la fila di clienti nel tuo contesto.

Si deve anche valutare quello che si sa fare, come lo si fa e che tipo di risultati si è in grado di portare in quel specifico contesto.

Pertanto l’analisi del target, dei suoi problemi, dei suoi bisogni, dei suoi desideri è FONDAMENTALE, e rappresenta uno dei protocolli che da sempre ho condiviso dentro Infomarketing Lifestyle.

Solamente che ad oggi il tutto è modellato nel business della consulenza.

Perciò te lo ripeto: se ad oggi sei interessato a capire come diventare un consulente high ticket in grado di offrire soluzioni e promuoversi nel modo corretto (perché pure questo è un altro aspetto da considerare) allora ti invito a scriverti in lista d’attesa perché stiamo per condividere qualcosa che stravolgerà il modello di consulenza 1 to 1.

#3 - Quali saranno i servizi maggiormente richiesti?


Scendiamo ulteriormente sul pratico.

Ah ovviamente siamo a metà di questo articolo, quindi se ti stai annoiando o non ti piace quello che sto mostrando… sei liberissimo di chiudere tutto e andare altrove (poi però non tornare con la coda fra le gambe quando vedrai i miei studenti ottenere risultati in brevissimo tempo – io ti sto avvisando ovviamente, poi vedi tu!)

Quello che abbiamo scoperto dall’inizio di questo articolo è che il consulente è quel professionista che condivide dei “consigli” che ovviamente mettono il cliente nella condizione di raggiungere dei risultati.

Non è che basta dare qualche consiglio “a spanne” e si possono richiedere parcelle da capogiro. No, non è così che funziona.


Quindi la prima cosa che devi fare se in questo momento non sei un “consulente”, è comprendere se può esserci la possibilità di prendere in considerazione questo tipo di professione all’interno di una nicchia specifica.

I consulenti che riescono a farsi pagare tanto sono coloro che sono dentro una nicchia specifica e risolvono un problema specifico con un metodo specifico e facendo ottenere dei risultati specifici.

Non sto dicendo cose nuove, ma è sempre bene ribadire dei concetti fondamentali perché la teoria che c’è alla base, quella rimane e quella funziona.

Se invece sei già all’interno del “business della consulenza” e hai anche a fuoco la tua nicchia, i suoi problemi, quello che gli puoi dare come soluzione… beh in tal caso bisognerebbe comprendere se già stai andando al massimo della potenza o c’è da rivedere qualche passaggio sia lato acquisizione clienti sia lato offerta economica e sia gestione dei risultati e task giornaliere.

Perché chiaramente il business del consulente high ticket, se non viene messo nella condizione di essere scalato, rischia di diventare una gabbia dorata per criceti.

E questo è un concetto che approfondirò a breve.

Pertanto se ancora non l’hai fatto, puoi metterti in lista d’attesa per quello che stiamo per dare vita proprio all’interno di questa nicchia, dissipando ogni dubbio sull’importanza di sapersi muovere nel modo corretto mettendo attenzione unicamente su ciò che funziona veramente.

C’è caos e persone allo sbando in questa nicchia. Doveva arrivare zio Mik a fare ordine (come al solito ovviamente).

Comunque i servizi più richiesti lato digital marketing che potranno svilupparsi nel 2022 ed oltre sono:

  • servizi di creazione contenuti per marketing organico
  • script per video da condividere su TikTok o YouTube
  • email marketing per aziende o professionisti che hanno costruito una lista di contatti nel tempo – o la devono costruire
  • servizi di coaching vendita per chi ha sviluppato una rete commerciale
  • servizi di coaching per un team coach
  • servizi di media buying/social media manager per piccole medie imprese
  • servizi di gestione community
  • servizi di editing video
  • gestione di ecommerce
  • servizi di copywriting per liberi professionisti, consulenti o aziende

Insomma tutti servizi che fino ad oggi sono stati promossi più o meno timidamente ma che da questo momento in poi avranno un impatto molto più grande.

Stiamo entrando nel business della consulenza laddove i meccanismi automatici stanno perdendo il loro “appeal”. Anche per il fatto che negli ultimi tempi ci sono stati repentini aggiornamenti delle piattaforme social più in voga, e se si è da soli a gestire tutto, si fa veramente fatica a stare al passo. Per non parlare poi del cambio di paradigma avvenuto appena post pandemia (ne ho parlato pocanzi).

Ecco perché entrare all’interno di questo modello di business permette di gestire meno cavilli tecnici, far funzionare i protocolli di lavoro e far ottenere risultati concreti alle attività in gestione.

Questo è ciò che prenderà sempre più piede online, in modo particolare nel digital marketing – ma anche in altre nicchie accadrà, è solo questione di tempo.

Ecco che non sarà più di tanto necessario creare chissà quali strategie di funnel di marketing, cross-sell, up-sell ecc perché grandi risultati si possono ottenere anche con molto meno sforzo.

Lo ripeto: con questo non sto dicendo che il funnel non serve più. In certe nicchie servirà sempre, ma nel ramo della “consulenza”, c’è una nuova strada che deve essere assolutamente battuta.

#4 - Le migliori strategie per farsi spazio come consulente high ticket

strategie consulente high ticket


Avendo compreso che il business della consulenza high ticket diventerà la nuova frontiera (e lo sarà per lungo tempo), è bene tenere in considerazione anche come proporsi in modo efficace per raggiungere nuovi clienti e scalare anche la propria attività di consulenza in tempi relativamente brevi.

Chiaramente servirà un team, da soli non si può andare molto lontano, infatti si dovrà strutturare la propria attività a dovere ma questo è un argomento che vedremo tempo al tempo.

Ora voglio spendere due parole con te riguardo le strategie per farsi spazio come consulente high ticket (è sufficiente molto meno di quello che immagini).

Ne abbiamo parlato in uno degli articoli precedenti riguardo al marketing organico, ma non è ovviamente l’unica fonte di traffico per attirare l’interesse di potenziali contatti a quello che andremo a proporre.

Ovviamente si può sfruttare la pubblicità a pagamento ma se si sistemano i propri profili social nel modo corretto per attirare il pubblico che ci interessa… si può sfruttare in modo strategico ed intelligente la reach organica.

Si l’avevamo detto che i social stavano riducendo la visibilità organica ma in questo caso non serve creare una valanga di contenuti che poi non vengono presi in considerazione da nessuno.

No, non serve questo.

Giusto per darti una riprova di quello che ho appena detto:

Non è un post sponsorizzato, anche perché ne ho pubblicati pure altri, quindi li puoi vedere tranquillamente da te sulla mia pagina FB ufficiale 😉


Anzi, guarda in tempo reale come è aumentato in ORGANICO il numero dei commenti, condivisioni ecc.

Certo, “non si mangia” con quelli, ma intanto puoi sfruttare la potenza del marketing organico.

Perciò quello che serve è creare i GIUSTI contenuti che intercettano il giusto pubblico con l’obiettivo di farli interagire con quello che facciamo e che ci occupiamo senza essere percepiti come dei venditori di pentole.

E’ veramente un attimo iniziare a creare contenuti a più non posso senza una logica ben precisa dietro. L’esito: il nulla. Tanto sforzo che poi non porta a niente di concreto.

Ecco perché è VITALE conoscere le giuste strategie che ti permettono di sapere cosa dire prima, cosa dire dopo e cosa dire durante per suscitare interesse nel pubblico che abbiamo identificato.

C’è forse qualcosa che ti risuona familiare?

  • Giusta conoscenza del pubblico
  • Giusta conoscenza della nicchia
  • Giusta conoscenza del mercato
  • Giusta conoscenza della concorrenza

Al che a fronte di tutto questo si dovrebbe essere in grado di creare dei contenuti che siano ben mirati al pubblico che fa al caso nostro.

Ma non solo “i contenuti”, anche la tipologia di offerta erogata che fa breccia nel nostro target – spesso si sbaglia pure questo aspetto che vanifica anche le migliori intenzioni.

Ecco perché è importante curare qualsiasi dettaglio del proprio profilo social. E lo ripeto: ogni social ha le sue regole, quindi se non le tieni in considerazione rischi poi di vanificare ogni singolo sforzo.

Ok che questo è sfruttare unicamente la potenza del marketing organico, ma ad oggi le persone guardano, “spiano” cosa fanno gli altri e appena trovano qualcuno di interessante iniziano a ronzargli intorno e chiedono informazioni.

Ti suona familiare come cosa?

Se poi si innesca curiosità ed interesse ecco che si passa alla parte “commerciale” con contatti in DM (direct message) e si gestisce l’eventuale trattativa.

Capisco che tutto questo possa sembrare molto macchinoso e meno automatico, ma è quello che in questo periodo storico sta portando risultati – non lo dico perché sono un opinionista incallito, lo dicono i numeri che stiamo facendo continuando ad applicare (in maniera più massiva) la strategia organica – che poi seguirà la parte di pubblicità a pagamento per scalare ancora di più il business.

Fine. Un semplice gioco di numeri e strategia.

Ad ogni modo comprendi come tutto è diventato molto veloce e istantaneo?

Anche i funnel funzionano, per carità! Ma ad oggi la nicchia dei consulenti high ticket può raggiungere bei risultati se si sa muovere nel modo corretto.

E non importa se pensi che tutto questo non faccia per te, o se pensi che ti devi esporre sui tuoi profili e non sai come fare.

Sai perché non importa?

Perché abbiamo già pensato noi a tutto questo.

Se vuoi ricevere delle INTERESSANTI anteprime riguardo il modello di business delle mentorship 1 to 1, puoi metterti in lista d’attesa cliccando il pulsante qui sotto.

Si Mik voglio capire di più questa cosa dei Consulenti High Ticket!

Lo so che non ho fornito delle strategie per farsi spazio come consulente high ticket ma credimi se ti dico che è tutto molto più semplice di quello che pensi.

E davvero, non si tratta di fare spam.

Si parla di spam quando non c’è la ben che minima strategia.

Qui invece ci sono diverse strategie da utilizzare e quando le scoprirai… ti si illumineranno gli occhi, davvero!

#5 - Come impostare il giusto flusso di lavoro senza entrare nella ruota del criceto dorata

lavoro consulente high ticket


Questa dovevo dirla perché è probabile che qualcuno stia già pensando che questa faccenda dei
consulenti high ticket sia una trovata per farsi un culo a strisce, guadagnare soldi ma sono contrapposti al fatto di spendere “tempo per denaro”.

In una prima fase potrei anche darti ragione ma… hai pensato al fatto che io sto associando la cosa del consulente al fatto di essere high ticket?

Oppure l’hai saltata a piè pari perché tanto ormai viene utilizzata dappertutto?

A parità di “tempo per denaro” investito nel “legare” il proprio tempo ad erogare un servizio che porta RISULTATI… se per far ottenere un risultato ci impiego un tempo che il mio pubblico potrebbe essere invogliato a spendere anche belle somme di denaro perché gli levo un grattacapo… non credi anche tu che la cosa, a prescindere dal fatto che possa sembrare una gabbia dorata, abbia senso essere presa in considerazione?

Spogliati un attimo dai panni di colui che vuole fare soldi facili subito in modo automatico e prevedibile perché quei tempi, ormai, per certi versi sono finiti – in realtà non sono mai iniziati, perché per fare soldi utilizzando l’internet marketing ci vuole olio di gomito (tutto il resto io lo chiamerei in altro modo ma lasciamo perdere).

Ad ogni modo c’è la possibilità di ottenere risultati “prevedibili”; l’unica cosa è che ad oggi la modalità è lievemente cambiata.

Ma non è qui che voglio soffermare la mia attenzione.

A volte ci dimentichiamo completamente da dove veniamo e da dove siamo nati, dando per scontato che ad oggi c’è davvero un mondo di opportunità che anni or sono nemmeno erano presenti.

Cosa sto cercando di dire?

Non dare le cose per scontate.

Se dentro ad una nicchia di mercato è usuale associare l’erogazione di un servizio con un costo piuttosto alto… molto spesso vuol dire che ci sono state altre persone che prima di te hanno lavorato duramente per abbattere la precedente falsa credenza creandone una nuova più potenziante e abbastanza “accettabile”.

Il che ovviamente mette il cliente finale nel valutare “chi offre cosa”, sia a livello di prezzo ma anche di risultato “garantito” o comunque “prevedibile”.

Servono dei casi studio per poter avere la possibilità di vendere “ad alto costo”.

Non basta aggiungere uno zero a quello che offri se è la prima volta che lo offri e non sai se funziona o meno.

Proporre questo tipo di soluzioni non è nella nostra ETICA e non dovrebbe essere nemmeno nella tua.

Ecco perché a seconda del tuo punto di partenza, è importante impostare un flusso di lavoro, altrimenti il rischio di andare a braccio nella gestione dei clienti senza seguire degli step ben precisi rischia di farti percepire come colui che non sa cosa sta facendo – ed oggi questo non deve assolutamente accadere.

Per questo motivo ancor prima di “proporti” come un consulente high ticket è fondamentale avere dalla propria parte dei protocolli passo passo, già predefiniti che devi seguire alla lettera, perché sai che ti portano al risultato.

Sì perché da un lato devi seguire tu delle procedure nella giusta “promozione online” e dall’altro devi anche sapere come agire e gestire il cliente acquisito o che acquisirai, mettendolo nella condizione di raggiungere il risultato prefissato.

Ora la domanda è: quali sono i protocolli del consulente high ticket?


Per non entrare nella ruota del criceto dorata del consulente high ticket che trascorre le sue giornate a:

  • settare i propri profili social
  • creare contenuti di marketing
  • intercettare ed interagire con persone potenzialmente interessate
  • negoziare con quelli in target
  • fare l’onboarding, analizzare la sua situazione e seguire la giusta strategia
  • monitorare l’andamento dei suoi progressi
  • evitare ostacoli che potrebbero verificarsi nel raggiungimento del risultato
  • innescare un passaparola positivo che ti porta altri clienti
  • pensare di espandere il proprio team
  • delegare le giuste mansioni alle giuste persone
  • evitare di mangiarsi i margini dei profitti spedendoli in attività che non sono funzionali
  • creare un proprio funnel di acquisizione automatica oltre al marketing organico
  • gestire le campagne pubblicitarie
  • monitorare i KPI

Insomma ce ne sono di cose da fare, e tutto questo potrebbe spaventare dall’entrare all’interno di questa nicchia (seppur altamente redditizia).

Il segreto non è fare la lista delle cose da fare dalla sera alla mattina, ma sapere quelle piccole ma necessarie azioni che se le faccio mi portano al risultato.

E’ VITALE togliersi di torno la “perfezionite” perché quella non aiuta di certo, ed una volta compresi i flussi di lavoro, limitare al massimo le distrazioni.

Utilizzare anche dei “template” a livello di format video, stories e post come anche template per le pagine del funnel o anche delle email, è FONDAMENTALE per avere già una base da cui partire per realizzare i propri contenuti onde evitare di fare uno squallido copia ed incolla.

Ecco perché pure a questo abbiamo pensato visto che in sordina da molto tempo stavamo testando queste strategie e se ti metterai in lista prioritaria potrai ricevere un grande vantaggio nel capire come gestire al meglio queste dinamiche nel business dei consulenti high ticket.

Hai la nostra parola.

Scoprirai quali sono i giusti protocolli del consulente high ticket per raggiungere i risultati che desideri e che sono in linea alla tua persona e alle tue necessità.

Solo il minimo necessario che ti porta a risultato, garantito!

Oh se stai già pensando: eh ma se tutti adesso si mettono a fare i consulenti high ticket… saremo comunque punto e a capo con l’acquisizione dei lead o potenziali clienti…

E tu pensi che tutti si fionderanno dentro questa nicchia?

C’è tempo, e ovviamente chi entrerà dentro prima di chi “ci deve pensare” o che non è molto avvezzo al cambiamento… beh per quel tipo di persone sarà sempre tardi, e troverà sempre una scusa per dire che non ha mai raggiunto quello che desiderava.

Fa parte del gioco.

Ma la vera domanda invece è: tu da che parte vuoi stare?

BONUS - il protocollo per portare a risultato ogni tuo cliente

bonus consulente high ticket


Sinceramente ero un po’ combattuto se condividere o meno quanto ti sto per rivelare, ma poi pensandoci bene mi sono reso conto che poter condividere più di quello che una persona si aspetta era la cosa giusta da fare.

No no, tranquillo, non ti dirò di iscriverti in lista d’attesa per quello che a breve condivideremo, perché l’ho già fatto svariate volte nel resto di questo articolo e non serve ribadirlo ulteriormente.

Quello che invece voglio fare con te adesso è farti assaggiare un veloce estratto di quello che è il protocollo per portare a risultato ogni tuo cliente.

Faccio un’importante premessa prima di cominciare: le informazioni qui condivise sono un estratto, pertanto sono un incipit di quello che è il protocollo nella sua interezza.

Siccome ci tengo a palesare parte di quello che stiamo facendo (e avrei potuto benissimo evitarlo visto che siamo come al solito i primi a mostrare questi contenuti dopo averli già testati da tempo ed in diverse nicchie) vedi di modellarlo al tuo contesto qualora avessi intenzione di applicare sin da subito i concetti condivisi.

Non fare un semplice e banale “copia ed incolla” perché storpieresti l’approccio indicato che deve essere in qualche modo modellato a quello di cui ti occupi o che vorrai occuparti.

Mi raccomando, è importante che tu ci metta la tua impronta, quindi non fare il pigro per favore!

Mik ma quanto mi stai per rivelare funziona da subito?


Dipende.

Dipende dal tuo grado di consapevolezza delle informazioni condivise, se hai già avuto modo di testare le nostre strategie mostrate in Infomarketing Lifestyle… 

…perché se parti da zero, è probabile che servano ulteriori approfondimenti (che ovviamente ci saranno).

Ecco quindi l’estratto del protocollo che un consulente high ticket dovrebbe avere nel suo arsenale per portare a risultato i suoi clienti.

Premessa: quanto viene condiviso qui di seguito presuppone che l’acquisizione del cliente sia già avvenuta, quindi andrebbe utilizzato con i tuoi clienti appena acquisiti che devono iniziare un percorso con te.


Ulteriore premessa: quando poco fa dicevo che questo protocollo deve poi essere modellato, è perché dipende anche da quello che proponi.

I passi che trovi qui di seguito sono “generici”, vanno infatti modellati a quello che proponi, mi raccomando.

Te capì?!

  1. definisci il goal del cliente e quant’è il GAP verso la situazione desiderata;
  2. stila una serie di passi a ritroso che si dovrebbero fare per raggiungere il goal definito;
  3. valuta la sua fattibilità sia in termini di possibilità ma anche di tempo necessario;
  4. individua gli ostacoli evidenti che al momento impediscono il processo di realizzazione dei primi step (mancanza di conoscenza di alcune informazioni da parte del cliente o sue difficoltà oggettive nel fare azione – questo vale se vendi magari un servizio di coaching dove non fai tu le cose al posto del cliente);
  5. focalizza la strada più veloce per raggiungere il risultato e programmala con il cliente;
  6. inserisci dei “premi” al raggiungimento dei primi micro goal (da valutare la natura del premio – può essere anche una semplice gratificazione personale nell’avvicinamento al risultato);
  7. poni delle scadenze da rispettare onde evitare che l’utente possa “cullarsi sugli allori”;
  8. considera dei BONUS da condividere sia a raggiungimento del traguardo o per spronarlo a fare azione (i bonus possono essere delle ore extra con te o dei materiali creati ad hoc per il caso del cliente – questo ti serve per fargli vivere un’esperienza unica)
  9. sfrutta il potere dei report per monitorare l’avanzamento dei progressi del tuo cliente facendogli vedere lo stato in cui era quando è partito e lo stato in cui si trova adesso (magari a fine percorso – potrebbe essere utile per valutare eventuali upsell)

Come dicevo, questo è un estratto dei protocolli riguardo a quello a cui stiamo dando vita, perché non abbiamo lasciato veramente nulla al caso.

Può essere normale non comprendere alcuni passaggi in quanto ho condiviso qui, quello che conta è il fatto che ogni passaggio non è minimamente lasciato al caso.

Potrebbe sembrare tutto molto “banale” ma ti posso assicurare che non è così banale portare una persona al risultato. E se quello che stai “erogando” non segue un filo logico ma è frutto solamente “dell’intuito” può essere altamente pericoloso – specialmente se non hai esperienza.

Anche perché un consulente high ticket non può procedere per tentativi. Deve sapere come portare a risultato il suo cliente.

Ecco perché nel tuo contesto devi capire qual è la giusta strada da seguire per far ottenere risultati concreti e tangibili.

E gli spunti che ti ho appena condiviso possono aiutarti appunto a comprendere/analizzare se quello che stai facendo/o che vorrai fare ha un senso o meno.

Se poi vuoi mettere mano al protocollo completo e a tutto quello a cui stiamo dando vita, clicca sul pulsante qui sotto e sarai avvisato in anteprima.

Considerazioni finali


Direi che siamo arrivati al termine di questo succoso e denso contenuto che ho voluto realizzare proprio per dare voce in capitolo alla professione del consulente high ticket che da questo momento in poi prenderà sempre più piede per i motivi che ho condiviso fino adesso.

Se sei arrivato diretto qui saltando tutto il resto del contenuto, ti invito a visionarlo per comprendere meglio molte sfumature e sfaccettature che ho mostrato lungo il “percorso”.

Mi auguro che tu possa fare le dovute valutazioni su questa professione che darà molte belle soddisfazioni a chi deciderà d’intraprenderla con successo (e con SERIETA’)  seguendo i nostri protocolli a cui puoi avere accesso in anteprima cliccando qui >>

Chiaramente quanto mostrato fino adesso non è una promessa di facili guadagni e non deve essere nemmeno un ripiego per fare soldi facili.

 Perché qui trattiamo una professione che ha come obiettivo primario far arrivare le persone a specifici risultati.

 E come ho già condiviso, non basta “proporsi” ad alto costo che tutti cadranno ai tuoi piedi.

 No, non è così che funziona.

 Il futuro dei consulenti high ticket sarà interessante da questo 2022 ed oltre, consapevoli del fatto che in ogni nicchia ci saranno determinate criticità da considerare.

 Come l’aggiornamento delle varie piattaforme, la psicologia d’acquisto delle persone e tanti altri fattori che non possono essere prevedibili con largo anticipo.

 Ma seguendo il giusto sistema, si possono ottenere belle soddisfazioni.

 E noi abbiamo creato il miglior protocollo di sempre.

 Non lo diciamo per tirare acqua al nostro mulino, lo diciamo per quello a cui potrai prendere parte anche tu vedendo in anteprima come diventare un consulente high ticket.

Niente è stato lasciato al caso, e mai lo sarà con noi.

Ripeto: tutto quello che è stato condiviso in questo contenuto è frutto di nostre personali considerazioni, quindi non deve essere preso per legge.

Sono appunto “suggerimenti”, ed una visione in “anticipo” di ciò che accadrà da qui ai prossimi mesi.

Ora si tratta solamente di scegliere cosa si vuole fare per sé e per la propria attività.

A te la scelta!

Mik Cosentino