Come gli NFT rivoluzioneranno il Business Online | Intervista RTL 102.5

intervista rtl 102.5 mik cosentino nft

Chiunque si ostini a credere che gli NFT non cambieranno le regole del gioco… rischia di trovarsi ad avere la stessa identica percezione di coloro che credevano che i social network avrebbero chiuso i battenti.

Già…

Ovviamente io Mik Cosentino non mi reputo un chiaroveggente che sa prevedere con largo anticipo gli andamenti del mercato, ma una cosa è certa: gli NFT rivoluzioneranno il mondo del business online (e non solo).

Prima di entrare nel vivo di questo articolo, permettimi di spendere due parole sulla mia persona.

Sono dentro al mondo del digital marketing dal lontano 2015 e in questi anni ho visto sulla mia pelle e sotto i miei occhi come sono cambiati ed evoluti i social network: strumenti che lentamente ma inesorabilmente hanno preso letteralmente (quasi) il controllo della nostra vita.

So che quanto sto condividendo pare essere un’affermazione piuttosto forte ma è un dato di fatto.

Ormai non si riesce a fare a meno di vedere cosa posta la gente su Facebook, Instagram, TikTok o seguire notizie su Twitter o YouTube.

Per quanto il loro utilizzo può essere differente a seconda di chi lo usa, chiunque sa cosa sono gli strumenti appena condivisi.

Cosa un pelino diversa per quanto riguarda gli NFT, comunemente visti come “immaginette”.

Anche su questo aspetto tra un attimo ci tengo a fare chiarezza.

Stavo dicendo che mi occupo di business online dal lontano 2015 e ad oggi ho dato vita ad una mia realtà online che si chiama InfomarketingX, un’azienda letteralmente digitale che si occupa di condividere ad ogni singolo studente come digitalizzare una propria passione, competenza o ramo d’azienda grazie all’infomarketing.

Di questo aspetto ne ho parlato in diversi articoli che puoi visionare cliccando qui >>

Cosa sono questi NFT? Lo rivela Mik Cosentino


Tornando al nocciolo del discorso, ultimamente si sta sentendo parlare assai di NFT – e le persone, anche quelle un po’ scettiche (proprio com’è accaduto nel lontano 2007/2008 – sono un po’ restie. C’è chi si guarda con circospezione per capire quali sono i rischi ed i benefici, chi invece ci è entrato a capofitto senza però capirne i meccanismi, e chi invece ne sta alla larga perché ha fatto le scelte sbagliate.

Come in tutte le cose nuove, bisogna conoscerle prima di muovere un solo passo. Ecco perché con questi articoli ed interviste che sto tenendo da diversi mesi a questa parte, il mio obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico su questi temi, perché è necessaria chiarezza.

Rispondendo molto semplicemente alla domanda cosa sono gli NFT – tradotto in gergo tecnico – vuol dire “Non Fungible Token” ovvero dei token non fungibili. E detta così vuol dire tutto e vuol dire niente.

Ma il concetto è questo: l’NFT altro non è che un “gettone” (passami il termine – lo dico per semplificare) non sostituibile con nessun altro. Si tratta quindi di un qualcosa che non può essere copiato perché è UNIVOCO.

Se le cryptomonete sono delle monete digitali e basta, gli NFT invece acquisiscono un valore importante a seconda delle utilità che gli vengono assegnate.

Ecco perché non tutti i progetti di NFT che vengono lanciati lì fuori sul mercato, non sempre sono realmente efficaci, proprio perché se le utilità che gli vengono assegnate non percepiscono valore in chi le acquista… va da sé che nessuno vuole spendere i suoi soldi per qualcosa di inutile che mai utilizzerà.

Mi pare lineare come pensiero.

Allo stesso modo funziona con gli NFT.

“L’immaginetta” che si vede, rappresenta solamente una punta dell’iceberg, perché dietro c’è davvero molto di più.

Infatti ho voluto approfondire questo tema all’interno di una piacevole intervista che ho tenuto a RTL 102.5 in cui ho parlato proprio di questo argomento.

Ecco qui il riepilogo dell’intervista:


Quello che la maggior parte delle persone non arriva a capire subito, riguarda proprio il fatto che gli NFT prendono valore a seconda delle utilità che gli vengono assegnate dai creatori del progetto stesso.

Più si crea un’esclusività che è REALMENTE percepita dagli stessi utilizzatori, meno saranno disposti e disponibili a cedere la proprietà di quell’NFT.

Inoltre se l’accesso agli stessi NFT viene limitato come numero di quantità e di prezzo accessibile… va da sé che incrementano il valore percepito al punto tale da spingere nuovi interessati a metterci mano.

Quindi l’immagine in sé e per sé non è che abbia un valore particolare, se non che nelle utilità che permette di ottenere – cosa che diversamente non sarebbe accessibile.

Pertanto si può dire che l’NFT è uno strumento che può realmente rivoluzionare il mondo del business online e non solo.

Tuttavia c’è un ERRORE banalissimo che viene commesso (ed è pure idiota) nel mondo NFT


“Tiè mi sono salvato l’immaginetta, ora anche io posso avere tutti i vari privilegi e venderla a cifre astronomiche!! Diventerò riccooo!!”

Tra le tante dicerie che frullano online, quella più insolita è proprio questa, anche perché non ha le ben che minima possibilità di reggersi in piedi.

Ogni NFT è unico ed è associato ad un specifico possessore che ha un wallet ben visibile nel circuito blockchain.

A voglia tu a fare gli screenshot…

Puoi fare qualsiasi screenshot che vuoi ma il meccanismo non funziona così. Il semplice screenshot non può essere agganciato ad un wallet e di conseguenza non ne viene attestata nemmeno la proprietà…

Quindi l’NFT dovrebbe esser visto come un biglietto UNIVOCO che ti da accesso a tutte delle funzionalità che diversamente non sono accessibili.

Ovviamente non è che avere l’NFT ti consente di avere gratis tutto il resto; si tratta di un “pass” che ti garantisce l’esclusività, poi tutto quello che ruoterà intorno all’ecosistema creato, sarà a pagamento, ma puoi spendere i tuoi soldi solamente grazie a quel singolo token.

Per fare un esempio molto “banale” ma concreto, è simile al concetto dei vari circoli.

Senza la “fee” di ingresso non puoi farne parte.

E qui con gli NFT è identico.

Una volta che hai il tuo “token univoco” poi hai l’accesso a tutte le varie utilità messe a disposizione nel progetto stesso.

Se ci pensi non cambia molto, il concetto resta sempre lo stesso, cambia solamente la modalità, con l’aggiunta che il “pass” di accesso in questo caso può aumentare di valore nel tempo, e volendo potresti venderne la proprietà per un controvalore economico, così da ricavarne un guadagno economico.

Ma diciamo che personalmente non ho questo tipo di approccio meramente “speculativo”.

Ovviamente come in tutte le cose, c’è chi effettivamente lo approccia solamente per guadagnarci senza REALMENTE interessarsi nel lungo termine ai vari progetti.

Anche io stesso in passato ho “giocato” in questo modo ma poi mi sono reso conto che la vera utilità degli NFT è nel lungo termine, creando un valore percepito nel tempo non indifferente che permette a chi ci opera di realizzare e far parte di qualcosa che ti fa sentire all’interno di un circolo esclusivo.

So che ho ribadito più volte lo stesso concetto anche se espresso in modo diverso, ma ci tenevo a farlo proprio perché c’è molta disinformazione a riguardo. Ma nel momento in cui si potrà realmente accedere a quanto promesso dai vari creatori degli NFT, sarà tutto molto più semplice da comprendere.

Io stesso ho creato un mio personale progetto chiamato Birdez Gang.

Quali sono i settori di applicazione degli NFT in italia?

nft mik cosentino


In italia al momento siamo indietro da questo punto di vista (ovviamente).

Del resto è risaputo che tutto quello che qui rappresenta una novità, all’estero ormai è già ben consolidato. Non in tutti i settori ma per quanto riguarda la nicchia NFT, all’estero sono ben noti.

Chiaramente non è che se fai dei sondaggi con la gente che incontri per strada e gli chiedi se conoscono gli NFT ti dicono che sanno cosa sono.

Questo no, ma il pubblico che è interessato a questo mondo, è piuttosto reattivo e molti di loro hanno pure diversi capitali da investire a riguardo.

Anche perché questo meccanismo degli NFT funziona attraverso gli Ethereum, quindi se quando costavano poco (come i bitcoin all’inizio) uno si è fatto il proprio gruzzoletto, adesso li può investire in questo modo per ricavarne altri (come dicevo sopra con un approccio speculativo) oppure può prendere parte a progetti che nel tempo diventeranno sempre più importanti.

Ma anche qui, bisogna saper individuare i giusti progetti che cresceranno nel tempo. Perché come in tutte le cose, può capitare che in diversi creano dei progetti, li lanciano e poi arrivederci e grazie.

Quindi ti ritrovi ad aver speso soldi senza ottenere nulla in cambio.

Ahimè c’è da fare molta attenzione a riguardo, ecco perché è IMPORTANTISSIMO seguire ed investire UNICAMENTE su quei progetti in cui i creatori sono parte attiva, ci mettono la faccia e continuano a farlo senza problemi nel tempo portando sempre più valore aggiunto.

E’ molto importante questo aspetto, ecco perché io Mik Cosentino mi sto sbattendo molto da questo punto di vista, perché ci saranno grandi novità da questo punto di vista, peccato che le persone si fermano al breve termine, aspettando quando purtroppo o è troppo tardi oppure ormai non si può fare più nulla perché le barriere d’ingresso sono così alte che l’occasione è riservata a pochi.

Tornando al discorso dei settori di applicazione degli NFT, ad esempio quello che sto facendo con la Birdez Gang è quello di realizzare dei videogiochi che sono accessibili UNICAMENTE a chi ha preso accesso ai nostri NFT.

Se sei possessore di un NFT della Birdez Gang o Baby Birdez a seconda del contesto, allora potrai avere accesso a determinati videogiochi online, altrimenti ne rimani fuori purtroppo.

Capisci quando dico che gli NFT rivoluzioneranno il modo di fare Business Online?

Questo intendo quando ribadisco questo concetto.

Per chi è abbastanza lungimirante e ci scova opportunità… beh questo è il momento di agire prima che le barriere d’accesso possano essere sempre più alte.

Come ribadivo più sopra, quello che conta concretamente è il senso di esclusività, non tanto la speculazione.

Ma ora scopriamo gli NFT di Mik Cosentino!!


Così come ho sempre fatto nel mondo del
digital marketing, anche qui nel contesto NFT mi sono mosso un annetto fa in cui ho iniziato a capirci qualcosa di più perché mi pareva fosse un terreno da perlustrare.

Siccome quando si è agli inizi di un qualcosa di nuovo, spesso ci si fa prendere dalla novità e si possono commettere dei passi falsi (che io ho fatto), ad oggi invito sempre le persone ad informarsi, interessarsi e farsi una cultura anche da diverse fonti volendo, proprio per non fare come le pecore.

Pure io mi sono “innamorato” di immagini che mi sembravano belle (per i miei gusti) senza considerare le varie utilità e la roadmap del progetto stesso, ritrovandomi poi con un pungo di mosche in mano.

Oppure all’estremo opposto, proprio perché ho sorvolato alcuni aspetti, ho perso occasioni interessanti che si sono sviluppate nel tempo.

Il mondo degli NFT ha delle sue “logiche” di funzionamento, chi prima coglie queste logiche, prima può diventare possessore di un qualcosa che in questo mondo “virtuale” può trarre sempre maggior valore.

Io Mik Cosentino non mi reputo un financial advisor che ha come obiettivo quello di condividere consigli finanziari e speculativi, lungi da me tutto questo!

Ad oggi invece quello che faccio è sensibilizzare il pubblico verso concetti che ai più sono poco compresi e vedo di fare sempre più chiarezza.

In merito al mio portafoglio di NFT, devo dire che ce l’ho piuttosto ricco di “immaginette” ma è frutto anche di errori e sbagli che ho commesso nel muovere i primi passi al suo interno.

Ecco perché a fronte dei miei errori cerco di sensibilizzare il pubblico a non fare altrettanto, in tal modo i miei sacrifici non saranno vani!

Tuttavia, a parte questa spiegazione è probabile che una domanda ti stia frullando in testa…

Chi crea fattivamente gli NFT? Hanno a che fare solamente con il mondo degli artisti?


Questa è una domanda piuttosto frequente perché rappresenta il vociferare comune presente oggi all’interno di questo mondo.

Siccome gli NFT sono delle “immaginette” (lo dico così per utilizzare un modo dire popolare), si crede “erroneamente” che il loro successo dipenda da chi le crea o che comunque abbia senso entrare in questa nicchia solamente se si ha a che fare con il mondo dell’arte, quando nella realtà dei fatti è molto diverso.

Come ho condiviso pocanzi, il successo o meno di un NFT dipende da quello che viene costruito intorno come utilità.

Lo stile dell’immagine, i colori usati e tutto il resto, hanno sì un’incidenza sul successo o meno dell’NFT stesso ma è poco influente.

Quello che “pesa” particolarmente è invece l’utilità che viene generata al suo interno come vantaggio e funzionalità nel suo impiego.

L’immaginetta in sé e per sé non ha minimo valore a meno che non venga contestualizzata a ciò che permette di accedere.

Poi va da sé che se lo stile utilizzato è figo, una persona avrà anche piacere di indossare la maglietta o il merchandising associato (ma quella è una diretta conseguenza).

Pertanto per realizzare un NFT non serve un’artista vero e proprio o una persona che conosce l’arte.

Ciò che conta REALMENTE è invece il cosa c’è dietro il suo acquisto. Se una persona non trova una fondamentale e pratica utilità nell’acquisto, non ne percepisce un controvalore EVIDENTE e non ha la percezione di sentirsi “figo” nell’avere il possesso di un “token” univoco di sua proprietà che gli consentirà di accedere a tutta una serie di funzionalità… va da sé che il valore stesso di quell’NFT non decollerà mai.

Questo è un palese dato di fatto e rappresenta ciò che le persone lì fuori non concepiscono mai abbastanza.

Come si crea un NFT e quali sono i passi da fare? L’opinione di Mik Cosentino


Parto dal presupposto che chiunque online può trovare informazioni più o meno valide a riguardo, perché in questo periodo storico è il “trend” del momento, ma sono anche dell’avviso che la cosa più funzionale possibile è pure quella di ascoltare chi ovviamente ha avuto modo di applicare concretamente sul campo la creazione di un NFT.

Ed io Mik Cosentino ho dato vita alla Birdez Gang, una banda di uccellacci arrabbiati che ha come obiettivo quello di volare in alto nel metaverso (ovviamente è un’idea simbolica, nata proprio per creare un forte senso di appartenenza al progetto – tuttavia il nostro team insieme alla community di hodlers che si è creata, stiamo apportando un certo impatto a riguardo).

Come potrai renderti conto da questo articolo, la percezione che le persone condividono nel progetto è qualcosa che innesca e crea il grande valore aggiunto a riguardo.

Senza di quello, nessun progetto di NFT riesce a salire costantemente nel tempo.

E poi questo è anche alla luce del sole, infatti se si va direttamente su OpenSea e si cerca la collezione ufficiale Birdez Gang, si può vedere l’andamento del valore del progetto stesso.

Un andamento lineare senza troppi picchi in un verso e nell’altro che testimoniano quanto sano sia il progetto.

Se fino ad oggi non avevi ancora avuto modo di scoprire il mio progetto e vuoi vederci più chiaro…

C’è da dire che questo progetto non è qualcosa di italiano ma è su scala internazionale, ed è un progetto PFP (profile pictures – specificato in modo tecnico).

Ad ogni modo la cosa realmente importante di un progetto NFT è quello di far capire il PERCHE’ una persona dovrebbe acquistare o meno quello che offri, con quale SCOPO lo fai.

Ovvero: per quale motivo le persone dovrebbero acquistare il tuo NFT e non quello di altri?

Questa è la “domanda delle domande” a cui devi cercare di dare risposta se hai intenzione di creare un tuo NFT (stessa logica da usare quando hai intenzione di acquistarne uno).

Altrimenti sarà veramente difficile realizzare qualcosa che andrà “to the moon” così come si dice in questa nicchia.

Pertanto come puoi renderti conto, non è tanto lo stile dell’immagine che fa avere successo o meno, ma tutto il meccanismo che gli ruota intorno.

Chiarito questo aspetto, scendiamo più a fondo, perché c’è molto altro di cui discutere.

Specialmente una cosa in particolare.

Gli NFT sono una BOLLA? Il parere di Mik Cosentino


Dal mio personale punto di vista, anche per quello che ho avuto modo di visionare al suo interno, possono essere una bolla, questo è probabile, ma ritengo che possano avere lo stesso andamento che è successo ad internet nel 2007/2008

Si parlava di bolla e poi? Poi internet è diventato di uso quotidiano al punto tale che senza di lui, oggi, non riusciamo a farne a meno.

E con gli NFT non dico che non riusciremo a farne a meno, ma che potranno apportare dei benefici di esclusività e di accesso privilegiato a coloro che ne detengono.

Ovviamente – lo ripeto perché male non fa – non tutti i progetti di NFT toccheranno la luna, perché tutto dipende da come verranno gestiti dai loro creatori.

Se chi crea e lancia un NFT lo fa solamente a scopo di lucro senza una visione d’insieme ben definita… a poco ci fai purtroppo.

Perciò non mi sento di dire che sarà rosa e fiori, ma per chi sa dove guardare e a cosa puntare attenzione – seguendo le orme di chi ci è già passato e conosce le regole di questi “token” – avrà sempre una marcia in più, questo è fuori discussione.

Come anche non posso nascondere il fatto che ci saranno momenti di UP e momenti di DOWN, questo fa parte del meccanismo e del gioco stesso.

Tuttavia se il solo fatto che dei momenti “altalenanti” possono in qualche modo metterti in “allarme” o non farti dormire sonni tranquilli… allora posso già dirti che questo mondo degli NFT non è una situazione sempre in crescita perenne.

Nel lungo termine, se vengono fatte le cose per bene, diversi progetti potranno crescere sempre ma se andiamo ad osservare qualche frame giornaliero o di periodo, sarà normale captare attimi di “down”.

In fondo nessun essere umano è sempre felice. Ha anche dei momenti no. Fa parte della vita, e pure gli andamenti di questi contesti seguono comunque dei principi simili.

Non voglio banalizzare, lo dico per essere REALISTI senza che qualcuno possa avere delle “false speranze” e continuare a vedere gli NFT nel modo erroneo.

Quindi a tal proposito sono certo che nei prossimi anni i progetti di NFT che hanno una roadmap ben definita, i cui creatori sono sul pezzo, si mostrano, mantengono le promesse e condividono sempre nuove utilità… beh quei progetti di NFT (a parte momenti di down che fanno parte del gioco) non vedranno mai tramonto.

Per tutti gli altri… Non serve che aggiunga altro!

Svelati i 3 ERRORI che vengono fatti nel mondo degli NFT


Come dicevo prima, io stesso ho commesso degli errori all’interno di questo mondo e purtroppo vedo anche adesso altri scivoloni che purtroppo le persone commettono per TOTALE inesperienza e per una percezione “distorta” della realtà.

Ma andiamo per gradi.

Uno dei primi errori che viene commesso quando ci si approccia al mondo NFT è quello della FOMO, fear of missing out, ovvero il fatto di rimanere fuori.

Un meccanismo di funzionamento nell’acquisto degli NFT è proprio quello della scarsità di “pezzi” acquistabili (quindi di una quantità molto inferiore rispetto alla totalità delle persone che potrebbero farne parte).

Chiaramente non tutte le persone che si mettono “in lista” poi comprano realmente gli NFT che sono disponibili. C’è chi scruta, osserva ma non agisce, e ci sta, fa parte del gioco.

E all’estremo opposto c’è invece chi è realmente interessato ad accaparrarsi uno o più “immaginette” sia per non perdersi delle funzionalità speciali dei token condivisi o sia per guadagnarci qualcosina nella loro rivendita successiva.

Infatti ci sono molti che comprano e rivendono subito dopo ad un prezzo anche di poco superiore a quello che hanno speso, anche solamente per guadagnare qualche spicciolo.

Del resto il mondo è vario, ognuno ha la sua modalità di pensiero ed è giusto così.

Allo stesso tempo però c’è da dire un’altra cosa, che ci sono persone che vorrebbero comprare a tutti i costi un NFT solamente per averlo senza mai rivenderlo e quindi seppur non si hanno sufficienti risorse economiche, si tende a comprare ad una somma che poi non si è disposti a perdere.

Mi spiego meglio.

Come dicevo più sopra, gli NFT possono essere comprati e venduti senza limiti di transazioni.

Ciò che determina il successo o il fallimento di un acquisto di NFT a prescindere da chi lo realizza, dipende anche dalla psicologia di acquisto dell’utente stesso.

Perché se l’interesse di quell’NFT dovesse diminuire per qualche motivo e chi l’ha appena comprato ha speso molto e non è disposto a perdere soldi, anzi pensava che ne avrebbe guadagnato molti di più… cosa succede?

Che si fanno errori, quindi mai investire più di quello che si è disposti a perdere, altrimenti poi è normale che si innesca una percezione sbagliata di questo mondo (che poi è lo stesso identico discorso che vale pure per altri contesti finanziari – ma in questo caso è più accentuato per i motivi che ho già descritto).

Ripeto: in ogni settore ci saranno sempre delle correzioni, dei momenti in cui si sale o si scende, e se si investe più di quello che ci si può permettere, poi si corre il rischio di uscire troppo presto dai giochi per evitare di perdere gli ultimi soldi magari che uno ha utilizzato.

Ecco perché bisogna sempre fare attenzione a come ci si approccia e alla psicologia di acquisto utilizzata.

Il secondo errore che spesso viene commesso nel mondo NFT è non sapere cosa si sta facendo. Sembra un controsenso ma eppure questo accade perché non si ha un’adeguata percezione del rischio o quantomeno di provare per poi vedere cosa succede.

Del resto nessuna persona lucida di mente si metterebbe alla guida di un aereo se non sa quali leve utilizzare, e come si devono compiere le giuste manovre di decollo e atterraggio.

In realtà la stessa lucidità mentale andrebbe utilizzata anche quando si fanno investimenti o comunque quando ci si approccia a cose nuove, peccato però che questo non succede – ed è così che si commettono gli errori più banali.

Prima d’investire anche un solo euro, uno deve conoscere cosa fa, per non rischiare di andare alla cieca così tanto per fare.

E’ fondamentale rendersi conto di ogni singolo meccanismo, perché se utilizzo i miei soldi in “immaginette” senza capirne la loro utilità ed il loro funzionamento, poi è normale che se non ottengo quello che spero (seppur non ci avevo capito una mazza) tendo a diffondere una condivisione sbagliata della situazione.

E’ molto importante sapere cosa si fa per allocare i propri soldi nel giusto contesto. Ecco l’ulteriore motivo di questi miei contenuti che hanno il compito di sensibilizzare questa materia.

C’è da dire che sul nostro Discord Channel della Birdez Gang sono stati realizzati dei tutorial apposta in merito anche ad un primo approccio a questo mondo, pertanto visionali così ti fai un’idea precisa se sei un pelino “disorientato”.

L’unica cosa è che sono in lingua inglese, pertanto se non la conosci… questo può essere un buon momento per impararla!

Considera che i materiali sono tutti gratis, ci sono tanti utenti pronti a rispondere a qualsiasi domanda e la community che stiamo creando è piuttosto reattiva, pertanto sfruttala perché anche questo è uno dei grandi valori aggiunti nel mondo NFT che non viene mai ben compreso a dovere.

Evita di pensare solamente al guadagno ma ragiona “long term”, nel senso che è più efficace ragionare in un’ottica di lungo periodo anziché di breve, perché in questo mondo, quando c’è una community ben solida con i creatori del progetto che hanno le idee chiare, condividono nuove utilità e incrementano il valore percepito del progetto… beh va da sé che quelli sono i progetti che durano nel tempo.

E’ un dato di fatto e ti invito a ricordarlo a caratteri CUBITALI.

Con questo mondo degli NFT il business online troverà delle possibilità di sviluppo UNICHE perché grazie al loro possesso, in alcuni contesti possono essere inserite delle condizioni in cui si può avere la possibilità di accedere ad eventi esclusivi, entrare in contatto con persone che diversamente non potrei conoscere, e tutta una serie di cose simili che devo prendere in considerazione.

Pure queste dinamiche hanno un valore intrinseco che deve essere sempre riconosciuto e che spesso vale di gran lunga molto di più dei soldi che poterei guadagnare se vendessi l’NFT in sé e per sé.

E’ questa la grande svolta che in pochi purtroppo comprendono.

C’è da considerare che l’essere umano è spinto a cambiare soldi per avere altro in cambio che in qualche modo possa essere dello stesso controvalore, pertanto se nella mia testa capisco che investire una somma in un NFT per tutte le utilità che mi concede valgono di gran lunga molto di più del prezzo richiesto oggi e che se continuo a mantenermi la proprietà di quell’oggetto senza doverlo rivendere alla prima occasione utile mi permette d’incrementare pure il capitale investito… posso assicurarti che il valore crescerà nel tempo, l’attaccamento al progetto pure ed i vantaggi di esserci saranno di gran lunga superiori anziché starne fuori.

Queste sono le dinamiche da tenere in considerazione all’interno di progetti simili, quindi la prossima volta che hai intenzione d’investire in NFT ricordati quanto hai scoperto fino a questo punto cosicchè saprai come prendere le adeguate decisioni senza andare così a sentimento o d’impulso.

Evita questo atteggiamento perché non porta mai a niente di che rilevante in questi contesti.

Per altri contenuti simili, seguimi pure sul mio blog dove parlo non solo di NFT ma anche di ciò che mi ha permesso di realizzare tutto quello che ho fatto fino ad oggi: infomarketingX.

Senza quel tipo di conoscenze, non sei in grado di condividere sul mercato delle novità, non sai come gestirle e come farle funzionare al meglio.

Ovviamente parlerò anche di DIGITAL MARKETING perché pure nei progetti di NFT bisogna essere capaci di attirare l’attenzione del pubblico.

E saperlo fare con la giusta etica… ad oggi ripaga più di qualsiasi altra cosa.

Al tuo successo,

Mik Cosentino

PS. Questo per dire che cosa? Gli NFT potranno dare accesso esclusivo a realtà che potranno incrementare il loro valore percepito e se conoscono anche come veicolare nel modo corretto tutta la comunicazione che ci ruota intorno… beh poco ci vuole a comprendere che ho in mano delle abilità che incrementeranno sempre il loro valore nel tempo.

Non si tratta di cancellare e dimenticare quello che è stato fatto fino ad oggi, si tratta di dare spazio a ciò che porta risultati. E qui sei di fronte una valida finestra d’opportunità, non lasciarla chiudere.